Maggioranze occorrenti per delibere assemblea condominiale
di Oreste Terracciano1 – il rendiconto annuale dell’amministratore;
2 – l’impiego dei residui attivi di gestione;
3 – il preventivo delle spese ordinarie occorrenti durante l’esercizio contabile;
4 – la ripartizione delle spese fra i condomini;
5 – il preventivo di spesa per le opere di manutenzione straordinaria e per la costituzione del fondo cassa speciale occorrente;
6 – l’uso diverso dei locali dei singoli condomini.
Saranno approvate con maggioranza speciale – in prima e seconda convocazione con il 50%+1 dei presenti o presenti per delega, purchè rappresentino non meno della metà del valore dell’edificio, ovvero 500 millesimi, le deliberazioni che hanno per oggetto i seguenti argomenti:
1 – il regolamento di condominio di natura interna, meglio denominato assembleare;
2 – la nomina e la revoca dell’amministratore (4° comma ex art. 1129 del c.c.);
3 – la nomina del Consiglio di Condominio;
4 – le liti attive e passive relative a materie che esorbitano dalle attribuzioni dell’amministratore;
5 – le riparazioni straordinarie GRAVOSE;
6 – la ricostruzione dell’edificio quando esso sia perito per una parte inferiore ai ¾ del valore.
Saranno approvate con maggioranza SPECIALE - sia in prima che in seconda convocazione con la maggioranza dei partecipanti al condominio che rappresentino non meno dei 2/3 del valore dell’edificio, ovvero 666,67 millesimi – le deliberazioni che riguardano:
1 – innovazioni eseguite per il miglioramento RADICALE, o l’uso più comodo o per ottenere un maggior rendimento delle cose – ex art. 1120 c.c. 1° comma;
2 – scioglimento del condominio quando per attuare il quale in parti completamente AUTONOME, occorrono modifiche allo stato attuale dell’edificio stesso ed opere per la diversa sistemazione dei locali e dipendenze tra condominii.
Saranno approvate, per concludere, all’UNANIMITA’ e 1.000 millesimi, le deliberazioni riguardanti:
1 – modifiche al regolamento di condominio contrattuale nel caso in cui le stesse violano i diritti del singolo condomino sui quali la legge non consente di incidere;
2 – innovazioni che possono recare grave pregiudizio alla stabilità e sicurezza;
3 – innovazioni che producano un cambiamento della destinazione d’uso originaria della cosa comune;
4 – ricostruzione dell’edificio quando lo stesso, per cause naturali, sia stato letteralmente distrutto.
Oreste Terracciano
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