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Come detrarre le spese veterinarie dal modello 730

Tra le spese detraibili nella dichiarazione dei redditi ci sono anche le spese veterinarie. Vediamo quali sono, come fare e quali documenti conservare

di Marco Delugan 24 apr 2019 ore 12:55

Ogni anno i contribuenti italiani devono presentare la dichiarazione dei redditi. I lavoratori dipendenti e i pensionati con il modello 730, i lavoratori autonomi con il modello Redditi. Vanno inseriti i redditi guadagnati nell’anno precedente, e sotratte le deduzioni e le detrazioni fiscali.

Deduzioni e detrazioni sono due cose diverse. Le prime riducono il reddito imponibile, le seconde l’imposta da pagare. Il fisco italiano ha previsto deduzioni e detrazioni per particolari tipi di spese e per diverse situazioni in cui il contribuente può venire a trovarsi.

Tra le detrazioni possibili ci sono quelle per le spese veterinarie, che ammontano al 19% della spesa effettuata. Nel calcolo bisogna però tenere presenti la franchigia e il tetto massimo di spesa, come vedremo meglio in seguito.

Dal 2018 le spese veterinarie sono inserite nel modello 730 precompilato, ma è sempre meglio contralle e, nel caso, correggere o integrare quanto registrato dall'Agenzia delle Entrate.

DETRAZIONE SPESE VETERINARIE: SOMMARIO

LE SPESE VETERINARIE DETRAIBILI

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Le spese veterinarie sono le spese mediche sostenute per la cura degli animali da compagnia e per quelli tenuti per la pratica sportiva. Cioè le spese per i farmaci, per le prestazioni del veterinario e per le analisi di laboratorio. Non sono invece detraibili le spese veterinarie per animali da allevamento, riproduzione e consumo alimentare.

LE CONDIZIONI PER DETRARRE LE SPESE VETERINARIE

Per detrarre le spese veterinarie occorre lo scontrino parlante o la fattura rilasciata dal veterinario. Tutti questi documenti vanno conservati per cinque anni. Che siano per compagnia o per la pratica sportiva gli animali devono essere inoltre detenuti “legalmente”. Per dimostrare il possesso legale degli animali basta una autocertificazione o i documenti che attestano l’iscrizione dello stesso animale negli appositi registri regionali.

In questo tipo di detrazione non sono compresi gli animali tenuti nell'esercizio di attività commerciali e agricole, e quelli allevati per riproduzione o destinati al consumo.

SPESE VETRINARIE: LIMITI E FRANCHIGIA

La detrazione è del 19%, fatta salva la franchigia di 129,11 euro e il tetto massimo di spesa di 387,34. Nel caso di una spesa di 400 euro, ad esempio, si devono indicare 387,34 euro, il limite massimo di spesa. E la detrazione verrà calcolata sulla differenza tra il limite massimo di spesa e la franchigia, e cioè su 258,23 euro. E il 19% di questo importo è pari a 49 euro.

Nel caso di spese inferiori al limite massimo di 387,34 euro, la detrazione viene calcolata sulla differenza tra la spesa e la franchigia.

A CHI SPETTANO LE DETRAZIONI

Le detrazioni per le spese veterinarie spettano a chi ha sostenuto la spesa, che sia o non sia il proprietario dell'animale. Per questo, se le spese sono ingenti, è conveniente fare più fatture o scontrini parlanti intestati a persone diverse. In questo modo, chi sostiene le spese non supera di troppo il limite massimo previsto per le detrazioni ed evita in questo modo di perdere parte del possibile vantaggio fiscale.

DOVE INDICARE LE SPESE VETERINARIE NEL MODELLO 730

La spesa va indicata nel Quadro E – Oneri e Spese, nei righi compresi tra E8 ed E10. Nella prima colonna va indicato il codice, che in questo caso è 29. Nella seconda colonna va indicata la spesa. Se le spese riguardano più animali, andranno utilizzati più righi.

Se i righi non sono sufficienti andranno utilizzati più moduli. Ogni modulo deve essere numerato progressivamente nella casella in alto a destra (Mod.N.). E in ogni modulo va segnato il proprio codice fiscale. Nel modulo principale va poi indicato, nella casella in basso a sinistra della quarta facciata (N. modelli compilati), quanti moduli si presentano.

Il quadro E, delle detrazioni di oneri e spese, del 730:   quadro-detrazioni-730

 

SPESE VETERINARIE: DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE

E' bene controllare e conservare le fatture del veterinario, lo scontrino parlante dei medicinali e una autocertificazione dove si dichiara che l'animale è detenuto a scopo di compagnia o pratica sportiva. A questo scopo sono utili anche le registrazioni alle anagrafi regionali per cani, gatti e furetti.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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