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Fondo salva stati

di Giacomo Saver
Ecco come funziona il nuovo fondo Salva Stati che porrà un freno alla speculazione contro l'Italia. Lo scudo anti spread deciso nel summit del 28 giugno 2012 necessitava di un importante tassello per poter funzionare: il fondo Salva Stati ESM che a partire dal 30 giugno 2013 sostituirà l'EFST.

In questo video Angelo Baglioni, docente di Economia Politica presso l'Università Cattolica di Milano e membro stabile della redazione di lavoce.info, spiega cos’è e a cosa serve il Fondo Salvastati.



La crisi dell'euro e dei debiti sovrani
- Il motivo per cui la speculazione si è accanita contro l'area euro negli ultimi due anni, risiede nelle enormi differenze tra le finanze pubbliche e tra le politiche fiscali degli Stati sovrani dell'area. Alcuni di essi sono particolarmente virtuosi, mentre altri sono indebitati fino al collo. Senza un organismo supremo che uniformi, entro certi limiti, i tassi di interesse che gli emittenti pagano sui propri debiti, si era creata una frattura tra Paesi forti e Paesi deboli dell'area Euro. Da qui la necessità di tranquillizzare i mercati finanziari attraverso la creazione di un ente sovranazionale che in qualche misura proteggesse gli stati contro gli attacchi della speculazione internazionale. La creazione di un fondo di tutela era da tempo sentito, ed è il primo passo verso l'unificazione anche fiscale dell'Unione cui seguirà forse la creazione degli Stati Uniti d'Europa.

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Cos’è il fondo ESM - A differenza del precedente EFSF, creato nel maggio 2010, L'ESM avrà una capacità di “fuoco” maggiore (700 miliardi di euro contro i 440 miliardi di euro del “vecchio” fondo). Probabilmente l'ESM non avrà la licenza bancaria e quindi non potrà approvvigionarsi direttamente presso la BCE, ma la sua dotazione sarà comunque importante al fine di contenere gli spread e di arginare la speculazione contro i Paesi deboli. L'erogazione dei prestiti da parte dell'ESM è subordinato alla richiesta formale di aiuti da parte dello Stato seguito da un piano di aggiustamento concordato con l'Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la BCE. Tutto ciò servirà a imporre un certo rigore alle finanze degli stati che richiederanno l'intervento del fondo stesso per evitare allentamenti nella gestione delle finanze pubbliche ben sapendo che c'è chi interverrà in caso di necessità. La gestione dell'ESM sarà affidata ai Ministri delle Finanze degli Stati membri sotto la supervisione del Commissario agli Affari Economici e del governatore della Bce.

Il ruolo del fondo ESM - Resta da chiedersi che ruolo abbia il fondo dopo la decisione della BCE di intervenire con acquisti di bond dei Paesi “deboli”. In effetti la BCE ha una potenza di fuoco maggiore (dal momento che può attingere a riserve monetarie potenzialmente illimitate) ed una più rapida capacità di intervento. L'impressione che se ne ricava è che il ruolo dell'ESM sarà simile a quello del fondo interbancario di tutela dei depositi che assicura i depositi bancari rendendoli investimenti sicuri. Il ruolo dell'istituto sarà quindi in gran parte “segnaletico” nel senso che comunica agli speculatori che c'è un “qualcuno” in grado di porre un freno agli attacchi. E molte volte le dichiarazioni di intenti, sui mercati finanziari, hanno effetti molto potenti. Come dire: prepariamo un arsenale e poi speriamo di non usarlo. In ogni caso, come diciamo da tempo, sarà la BCE il vero baluardo a difesa dell'euro. Con o senza ESM.

Giacomo Saver
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