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Pensione anticipata 2019: requisiti, calcolo e domanda

Con la pensione anticipata si può smettere di lavorare prima di avere raggiunto l'età pensionabile. Vediamo i requisiti, il calcolo, e come fare la domanda.

di Carlo Sala 3 lug 2019 ore 12:38

pensione-anticipata-2019La pensione anticipata è la vecchia pensione di anzianità. La legge Fornero del 2011 ha infatti abolito la seconda per sostituirla con la prima. Ma, nome a parte, cambia poco. Si tratta sempre di una pensione che consente di smettere di lavorare prima di avere raggiunto l’età pensionabile.

Se si sceglie di avere la pensione anticipata non si può chiedere poi anche la pensione di vecchiaia. Altrimenti si avrebbero due pensioni anche se si sono versati i contributi soltanto per una.

PENSIONE ANTICIPATA 2019: SOMMARIO

CHI NE HA DIRITTO

La pensione anticipata è riconosciuta sia agli uomini sia alle donne e non importa se hanno lavorato nel settore pubblico o in quello privato né se hanno lavorato come autonomi, dipendenti o parasubordinati. Occorre solo essere iscritti a un’assicurazione generale obbligatoria (Ago), cioè all’Inps (inclusa la gestione separata) o alle casse previdenziali professionali previste per alcune libere professioni.

Per avere gli anni di contribuzione richiesta, valgono i contributi ordinari, figurativi e volontari.

REQUISITI PENSIONE ANTICIPATA

Si può chiedere la pensione anticipata qualunque sia la propria età anagrafica. Per ottenerla conta infatti aver versato i contributi per un periodo minimo pari a:

  • 42 anni e 10 mesi, se uomini;
  • 41 anni e 10 mesi, se donne.

Può ottenerla anche chi abbia solo 41 anni di contributi versati. Ma deve essere:

  • lavoratore o lavoratrice precoce, cioè persona che ha lavorato per almeno 12 mesi (anche non consecutivi) prima di avere compiuto 19 anni di età;
  • persona che ha svolto lavori gravosi o usuranti;
  • o che assiste parenti e affini disabili;
  • persona afflitta da invalidità civile certificata pari almeno al 74%;
  • disoccupato/a in seguito a licenziamento che da almeno 3 mesi non goda di ammortizzatori sociali.

L’articolo 15 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito nella legge n. 26 del 28 marzo 2019, ha bloccato l’aumento degli anni di contribuzione necessari per andare anticipatamente in pensione. L’aumento previsto per il 2019 (a 43 anni e mesi per gli uomini, a 42 anni e 3 mesi per le donne, a 41 anni e 3 mesi per lavoratori e lavoratrici precoci) quindi non scatterà. E se non arriveranno nuove leggi a disporre in modo diverso, gli anni di contribuzione richiesti non cambieranno fino al 31 dicembre 2026.

CALCOLO PENSIONE ANTICIPATA

La pensione di anzianità viene calcolata in questo modo, lo stesso che si utilizza per la pensione di vecchiaia.

  • retributivo sino al 31 dicembre 1995 e poi contributivo per chi ha versato contributi per meno di 18 anni al 31 dicembre 1995;
  • retributivo sino al 31 dicembre 2011, poi contributivo, per chi ha versato contributi per almeno 18 anni al 31 dicembre 1995;
  • contributivo, per chi non ha contributi versati al 31 dicembre 1995.

La legge Fornero aveva introdotto decurtazioni sulla pensione anticipata per scoraggiare chi volesse chiederla prima di avere compiuto 62 anni di età. Leggi successive hanno abolito ogni decurtazione.

COME FARE LA DOMANDA

La pensione anticipata può essere chiesta secondo le stesse tre modalità valide per la pensione di vecchiaia:

  • accedendo direttamente al sito online dell'Inps (occorre avere il PIN dispositivo dell’Inps);
  • contattando il numero verde dell'Inps (il contact center è attivo 24 ore su 24, anche nei giorni festivi), 803164 da rete fissa (senza costi di chiamata) e 06 164164 da rete mobile (con costi variabili a seconda dell'operatore di telefonia);
  • rivolgendosi a commercialisti, Caf, patronati.

Può chiedere la pensione anticipata chi ha smesso di svolgere lavoro dipendente. Chi è lavoratore autonomo può invece chiederla anche se continua a lavorare.

QUANDO ARRIVA LA PENSIONE ANTICIPATA

Fino al 2026 la pensione anticipata sarà corrisposta a partire dal terzo mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per domande presentate entro gennaio, la pensione anticipata arriva quindi a partire dall’1 aprile. Per domande presentate a febbraio dall’1 maggio, e così via.

LE ALTERANTIVE ALLA PENSIONE ANTICIPATA

La pensione anticipata ma non è l’unica via per andare in pensione prima di aver raggiunto l’età pensionabile. Esistono due alternative:

  • l’APE (volontaria o social);
  • Quota 100.

L’APE è un anticipo della pensione di vecchiaia. Consente di ricevere una parte della futura pensione di vecchiaia prima di aver raggiunto l’età pensionabile.

L’APE volontaria può essere chiesta da chiunque abbia 63 anni di età, 20 di contributi e, al momento della domanda e debba attendere per la pensione di vecchiaia non più di 3 anni e 7 mesi. E’ in vigore fino alla fine di quest’anno ma comporta che quanto si è ottenuto prima dell’età pensionabile venga detratto dall’importo mensile della pensione di vecchiaia una volta raggiunta l’età pensionabile. E’ in sostanza un prestito a se stessi, che viene ripagato con una trattenuta (pari agli importi anticipati) che decurta la pensione mensile di vecchiaia.

L’APE social, pure in vigore fino a fine 2019, non comporta decurtazioni sulla futura pensione, che può essere sia quella di vecchiaia che quella anticipata. Può essere però chiesta solo da:

  • disoccupati che non godono di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
  • persone che assistono parenti e/o affini disabili;
  • persone con invalidità certificata pari almeno al 74%;
  • e persone che svolgono lavori gravosi.

Chi rientra in una o più di queste quattro categorie può chiedere l’APE social se ha almeno 63 anni di età e 30 di contributi (36 anni di contributi nel caso di chi ha svolto lavori gravosi) che scendono a 28 (e 34) se donne con figli. L’APE social non comporta trattenute sulla futura pensione mensile, perché i costi dell’anticipo sono sostenuti dallo Stato e non vengono addebitati alla persona in pensione.

Quota 100 consente di andare in pensione con almeno 38 anni di contributi e almeno 62 anni di età. Rispetto alla pensione anticipata, richiede meno anni di contribuzione. Soprattutto per i lavoratori precoci, però, può richiedere un’età più alta di quella della pensione anticipata con la formula della Quota 41.

Altra forma di pensione anticipata è Opzione donna. A Opzione donna possono accedere sia le lavoratrici autonome che quelle dipendenti. Le prime devono avere compiuto 59 anni di età, le seconde 58. In ogni caso devono aver versato 35 anni di contributi, al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti.

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