Agenzie di rating
di Marco DeluganLe più importanti agenzie di rating sono tre, tutte statunitensi, e si chiamano Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch.
La valutazione di affidabilità viene espressa con la famosa scaletta a letterine, diversa per ogni agenzia ma che per tutte parte dalla tripla A, per gli emittenti più affidabili, per poi passare alle successive lettere dell’alfabeto per gli emittenti via via meno affidabli.
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I giudizi espressi dalle agenzie di rating hanno una grande importanza per i mercati finanziari. Gli operatori, infatti, non avrebbero le informazioni necessarie per scegliere cosa acquistare e cosa vendere senza i giudizi espressi alle agenzie, a meno di provvedere loro stessi a definirli, cosa che comporterebbe costi estremamente alti sia in tempo che in denaro.
Il rating è inoltre importante per gli emittenti perché più è basso e maggiori sono gli interessi che l’emittente deve promettere agli investitori per rendere appetibili i propri titoli. Se questo è importante per una impresa, si può immaginare quanto lo sia per uno Stato che può vedersi aumentare gli interessi sul debito per la variazione di un giudizio.
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Uno dei maggiori problemi che indeboliscono l’affidabilità dei giudizi delle agenzie deriva dal fatto che si trovano spesso ad operare in conflitto di interessi: sono gli emittenti stessi a chiedere il rating e a pagare le agenzie per ottenerlo. Senza un rating è infatti più difficile far accettare dai mercati un titolo obbligazionario, e alcuni investitori istituzionali importanti, come i fondi pensione, non possono acquistare obbligazioni se non sono state “retate”. Altre volte sono le agenzie a fare da consulenti agli emittenti nella “costruzione” dei titoli da offrire al mercato, titoli su cui emetteranno poi il loro giudizio.
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