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Come Investire in Valute Pregiate

Investire in valute pregiate è un'opportunità concreta di diversificare il proprio portafoglio. Lo si può fare acquistando Etf e aprendo un conto valutario. Ma non tutte le valute estere sono valute pregiate

di Giacomo Saver 21 nov 2016 ore 17:10

Investire in valute pregiate è un'opportunità concreta offerta all'investitore italiano per diversificare i propri capitali in divise diverse dall'Euro. Permette inoltre di ottenere un guadagno supplementare e/o di ridurre i rischi connessi con un possibile “default” della moneta unica europea. Le valute pregiate sono considerate beni rifugio.

Ma quali sono le valute pregiate, dove si possono “comprare” e come funziona l'investimento?

 

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IL MERCATO DELLE VALUTE

Le divise estere sono scambiate sul Forex, il più grande, importante e liquido mercato finanziario del mondo. Per accedervi  e conoscere le quotazioni delle valute è sufficiente raggiungere questa pagina si Soldionline.it.

Il prezzo di una determinata valuta estera nei confronti di un'altra è definito “tasso di cambio” e può essere espresso in due modi diversi:

  • quantità di valuta estera necessaria per acquistare un'unità di valuta nazionale (quotazione “certo per incerto”)
  • quantità di valuta nazionale necessaria all'acquisto di un'unità di valuta estera (quotazione “incerto per certo”).

Dall'entrata in vigore dell'Euro la tecnica di quotazione delle valute è la prima. Avere quindi un tasso di cambio euro/dollaro di 1,07 significa che in cambio di un euro riceveremo 1,07 dollari.

Con la quotazione “certo per incerto” un incremento del tasso di cambio significa una  apprezzamento della divisa domestica. E significa una parallela svalutazione della divisa estera.

Una riduzione del tassi di cambio significherà un apprezzamento della divisa estera ed una svalutazione corrispondente di quella domestica.

Chi investe in valute pregiate dovrà quindi prestare attenzione all'andamento del tasso di cambio tra l'euro e la valuta acquistata. E ragionare in “senso contrario”.

Se il cambio scende, staremo guadagnando in conto capitale. Se il cambio cresce staremo perdendo. Il valore di riferimento è, ovviamente, il prezzo di acquisto della valuta.

 

QUANTO RENDE INVESTIRE IN VALUTE PREGIARE

valute pregiateInvestire in una divisa estera comporta rischi aggiuntivi per l'investitore. Questi rischi andranno compresi e bilanciati all'interno di un progetto di portafoglio, ma anche possibilità di guadagno.

La valuta estera, al pari dell'euro, potrà essere investita in un conto deposito fruttifero, o usata per l'acquisto di strumenti finanziari espressi in quella divisa. In questi casi avremo una remunerazione per le somme investite. Questa somma si tradurrà in un ammontare supplementare di denaro “estero” che avremo a disposizione.

Qualora, al contrario, detenessimo le somme in un conto infruttifero non avremmo guadagni da interessi. Avremo solo possibili utili o perdite in conto capitale causate dalla fluttuazione dei tassi di cambio.

Il solo fatto di detenere valuta estera in portafoglio ci espone alle oscillazioni del tasso di cambio tra l'euro e la divisa stessa. Se il cambio scende rispetto al livello di ingresso avremo un guadagno, mentre in caso contrario subiremo una perdita.

Se, invece, decidessimo di investire la somma in valuta avremmo degli interessi che, a seconda dell'andamento del cambio, potranno amplificare il guadagno oppure ridurlo.

Investire in valute pregiate ”facendole rendere” è più conveniente che detenere una somma liquida su un conto infruttifero. In questo modo gli interessi “attutiranno” le perdite se il cambio dovesse salire, mentre amplificheranno gli utili se il cambio dovesse scendere. All'utile in conto valuta si aggiunge, infatti, anche quello derivante dal possesso dell'attività finanziaria sottostante.

E' bene precisare, tuttavia, che gli interessi ottenibili attraverso l'acquisto di una o più valute pregiate sono di solito cifre modeste. Tanto più una valuta è considerata “sicura” a livello globale tanto minori saranno gli interessi che si otterranno investendo in essa. Il vero guadagno da un'operazione di questo tipo lo si ottiene prevalentemente dall'andamento del tasso di cambio.

 

QUALI SONO LE VALUTE PREGIATE?

L'introduzione dell'euro ha eliminato parecchie divise estere, che prima dell'introduzione della moneta unica venivano scambiate sul Forex. Ora le aree valutarie si sono ridotte a tre:

  • Stati Uniti
  • Europa
  • Giappone

E le tre divise più importanti a livello globale sono quindi:

  • il dollaro
  • l'euro
  • lo yen

Tuttavia l'investitore prudente in cerca di valute “forti” in grado di proteggerlo da un possibile default dell'euro ha a disposizione un paniere più ampio:

  • dollaro statunitense
  • dollaro canadese
  • dollaro australiano
  • franco svizzero

Tralasciamo la Sterlina perché essa sta subendo le conseguenze sfavorevoli della decisione di abbandonare l'Unione Europea.

 

QUANTO INVESTIRE IN VALUTE PREGIATE?

E' difficile dare delle indicazioni precise, perché la parte di portafoglio da dedicare ad investimenti “sicuri” espressi in divise pregiate “non euro” dipende dagli obiettivi di investimento del singolo. Prima di scegliere gli strumenti in cui investire è bene costruire un progetto di investimento globale.

In linea generale posiamo affermare che la quota da impiegare in divise pregiate potrà oscillare, globalmente, tra il 5% ed il 15% del portafoglio. La scelta dipenderà poi della tolleranza al rischio dell'investitore e dei suoi obiettivi di investimento.

 

COME INVESTIRE IN VALUTE PREGIATE

Per investire in valute estere è necessario appoggiarsi ad una banca. Le soluzioni possibili sono due. La prima è quella più facile da realizzare, non richiede costi particolari né il cambio dell'istituto con cui lavorate abitualmente.

La seconda alternativa è più immediata da comprendere, ma purtroppo presenta l'inconveniente di essere di più difficile applicazione.

 

INVESTIRE IN VALUTE CON GLI ETF

Il primo modo per investire in valute estere consiste nel cercare un ETF che abbia come sottostante la valuta che vi interessa. Se, ad esempio, decidete di acquistare dei dollari australiani, dovrete cercare un ETF che abbia come sottostante delle attività finanziarie denominate in quella valuta.

 

QUALE ETF SCEGLIERE?

La cosa importante da tenere presente è il tipo di strumento finanziario in cui investiamo. Se l'obiettivo è avere un'esposizione sulla valuta non interesseranno azioni o strumenti rischiosi. Qualora, ad esempio, compraste un ETF che investe in azioni australiane, aggiungereste all'incertezza dell'andamento del tasso di cambio anche il rischio relativo all'andamento delle azioni sottostanti. E questo aggraverebbe di molto il livello di rischiosità complessiva.

Il sottostante “ideale” per concentrarsi sull'andamento della valuta sono ETF che investono in titoli governativi a breve scadenza denominati nella divisa che vi interessa. Qualora un prodotto simile non esistesse potrete cercare un bond emesso da un ente sovranazionale, come la Bei, ad esempio, o la Banca Mondiale, a breve scadenza e denominato nella valuta che interessa.

Anche se l'ETF è denominato in euro non importa. Se esso investe in titoli espressi in una valuta diversa il suo controvalore verrà “convertito” automaticamente nella divisa domestica all'interno del prodotto. Ne segue che anche se vedete la quotazione in euro, in realtà starete investendo in dollari australiani, americani, ecc, a seconda del tipo di prodotto che avete acquistato.

Il vantaggio di detenere strumenti quotati in Italia e denominati in valuta estera è duplice. Da un lato  l'investimento genererà interessi, dall'altro l'operazione non comporterà il cambio della banca.

Gli ETF ed i bond espressi in valuta estera, o pregiata, sono accessibili da tutte le piattaforme, non richiedono l'apertura di conti titoli ad hoc, e possono essere “conservati” presso il comune dossier, quello – per intenderci – dove avete i BTP o le quote dei fondi comuni.

Inoltre le somme investite sono fruttifere di interessi. Questi strumenti sono quindi più remunerativi della mera liquidità ferma su un conto corrente.

 

APRIRE UN UN CONTO VALUTARIO

La seconda strada percorribile, se volete investire in valute pregiate, consiste nell'aprire un conto valutario. Esso è a tutti gli effetti un conto corrente, o un conto deposito, nel quale versare o prelevare la valuta estera che vi interessa.

L'apertura di un conto valutario non è un servizio accessibile ai clienti di tutte le banche; comporta inoltre molto spesso dei costi aggiuntivi ed una maggiore complessità operativa. I conti, infatti, dovranno essere diversi: uno per ciascuna delle valute che ci interessano.

Ad ogni modo, dopo aver aperto un conto valutario, è possibile trasferire denaro su esso, previo l'acquisto della valuta sul Forex. Immaginiamo di voler aprire un conto in dollari americani, per detenere quella valuta in portafoglio. Una volta che il conto sarà stato attivato dovremo comprare la valuta sul Forex. L'operazione sarà fatta tramite banca, con addebito del conto in euro.

A questo punto il saldo del conto in dollari sarà positivo e pari all'ammontare di valuta che avremo comprato. Tale ammontare resterà a nostra disposizione fino a che decideremo di venderlo. Una volta venduti i dollari avremo l'azzeramento del saldo del conto valutario. Il controvalore della divisa venduta verrà accreditato sul nostro conto in euro, calcolato in base al tasso di cambio del momento.

L'acquisto di valuta pregiata attraverso il conto valutario presenta costi e criticità. Molto spesso, infatti, i conti sono infruttiferi. La conseguenza è che le somme depositate non renderanno nessun interesse.

 

QUANTO INVESTIRE IN VALUTE PREGIATE

Il modo migliore per investire in valute estere, a mio avviso, resta quello di comprare presso la propria banca degli strumenti finanziari di tipo obbligazionario, a breve scadenza, e denominati nella valuta che ci interessa. Meglio ancora, per ottenere una maggiore diversificazione ed una migliore gestione del rischio, comprare quote di un ETF che investa in un indice obbligazionario a breve scadenza denominato nella divisa di nostro interesse.

Ad ogni modo è bene riservare alle valute un peso in portafoglio compreso tra il cinque ed il quindici per cento della disponibilità complessiva. E' inoltre importante ricordare che l'inserimento dei prodotti finanziari in portafoglio va fatto all'interno di una strategia complessiva. Chi vuole saperne di più su questo argomento potrà fare riferimento a questo link.

Sarà opportuno, per concludere, investire in più di una valuta pregiata, scegliendo un mix di divise tra loro poco correlate. In questo modo sarà possibile proteggere il loro valore complessivo in diversi scenari di mercato.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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