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Pensione Quota 100: come funziona (spiegato in pochi minuti)

Quota 100, una delle innovazioni relative alla riforma previdenziale, è un sistema che consente l'accesso alla pensione quando la somma tra età anagrafica e contributi versati è pari a 100

di Francesca Secci 28 mar 2019 ore 11:42

Quota 100 permette a chi ha compiuto 62 anni di età e versato 38 anni di contributi di andare in pensione prima dei 67 anni previsti dalla pensione di vecchiaia. E' operativa dal 2019 e rimarrà in vigore in fino al 2021 in via sperimentale. Vengono considerati validi tutti i tipi di contribuzione: quella obbligatoria, quella volontaria, quella da riscatto e quella figurativa. E non vi saranno riduzioni dell'assegno, se non quelle dovute ai minori contributi versati.

ANDARE IN PENSIONE CON QUOTA 100: SOMMARIO

CHE COS’È LA QUOTA 100

La Quota 100 è una misura fiscale economica prevista dall’accordo di governo M5S-Lega, e che consente ai lavoratori di andare in pensione prima di quanto previsto dalla legge Fornero.

Quota 100 significa che i lavoratori possono andare in pensione se la somma tra età e contributi versati è almeno uguale a 100.

Secondo le stime degli esponenti del Governo, la riforma dovrebbe interessare circa 400mila lavoratori. Andare in pensione con Quota 100 non è obbligatorio. I lavoratori potenzialmente interessati potranno comunque scegliere di aspettare, e raggiungere i requisiti validi per la pensione di vecchiaia.

DIVIETO DI CUMULO PENSIONE E REDDITO DA LAVORO

Per chi andrà in pensione con Quota 100 non sarà possibile cumulare redditi da lavoro e pensione fino al compimento di 67 anni di età. Fanno eccezione i redditi da lavoro autonomo occasionale, ed entro un massimo di 5mila euro lordi.

A CHI E’ RIVOLTA QUOTA 100

Come si legge sul sito dell'Inps, Quota 100 è rivolta:

"[...] ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) – che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) – e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite dall’INPS, nonché ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata."

GLI "ESCLUSI" DA QUOTA 100

Per le condizioni già di per sé vantaggiose delle loro forme pensionistiche, sono escluse da "Quota 100" le seguenti categorie di lavoratori:

  • Forze armate
  • Polizia
  • Polizia penitenziaria
  • Vigili del Fuoco
  • Guardia di Finanza

REQUISITI PER QUOTA 100

Per riassumere, i requisiti previsti per poter accedere alla pensione anticipata con Quota 100 sono due:

  • Requisito anagrafico: 62 anni compiuti entro il 31/12/2021
  • Requisito contributivo: 38 anni di contributi versati

E' tuttavia prevista una deroga, contenuta all'art. 22 del decreto legge. Chi a 57 anni ha maturato nel 2018 33 anni di contributi può accedere al sistema di pensione anticipata.

In questo caso però, il lavoratore deve operare in un settore in cui ci sia un Fondo di solidarietà costituito da un accordo tra imprese e sindacati. Lo stesso lavoratore deve rientrare in un accordo sindacale che preveda il numero di lavoratori da assumere in sostituzione di quelli che andranno in pensione con Quota 100.

QUANDO SI PU0' ANDARE IN PENSIONE

Ritorna il sistema delle finestre mobili. Il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico inizia tre mesi dopo la maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e sei mesi dopo per quelli del settore pubblico. Con alcune eccezioni, però.

Tipologia lavoratore Data maturazione requisiti Apertura finestra
Settore privato (dipendenti e autonomi) Entro il 31/12/2018 1° Aprile 2019
Dopo il 31/12/2018 Dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti
Settore pubblico Entro il 29/1/2019 1° Agosto 2019
Dopo il 29/1/2019 Dopo sei mesi dalla maturazione dei requisiti
Comparto scuola Entro il 31/12/2019 1° settembre 2019

Chi invece matura i requisiti nel 2021, potrà andare in pensione con Quota 100 nel 2022.

Per i lavoratori della scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), più in generale, il diritto alla pensione con Quota 100 inizia dl 1° settembre e dal 1° novembre dell'anno in cui maturano i requisiti.

RIDUZIONE DELL'ASSEGNO PENSIONISTICO

Se la possibilità di lasciare il lavoro prima è una buona notizia, bisogna anche pensare al lato negativo della cosa. E cioè alla riduzione dell'assegno pensionistico. Lavorare cinque anni in meno significa necessariamente avere diritto a un assegno pensionistico più basso di quello che sarebbe stato riconosciuto andando in pensione a 67 anni.

Stando alle ultime analisi, il pensionamento anticipato può comportare una riduzione dell'assegno dal 21% al 24%. Ad esempio, se un lavoratore deciderà di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi, invece di percepire 1700 euro al mese ne percepirà circa 300 in meno.

LEGGI ANCHE: Calcolo pensione netta dalla pensione lorda

COME PRESENTARE LA DOMANDA

Per presentare la domanda di Quota 100 ci sono tre canali:

  • online, tramite il servizio dedicato;
  • contact center Inps: 803 164 da rete fissa, 06 164 164 da rete mobile;
  • altri enti di patronato e intermediari accreditati.

Dopo essersi collegati a questa pagina, per compilare la domanda online bisogna munirsi di una di queste tre chiavi di accesso:

  • Pin Inps;
  • Credenziali Spid;
  • Carta Nazionale dei Servizi.

QUOTA 100: OPZIONE DONNA E RISCATTO DELLA LAUREA

Opzione Donna: lo stesso decreto che ha istituito Quota 100 ha anche esteso Opzione Donna. Il requisito contributivo rimane di 35 anni, mentre l'età di accesso è stata abbassata a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 per le lavoratrici autonome. Età che deve essere raggiunta entro in 31 dicembre 2018. Ma l'assegno mensile viene ricalcolato utilizzando il metodo di contribuzione meno favorevole con perdite di un quarto o più rispetto a Quota 100. E per l'uscita è prevista una finestra annuale.

Riscatto agevolato della laurea: col nuovo decreto è possibile riscattare le lacune contributive per un massimo di 5 anni. In particolare, gli anni di studio possono essere rimborsati a condizioni favorevoli da coloro i quali non hanno più di 45 anni e hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Il costo del rimborso è pari a 5.241 euro l'anno.

Va precisato inoltre che il riscatto della laurea serve unicamente a aumentare gli anni di contribuzione, non a far salire l'importo della pensione, come invece accade a chi paga il riscatto di laurea ordinario.

Il decreto legge ha anche previsto la possibilità di riscattare anche i periodi scoperti di retribuzione, per un massimo di cinque anni.

LEGGI ANCHE - Riscatto della laurea: cos'è e come funziona

IL DECRETO CHE HA ISTITUITO QUOTA 100

Il 17 gennaio è stato emanato il decreto legge che ha istituito, insieme al reddito di cittadinanza, la cosiddetta Quota 100. Quota 100 riguarda il periodo "sperimentale" 2019-2021 e coinvolge una platea di circa un milione di persone. Per varare la riforma è stato necessario un investimento pari a 22 miliardi di euro, di cui 4,6 miliardi nel 2019.

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