NAVIGA IL SITO

Come investire nei beni rifugio

Reali o finanziari, i beni rifugio proteggono il capitale anche nei periodi di incertezza economica. Ma a fronte della maggiore sicurezza, offrono di solito rendimenti modesti.

di Giacomo Saver 10 nov 2016 ore 10:48

Quando tutto va male, restano i beni rifugio. Come dice il nome, servono a proteggersi dalla tempesta. Per questo può essere utile sapere come investire in beni rifugio. Possono essere strumenti finanziari o beni reali.

La caratteristica per fare di un asset un bene rifugio è la percezione del mercato. Se il mercato valuta che possa fungere da protezione nei periodi difficili allora un certo bene diventa un bene rifugio. Oro e opere d’arte, ad esempio, nei periodi normali fluttuano come strumenti finanziari qualsiasi. Mentre nei periodi in cui diventano rifugio tendono a mantenere costante il loro valore, o all’interno di un intervallo di prezzo comunque contenuto. O addirittura a crescere.

 

LEGGI ANCHE: Come investire in borsa

 

QUALI SONO I PRINCIPALI BENI RIFUGIO

I beni rifugio sono tipicamente beni materiali e tangibili, almeno in potenza, come l’oro, le opere d’arte e gli immobili. Ma anche le valute pregiate possono essere considerate beni rifugio. Non sono tangibili come gli altri, ma alcune, proprio perché pregiate, possono mantenere il proprio valore anche nei periodi difficili.

Nell'immagine che segue una prima schematizzazione su cosa sono i beni rifugio.

beni rifugio

 

OPERE D'ARTE

Possono essere statue o, più frequentemente, quadri o altri oggetti di dimensione medio piccola così da poter facilmente essere custoditi e/o conservati in casseforti private o cassette di sicurezza in banca. Il rendimento di questo tipo di investimento dipende dall’eventuale variazione del prezzo delle opere acquistate.

 

IMMOBILI

Sono il bene rifugio per eccellenza e possono essere acquistati direttamente sul mercato se un investitore dispone di cifre considerevoli. Il rendimento di questo tipo di investimento deriva dall’eventuale incremento del prezzo dell’immobile e dalla rendita che se ne può ottenere in forma di affitti. Se si investe direttamente in immobili bisogna tenere presente il costo in tempo e denaro della manutenzione degli stessi e della relazione con gli affittuari.

 

INVESTIRE IN ORO

Anche l’oro è un bene rifugio, e cioè un investimento al quale gli investitori si rivolgono nei momenti di turbolenza sui mercati finanziari. La sua quotazione è di solito decorrelata da quella delle azioni e delle obbligazioni: quando queste scendono, cioè, la quotazione dell’oro sale. E in questo senso, tenere una parte del proprio portafoglio investito in oro può dargli maggiore stabilità nel tempo.

Per investire in oro ci sono due strade. Una è finanziaria, che vuol dire investire in strumenti come Etf, Etc, Future e Obbligazioni. Ma anche in azioni di aziende coinvolte nel business dell’oro. L’altra è acquistare oro fisico, tipicamente monete e lingotti di oro purissimo.

Nel primo caso si pagheranno le tasse sulle rendite finanziarie, ma non si avrà il problema della custodia dell’oro fisico. Nel secondo non si pagheranno tasse, si dovrà conservare il minerale in qualche modo, e si rischierà un po’ di più sul prezzo di vendita, in quanto il mercato dell’oro fisico è meno liquido dei mercati finanziari.

 

INVESTIRE IN DIAMANTI

Anche i diamanti sono beni rifugio. E investire in diamanti può dare protezione al proprio portafoglio. Ma è un investimento difficile. Perché richiede competenza, come tutti, ma presenta anche problematiche specifiche che lo rendono più rischioso rispetto agli altri beni rifugio. E in particolare la difficile liquidabilità dei pezzi, che può esporre gli investitori a brutte sorprese. E’ un investimento affascinante e potenzialmente redditizio, ma richiede competenza (proprio sui diamanti in quanto tali), e una buona propensione al rischio.

 

ETF

Gli ETF sono quote di fondi passivi acquistabili in borsa. I fondi passivi si limitano tipicamente a replicare l'andamento di un indice, di un benchmark o di un paniere di titoli la cui scelta è definita da criteri esplicitati nel prospetto informativo del fondo. Nella gestione di un fondo passivo, e quindi anche di un ETF, non intervengono decisioni umane. Il rendimento di un ETF dipende dall'andamento dell'indice a cui si riferisce. Alcuni ETF distribuiscono interessi e dividendi maturati sui titoli o sulle obbligazioni in cui investono. Sono inoltre un'opportunità per differenziare il proprio portafoglio. Gli ETF possono essere considerati beni rifugio quando investono a loro volta in beni rifugio.

 

BUND TEDESCHI

Sono titoli di stato emessi dal Governo Federale Tedesco ritenuti universalmente super sicuri. A fronte di un rendimento bassissimo e a volte addirittura negativo, essi garantiscono il rimborso a scadenza grazie alla solidità dell'emittente. Il rendimento dipende dalla variazione del prezzo di mercato e dagli interessi periodici che pagano.

 

VALUTE

Sono divise estere depositate su un conto bancario apposito o tenute in cassetta di sicurezza. Nel primo caso il deposito potrà essere fruttifero di interessi, nel secondo caso il guadagno sarà dato esclusivamente dall'apprezzamento del tasso di cambio con l'euro.

 

FONDI IMMOBILIARI

Fondi di investimento specializzati in modo da accedere all'investimento “nel mattone” con capitali ridotti. Il guadagno dipende dalla variazione del valore delle quote acquistate e da eventuali cedole o dividendi distribuiti. In questo caso non ci saranno costi di gestione del bene reale, ma si dovranno sopportare i rischi del funzionamento e della psicologia dei mercati finanziari.

 

COME INVESTIRE IN BENI RIFUGIO

Ci sono diversi modi per investire in beni rifugio. Le opere d’arte le si deve acquistare direttamente, l’oro può essere acquistato direttamente o tramite strumenti finanziari o azioni di aziende aurifere, gli immobili direttamente o tramite quote di fondi immobiliari. Le valute le si deve acquistare direttamente e depositare su un conto valutario presso una banca.

Quanto del proprio portafoglio investire in beni rifugio dipende dalle condizioni dei mercati finanziari, ma possiamo considerare che da un 10% nei periodi normali si possa salire a un 20% nei periodi di burrasca. Opere d’arte e oro fisico sono infatti infruttiferi e se non c’è rivalutazione in conto capitale di fatto si perde. Per questo non è comunque bene esagerare.

 

PREGI E DIFETTI DEI BENI RIFUGIO

Il lato positivo dei beni rifugio è quello di essere decorrelati rispetto agli altri più tradizionali strumenti finanziari. Il lato negativo consiste nell’essere di solito poco liquidi, e cioè più difficili da vendere rispetto ad azioni e obbligazioni. E non offrono di solito una remunerazione particolarmente interessante per l’investitore.

 

IL PROBLEMA DELLA CUSTODIA DEI BENI RIFUGIO

I beni rifugio diversi dagli strumenti finanziari pongono il problema della loro custodia. Mentre per detenere un bund o un ETF che replica l'andamento dell'oro – per fare degli esempi – è sufficiente un dossier titoli, per mettere in sicurezza un'opera d'arte o dei preziosi il discorso è differente. Mentre gli immobili non hanno costi di conservazione (ma sono soggetti ad imposte) nel valutare la scelta degli investimenti rifugio da fare è bene tenere presente i costi della custodia dei beni stessi.

Giacomo Saver http://www.segretibancari.com

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
TUTTI GLI ARTICOLI SU: investire in beni rifugio , come investire
da

SoldiOnline.it

FTSEMib, prosegue il trend positivo

FTSEMib, prosegue il trend positivo

Stellantis resta sotto i riflettori. Focus anche sui titoli del settore bancario. Fiammata del bitcoin, che ha superato i 100mila dollari Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »