I giardini in uso esclusivo, inseriti nei complessi condominiali, posti ai piani terra con accesso diretto dalle unità immobiliari, che fungono anche da copertura ai box sottostanti, costituiscono quasi sempre un problema, in quanto sovente si verificano infiltrazioni ai locali sottostanti per cui, l’intervento per eliminare il malanno, oltre che ad essere molto oneroso, comporta la rimozione di tutta la terra con un aggravio di spese non indifferente, specie per il condomino che gode dell’uso esclusivo, il quale si vede costretto a sostenere gli oneri per la rimozione e per la messa a dimora delle nuove piante. In pratica il terreno va rimosso per arrivare al solaio di copertura, dal quale va rimossa tutta la guaina impermeabilizzante, restaurato il massetto, per poi applicare la nuova guaina. Le spese vengono ripartite come quelle dei lastrici in uso esclusivo, ovvero applicando l’ex articolo 1126 del codice civile: 1/3 a carico del proprietario del giardino in uso esclusivo e 2/3 a carico di tutti i proprietari dei locali sottostanti.
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