Conti dormienti: che fare?
Come comportarsi per evitare il rischio “sottrazione”
di Lucio Sgarabotto 17 lug 2009 ore 11:39Domanda di Sergio.
Gradirei se possibile un chiarimento in materia di "conti dormienti" in quanto in banca non ho avuto risposte univoche.
Ho sul conto titoli alcuni fondi di investimento che avrei intenzione di non intaccare per lasciarli a mio figlio. Grazie alla suddetta normativa però, a quanto pare un risparmiatore non può dormire sonni tranquilli perché rischia, se non movimenta i fondi per oltre 10 anni, di vederseli sottratti.
Le sarei grato potesse illuminarmi se prima di effettuare la "rapina" il risparmiatore viene avvertito o se la sottrazione avviene automaticamente alla scadenza dei 10 anni; inoltre, basta movimentare il conto titoli, ad esempio acquistando piccola quota di un fondo qualsiasi, oppure occorre intervenire sul fondo singolo di cui si ha la proprietà da un periodo di tempo che si avvicina a quello previsto dalla legge per il suo sequestro ?
Ringrazio per la cortese attenzione e La saluto.
Risposta.
Buongiorno, cercherò di rispondere il più chiaramente possibile ai suoi dubbi.
Il risparmiatore deve sempre essere avvertito del conto divenuto dormiente mediante raccomandata con ricevuta di ritorno spedita dall’intermediario all’ultimo indirizzo noto.
Questo è quanto dice la normativa, bisogna poi vedere se effettivamente l’intermediario invierà o meno la raccomandata. Bisogna inoltre tener ben presente la necessità di comunicare all’intermediario i cambiamenti di domicilio per poter ricevere le eventuali comunicazioni. Si potrà comunque sempre controllare sul sito del Ministero dell’Economia se sono presenti conti dormienti a noi intestati.
La “sottrazione” avverrà se entro 180 giorni dal ricevimento dell’avviso il conto non viene risvegliato. Entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello in cui il rapporto è stato estinto per “dormienza” la banca provvederà a trasferire le somme non rivendicate al Fondo costituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Si avranno da questo momento 10 anni di tempo per richiedere, direttamente al Fondo, la restituzione delle somme trasferite.
Per il risveglio dei conti sui quali non è stata fatta “alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questi delegati” è sufficiente:
- la comunicazione alla banca con cui si esprime la volontà di continuare il rapporto
- la comunicazione di variazione di residenza
- la richiesta di un carnet di assegni
- la richiesta del saldo del conto
- la richiesta di un aggiornamento contabile
- la richiesta di una copia della documentazione bancaria
- qualsiasi movimentazione, come ad esempio un prelievo, un versamento, un pagamento tramite carta, etc.
Tenga presente che se è titolare di più rapporti dormienti con la stessa banca (quindi anche di più fondi) non è necessario movimentarli tutti, ma solamente uno.
Cordialmente.
Lucio Sgarabotto
Vai alla pagina degli esperti