Come si calcola la Tasi 2015
Manca pochi giorni alla scadenza della prima rata della Tasi 2015. In molti comuni si pagherà con aliquote e detrazioni del 2014. Vediamo in questa breve guida come si calcola la prima rata.
di Marco Delugan 11 giu 2015 ore 16:58Con l'avvicinarsi della scadenza della prima rata il 16 giugno in molti si stanno chiedendo quanto dovranno pagare e come. In questo articolo ci dedicheremo in particolare a come si calcola la Tasi 2015.
La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili – manutenzione del verde, delle strade, illuminazione pubblica e altro – che, assieme a Imu e Tari, andava a comporre quella che ai tempi del governo Letta era stata denominata imposta unica comunale (IUC). Con l'Imu ha in comune la base imponibile, di cui verdemo in seguito un esempio di calcolo. Va pagate su tutti gli immobili, fabbricati e aree edificabili, esclusi i terreni agricoli.
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COS'E' LA TASI 2015
La Tasi è dovuta dai detentori di diritti reali di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e superficie su fabbricati e aree edificabili; e dai detentori di queste a qualsiasi titolo; è dovuta anche sull'abitazione principale, salvo scelte diverse dei singoli Comuni che possono prevedere detrazioni che azzerano l'imposta.
Sono esclusi i terreni agricoli. La tassa andrà al Comune dove l'immobile è ubicato.
La Tasi dovrà essere pagata dal proprietario e dall'inquilino dell'immobile. Chi utilizza l'immobile senza esserne proprietario (inquilino) dovrà pagare una quota che va dal 10% al 30% del totale e che verrà definita da ogni singolo Comune. Se il Comune non delibera la quota, questa sarà per legge del 10%. Ma se l'immobile viene utilizzato per meno di sei mesi l'anno, sarà il proprietario e non l'inquilino a dover pagare l'intero ammontare della Tasi.
Le scadenze previste per il pagamento della tassa sono il 16 giugno per la prima rata e il 16 dicembre per la seconda rata.
Molti comuni non hanno ancora deliberato le aliquote e le detrazioni per la Tasi 2015. In questi casi la prima rata dovrà essere calcolata in base a quelle del 2014. I Comuni hanno tempo fino al 31 luglio per deliberare. Tali delibere dovranno poi essere pubblicare sul sito del ministero dell'economia e delle finanze entro il 28 ottobre 2015.
Qualora il Comune deliberi aliquote e detrazioni diverse da quelle applicate nel 2014, l'ammontare della seconda rata verrà calcolato in modo da compensare eventuali maggiorazioni o riduzioni rispetto a quanto effettivamente dovuto.
Per controllare cosa dicono le delibere del vostro Comune potete consultare il data base del Dipartimento delle Finanze.
TASI 2015: SULLA SUDDIVISIONE TRA PROPRIETARIO E INQUILINO
Per quanto riguarda la suddivisione dell'importo della Tasi 2015 tra inquilino e proprietario, abbiamo appena visto che la legge stabilisce una quota a carico dell'inquilino che può variare da un minimo del 10 a un massimo del 30%. Qualora il Comune non deliberi diversamente, all'inquilino spetterà il 10% della tassa.
Con il termine inquilino si intende chi occupa l'immobile con un contratto d'affitto regolarmente registrato.
Anche in questo caso, però, ci sono alcuni casi particolari e alcune precisazioni da fare. In primo luogo sull'aliquota. Essendo di norma una seconda casa – per il proprietario, s'intende – l'aliquota con cui calcolare l'importo della Tasi è quella sulle seconde case.
Poi: se il comune ha deciso di non far pagare l'imposta su abitazioni che non sono l'abitazione principale, sulla seconda casa affittata non va pagata la Tasi, ne dal proprietario e nemmeno dall'affittuario.
Se l'aliquota Imu sulla seconda casa è stata deliberata al 10,6 per mille, ne il proprietario ne l'inquilino devono pagare la Tasi. Con tale aliquota, infatti, i Comuni raggiungono il massimo di intervento fiscale sulle seconde case stabilito per legge. A meno che il Comune non decida di utilizzare l'aliquota supplementare dello 0,8 per mille.
Ma se l'inquilino ha affittato l'immobile per meno di sei mesi l'anno, l'inquilino non deve pagare la Tasi, ma deve pagarla solo il proprietario.
COME SI CALCOLA LA TASI 2015
Vediamo adesso come si calcola l'importo della tassa sui servizi indivisibili. Non sarà un calcolo complicato, basta seguire con ordine i passi previsti. La prima rata corrisponde al 50% del totale.
La base imponibile della Tasi è la stessa dell'Imu per cui, se sullo stesso immobile dovete pagare entrambe le tasse, questo calcolo vi tornerà doppiamente utile.
Il primo passo per il calcolo della prima rata è prendere il valore della rendita catastale dell'immobile e rivalutarlo del 5%, e cioè moltiplicarlo per 1,05. Il risultato di questa operazione deve essere poi moltiplicato per un coefficiente che dipende dalla categoria catastale a cui appartiene l'immobile.
Qui sotto la tabella dei coefficienti per il calcolo di Tasi e Imu
Categoria catastale | Coefficiente |
Gruppo A (no A/10) | 160 |
C/2, C/6, C/7 | 160 |
Gruppo B | 140 |
C/3, C/4, C/5 | 140 |
D/5, A/10 | 80 |
Gruppo D (no D/5) | 65 |
C/1 | 55 |
A questo punto il calcolo della base imponibile della Tasi 2015 (e anche dell'Imu) è completo.
ATTENZIONE - La base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati di interesse storico e artistico. Per le aree edificabili la base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio.
Alla base imponibile va ora applicata l'aliquota Tasi. Per completare il calcolo della prima rata bisogna ora sottrarre le eventuali detrazioni a cui si ha diritto e poi dividere per due.
ESEMPIO DI CALCOLO - Facciamo l'esempio di un appartamento in categoria catastale A2 a cui sia associata una rendita catastale di 1000 euro. Poniamo che l'appartamento sia abitazione principale e che il Comune abbia deliberato un'aliquota per le abitazioni principali pari al 2,5 per mille.
Poniamo anche che il Comune abbia previsto delle detrazioni in funzione ancora rendita catastale dell'immobile, e che siano le seguenti
1) Rendita catastale fino a 450 euro: 110 euro;
2) Rendita catastale compresa tra 451 e 650 euro: 60 euro;
3) Rendita catastale compresa tra 651 e 1.500 euro: 30 euro.
I passi per calcolare la prima rata sono i seguenti:
1) rendita catastale: 1.000
2) rendita catastale rivalutata: 1.000 X 1,05 = 1.050
3) valore immobile ai fini IMU: 1.050 X 160 = 168.000
4) totale Tasi: 168.000 X 0,25% = 420
5) Tasi meno detrazione = 420 – 30 = 390
6) ammontare prima rata = 390 / 2 = 195 euro
Se il Comune in cui è ubicata l'abitazione ha previsto ulteriori detrazioni, queste vanno sottratte dal totale Tasi 2015 come al punto 5.
TASI 2015: COME PAGARE LA PRIMA RATA
La prima rata potrà essere pagata tramite modello F24 (pagabile in tutti gli sportelli Equitalia, in banca e in posta) e bollettino postale.
I dati necessari alla compilazione del modello F24 sono:
1) codice tributo
2) codice catastale ente (nell'immagine sotto, il codice di Roma)
3) sapere se è acconto, saldo, ravvedimento operoso o immobili variati
3) numero immobili per cui si paga la tassa
4) anno di riferimento
5) importo detrazione diviso due
6) ammontare prima rata
I codici tributo per il pagamento della Tasi 2015 sono i seguenti
- 3958 – per abitazione principale e relative pertinenze
- 3959 - per fabbricati rurali ad uso strumentale
- 3960 - per le aree fabbricabili
- 3961 - per altri fabbricati
Esempio di modello F24 per pagamento prima rata Tasi: prima casa ubicata in Roma, detrazione 15 euro (30/2) e acconto di 195 (390/2).
Per compilare il bollettino postale bisogna conoscere
1) codice catastale ente
2) sapere se il versamento riguarda un ravvedimento operoso, immobili variati, se si tratta dell'acconto o del saldo finale
3) quanto pagare per i diversi tipi di immobile
4) l'ammontare della detrazione per l'abitazione principale