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Calcolare la pensione: il sistema contributivo, retributivo e misto

Per calcolare la pensione ci sono tre sistemi: quello contributivo, quello retributivo e quello misto. Vediamo come funzionano.

di Carlo Sala 10 set 2019 ore 15:51

Sistema contributivo, sistema retributivo e sistema misto sono i 3 metodi con cui calcolare la pensione. E in particolare l'importo delle pensioni dirette, cioè delle pensioni legate ai contributi versati. I 3 sistemi valgono per la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata, Quota 100, Quota 41 e la pensione di invalidità. Non valgono invece per le pensioni che non dipendono dal versamento di contributi, come la pensione sociale e la pensione di cittadinanza.

Per ogni pensione diretta trova applicazione uno e solo uno di questi metodi, individuati dalla legge Fornero. Il metodo applicato non potrà mai cambiare per tutto il tempo per il quale il pensionato riceverà la pensione diretta.

CALCOLARE LA PENSIONE: SOMMARIO

Il sistema contributivo

calcolo-pensione_1Il sistema contributivo stabilisce l’importo della pensione diretta interamente ed esclusivamente sulla base dei contributi versati durante la vita lavorativa. I contributi versati di anno in anno sono rivalutati in base all’andamento dell’economia italiana. Per farlo viene applicato il cosiddetto tasso di capitalizzazione. Al momento della pensione, alla somma di tutti i contributi versati e rivalutati si applica il cosiddetto coefficiente di trasformazione. Il risultato di questa operazione dà l’importo mensile della pensione.

Sia il tasso di capitalizzazione che il coefficiente di trasformazione sono variabili. Il primo infatti è legato all’andamento dell’economia italiana, il secondo all’età a cui si chiede la pensione. Meglio va l’economia italiana e maggiore sarà la rivalutazione dei contributi. Più alta è l’età del pensionamento a e più alto sarà l’importo mensile che il pensionato otterrà.

In base alla legge Fornero, il sistema contributivo è l’unico sistema con cui calcolare la pensione di chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Gli altri 2 sistemi rappresentano deroghe destinate a terminare quando si esaurirà la platea dei pensionati per i quali valgono.

Il sistema retributivo

Il sistema retributivo stabilisce l’importo della pensione diretta sulla base dell’ammontare delle retribuzioni percepite tra i 5 e i 15 anni prima del pensionamento.

L’importo della pensione viene ricavato sommando 2 quote: la prima quota deriva dalla media delle retribuzioni settimanali percepite negli ultimi 5 anni dal lavoratore dipendente e negli ultimi 10 anni dal lavoratore autonomo; la seconda dalla media delle retribuzioni settimanali degli ultimi 10 anni del lavoratore dipendente e degli ultimi 15 anni del lavoratore autonomo (per chi ha lavorato meno di 10 o 15 anni valgono gli anni di lavoro effettivo).

Per entrambe le quote, la media delle retribuzioni settimanali viene moltiplicata 2 volte: prima sulla base di coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni (fissati di anno in anno e identici per tutti); poi sulla base di aliquote di rendimento (pure prefissate ma diverse a seconda dell’ambito in cui ha avuto luogo l’attività lavorativa).

Poiché il sistema retributivo lega la pensione al valore medio (rivalutato) delle retribuzioni settimanali degli ultimi anni di lavoro, questo modo di calcolare la pensione porta a pensioni più alte di quelle calcolate col sistema contributivo. Negli ultimi anni di lavoro infatti di solito si prende di più (in particolare se dipendenti per i quali valgono anzianità di servizio e progressione in carriera).

Le pensioni così determinate arrivano ad essere pari fino all’80% delle retribuzioni medie su cui sono state calcolate. Proprio perché più generose e quindi più pesanti per i conti dell’Inps e dello Stato, le pensioni calcolate con sistema retributivo sono state soppresse dalla legge Fornero. Chi le aveva già ottenute continuerà a riceverle, ma nessuno altro potrà averle.

Il sistema misto

Il sistema misto stabilisce l’importo della pensione diretta utilizzando sia il sistema retributivo che il sistema contributivo. Anche le pensioni calcolate con questo sistema sono destinate a scomparire. La legge Fornero ha infatti stabilito che in futuro non potranno esserci altri pensionati per i quali valga questo sistema.

Quando si applicano i 3 sistemi di calcolo della pensione

Il sistema da applicare per il calcolare la pensione legata ai contributi è fissato per legge. Il pensionato non può sceglierlo.

A partire dall’1 gennaio 2012, in base alla legge Fornero le pensioni dirette sono tutte calcolate col metodo contributivo. Per il periodo precedente quella data l’ammontare della pensione dipenderà dalla situazione entro cui si ricade, tra queste 3:

  • chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 avrà una pensione interamente calcolata col sistema contributivo;
  • chi in base alla riforma Dini (legge n. 335 dell’8 agosto 1995) aveva diritto a una pensione calcolata col sistema retributivo (perché già al 31 dicembre 1995 aveva versato contributi per almeno 18 anni) avrà una pensione calcolata col sistema misto: retributivo fino a tutto il 2011 e contributivo dal 2012 al ritiro dal lavoro;
  • chi al 31 dicembre 1995 aveva meno di 18 anni di versamenti contributivi avrà una pensione calcolata col sistema misto: retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo dall’1 gennaio 1996 fino al momento del pensionamento.

Le donne che ricorrono a Opzione donna ottengono una pensione interamente calcolata col sistema retributivo anche se avevano diritto a una pensione calcolata con altro sistema. Opzione donna consente infatti di anticipare il momento del pensionamento, ma comporta che in cambio la donna accetti che la pensione sia calcolata col sistema retributivo.

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