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Come detrarre le spese per lavori svolti su più anni

Alcune categorie di spese che producono i loro benefici fiscali in più anni. E più precisamente in 10 anni. E' importante conservare tutti i documenti.

di Antonello Scrimieri 26 lug 2019 ore 10:42

detrarre-spese-lavoriIl nostro Stato negli ultimi anni ha dato molta importanza alla “casa”. Ha consentito a tutti i contribuenti di avere incentivi e sconti fiscali quando spendevano per rendere migliore la propria casa. Ma l'Agenzia delle Entrate è anche molto attenta a verificare che tutte le formalità burocratiche siano rispettate.

Per queste tipologie di spese l’amministrazione finanziaria può infatti richiedere i documenti non solo per i 5 anni previsti per la prescrizione, ma per tutta la durata della detrazione fiscale.

Le tipologie di spese che danno i loro benefici in 10 anni sono le seguenti:

Vediamo di seguito cosa fare per non avere sanzioni e conservare tutti i documenti in maniera corretta.

DETRARRE LE SPESE PER LAVORI SU PIU' ANNI: SOMMARIO

I DOCUMENTI DA CHIEDERE AL MOMENTO DEI LAVORI

Durante lo svolgimento dei lavori e a seconda del bonus che si intende usufruire, è necessario chiedere e conservare alcuni documenti.

BONUS ENERGETICO

In particolare, per il bonus energetico, saranno necessari i seguenti documenti:

  • certificato redatto da un tecnico abilitato, che dimostri che l’intervento realizzato è conforme a quanto richiesto dalla legge;
  • l'attestato di prestazione energetica (APE) che viene rilasciato alla fine dei lavori per attestare l’efficienza energetica;
  • la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, che contenga i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, la tipologia di intervento e il risparmio energetico conseguito (comunicazione ENEA);
  • se i lavori sono effettuati da un soggetto diverso dal proprietario dell’immobile è necessario redigere una dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

In alcuni casi espressamente previsti dalla legge è prevista una comunicazione all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente, con le seguenti informazioni:

  • dati del committente dei lavori;
  • dati dell’impresa che esegue i lavori;
  • data di inizio dei lavori;
  • natura dell’intervento da realizzare.

Potrebbe essere inoltre richiesta una ulteriore comunicazione al Comune (la cosiddetta CIA, CILA o SCIA) da parte di un tecnico abilitato. Tale comunicazione deve indicare la data di inizio e di fine dei lavori e gli interventi realizzati.

Per la ristrutturazione edilizia è infine prevista la comunicazione statistica all’ENEA tramite il portale informatico.

BONUS MOBILI

Per il bonus mobili è prevista la comunicazione all’ENEA nel caso di acquisto di alcuni elettrodomestici. E da effettuare entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Questo adempimento non è però vincolante per usufruire della detrazione.

COME PAGARE

Sono previste modalità di pagamento specifiche a seconda del bonus. Un errore può comportare il venir meno dell’agevolazione fiscale.

BONUS ENERGETICO

Per il bonus energetico le modalità variano a seconda che il soggetto che effettua i lavori sia o meno titolare di un reddito d’impresa.

Se a pagare è una persona fisica, la transazione deve avvenire esclusivamente mediante bonifico bancario o postale.

Dal pagamento effettuato deve risultare:

  • il codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • il codice fiscale o partita IVA della ditta che effettua i lavori;
  • la causale del versamento con il riferimento della Legge 296/2006.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Per il bonus ristrutturazione è previsto esclusivamente il pagamento mediante bonifico bancario o postale. Va eseguito con le medesime indicazioni suindicate eccetto l’ultimo punto che deve riportare la seguente dicitura: causale del versamento con il riferimento all’articolo 16-bis del DPR 917/1986.

BONUS MOBILI

Per il bonus mobili il pagamento deve essere effettuato con carta di debito/credito o con bonifico bancario. Nella causale di versamento va riportato il riferimento della Legge 90/2013. Non è ammesso pagare con assegni bancari o contanti.

QUALI DOCUMENTI CONSERVARE

A seconda del bonus è necessario conservare i documenti di supporto da esibire in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

BONUS ENERGETICO

Per il bonus energetico, è necessario conservare:

  • certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
  • la ricevuta della comunicazione inviata all’ENEA (online o a mezzo raccomandata);
  • le fatture fiscali delle spese sostenute;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Per il bonus ristrutturazione, è necessario conservare:

  • comunicazioni agli enti preposti ove previsti (Comune e/o ASL) di attestazione di fine lavori;
  • le fatture fiscali delle spese sostenute;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale;
  • domanda di accatastamento se l’immobile non è censito.

BONUS MOBILI

Per il bonus mobili, è necessario conservare:

  • fatture di acquisto dei beni;
  • ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (se si paga con carta di debito/credito).

ONERI DETRAIBILI CONDOMINIALI

È possibile usufruire dei bonus appena visti anche nel caso in cui gli interventi siano stati effettuati sulle parti comuni di un condominio. Ad esempio lavori per guardiole oppure per l’ufficio del portiere, o per l’acquisto di beni destinati ad arredare queste parti.

Le detrazioni spettano ad ogni singolo proprietario in base alla quota millesimale di proprietà. E spettano nell’anno in cui l’amministratore del condominio effettua il bonifico alla ditta preposta per gli interventi di ristrutturazione.

Gli interventi agevolabili sono gli stessi previsti per i singoli bonus ma da riferire a parti in comune. Tuttavia, a differenza di quanto previsto per singola abitazione, è ammesso per il condominio il bonus per lavori di ristrutturazione anche in caso di manutenzione ordinaria. Come ad esempio sostituzione dei pavimenti, tinteggiatura delle pareti, eccetera.

Ogni singolo proprietario dovrà richiedere all’amministratore una certificazione che attesti la quota di pertinenza e l’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

Per ottenere il bonus è necessario indicare nella dichiarazione dei redditi la propria quota di pertinenza certificata dal condominio. E i dati catastali dell’immobile del condominio.

ENEA E AGENZIA DELLE ENTRATE

L’ENEA è l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Tra le diverse funzioni svolge un’attività di supporto all’Agenzia delle Entrate nella predisposizione, attuazione e controllo delle politiche energetiche.

In particolare, per usufruire dei bonus energetico, ristrutturazione e mobili, in alcuni casi il contribuente deve comunicare alcuni dati all’ENEA.

L’ENEA effettua dei controlli a campione sui documenti o attraverso sopralluoghi per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per usufruire delle detrazioni fiscali.

Nel caso di lavori per riqualificazione energetica, entro 90 giorni dalla fine dei lavori il contribuente che ha sostenuto la spese deve trasmettere all’ENEA le informazioni relative ai lavori effettuati. E lo deve fare tramite l’applicazione web dell’ENEA, a questa pagina.

Questo obbligo può essere ottemperato direttamente dal cittadino o tramite un professionista. I dati da inserire saranno quelli anagrafici del contribuente, catastali dell’immobile e tecnici legati alla qualità energetica dell’impianto installato.

Si ricorda che per quanto riguarda il bonus ristrutturazione, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non è più obbligatorio trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati per ottenere il “bonus ristrutturazioni”. Ad ogni modo, se il contribuente volesse comunicare questi dati lo può fare attraverso questa pagina.

In via prudenziale, il suggerimento è quello di continuare ad effettuare la comunicazione all’ENEA per evitare di decadere dal bonus ottenuto.

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