I BTP Italia
di Giacomo SaverMeccanismo di calcolo degli interessi - Ogni sei mesi, analogamente a tutti gli altri tipi di titolo di stato, il BTP Italia “stacca” le cedole e accredita il corrispettivo degli interessi maturati sul conto corrente del risparmiatore. L'importo incassato sarà pari al tasso annuo previsto per il BTP diviso due, rivalutato e maggiorato della rivalutazione del capitale investito.
Schematicamente possiamo dividere il reddito pagato dal BTP Italia in tre componenti:
• gli interessi costanti, rappresentati dal tasso annuo nominale del titolo. Essi rappresentano il guadagno reale ottenuto dal risparmiatore e sono costanti per tutta la durata del titolo;
• la rivalutazione degli interessi, calcolata moltiplicando le cedole di cui al punto precedente per il coefficiente di indicizzazione cui va sottratto uno;
• la rivalutazione del capitale investito, ottenuta moltiplicando il valore nominale del BTP Italia per il coefficiente di indicizzazione diminuito di uno.
In tutto questo meccanismo il ruolo fondamentale è rappresentato dal coefficiente di indicizzazione. Esso esprime, attraverso un numero indice, l'inflazione maturata nel corso del semestre cui gli interessi si riferiscono. In questo modo il risparmiatore otterrà delle somme di denaro aggiuntive rispetto ai soli interessi che gli permetteranno di compensare la perdita di potere di acquisto del denaro.
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Vantaggi e punti deboli - Il grande vantaggio dei BTP Italia consiste nella possibilità, offerta al risparmiatore, di fare un investimento sicuro e protetto dall'erosione monetaria. A differenza dei BTPi i cui interessi ed il cui capitale alla scadenza sono rapportati all'inflazione europea, i BTP Italia indicizzano i loro pagamenti all'inflazione domestica e sono pertanto maggiormente adatti ad un investitore che vive ed opera in Italia. Inoltre il coefficiente di indicizzazione non potrà essere inferiore ad uno, per cui un’eventuale riduzione del livello dei prezzi (deflazione) non si tradurrà in un danno per il risparmiatore a differenza di quanto accade con i BTPi.
Lo svantaggio consiste nel fatto che la durata del titolo è fissa e breve. In tale modo esso non soddisfa le esigenze di quei risparmiatori che hanno necessità di fare investimenti oltre i quattro anni, ad esempio per crearsi un'integrazione pensionistica. E' vero che alla scadenza i BTP Italia potranno essere rinnovati, ma in un mondo pervaso dal cambiamento non è possibile avere alcuna garanzia del fatto che alla scadenza i medesimi titoli saranno disponibili.
Conservare la quota di rivalutazione del capitale - Bisogna infine tenere presente che solo una parte delle cedole dovrà essere spesa in quanto “guadagno”, mentre la quota parte rappresentata dalla rivalutazione del capitale dovrà essere conservata in quanto necessaria a compensare la perdita del potere di acquisto. Se si spendono tutte le somme incassate via via nel tempo dal BTP Italia il rischio è quello di trovarsi alla scadenza del medesimo, con una somma nominale il cui potere di acquisto è inferiore al livello di partenza. I BTP Italia prevedono, infine, il pagamento di un “bonus” a chi li sottoscrive in fase di emissione (asta) e li conserva fino alla scadenza.
QUOTAZIONE BTP ITALIA 11GN16 EUR
QUOTAZIONE BTP ITALIA 26MZ16
Giacomo Saver
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