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Bonus mobili 2014: torna il limite di spesa

L'eliminazione del limite per la detrazione del Bonus Arredamento non è stata recepita perché riproponeva una norma già decaduta. Come beneficiare della detrazione.

di Antonello Scrimieri 9 apr 2014 ore 10:08
Una delle prime mosse del Governo Renzi è stata quella di eliminare il limite per la detrazione del Bonus Arredamento imposta dalla legge di Stabilità sul finire del 2013. Purtroppo l’eliminazione della soglia per le spese per le ristrutturazioni prevista dal Decreto varato dal Governo il 12 marzo non è stata recepita in Gazzetta Ufficiale dal momento che riproponeva la stessa norma decaduta con il Decreto Salva Roma. Torna quindi il limite di spesa per l’acquisto dei mobili corrispondente ai costi sostenuti per i lavori di ristrutturazione.

BONUS MOBILI 2014: I REQUISITI PER BENEFICIARNE
Nel 2013 il legislatore aveva introdotto una nuova detrazione IRPEF collegata agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, nella misura del 50%, con riferimento alle spese sostenute per l’arredamento con un tetto massimo di 10.000 euro. Per poter beneficiare del nuovo bonus mobili sono necessari due requisiti essenziali: il contribuente che vuole utilizzare questa agevolazione deve eseguire un intervento di recupero del patrimonio edilizio, usufruendo della detrazione al 50% già prevista dalla normativa vigente, e deve acquistare mobili da destinare all’arredo dell’immobile oggetto dell’intervento.

BONUS MOBILI 2014: COME FARE
tassePer non incorrere in errori è utile chiarire in che ordine devono essere effettuate le operazioni per avere accesso all’agevolazione. Prima di tutto è necessario comunicare agli organi competenti, a seconda della tipologia dei lavori che si vanno ad effettuare, l’inizio dei propri lavori. Ad esempio è necessario comunicare alla Asl l’inizio dei lavori se si tratta di opere in appalto; è necessario presentare una SCIA nel caso di variazioni strutturali dell’immobile; o si deve effettuare una semplice Comunicazione di Inizio Lavori nel caso di ripristini di impianti idraulici o elettrici. Dopo aver avviato la pratica per la ristrutturazione sarà possibile pagare i mobili. Non è necessario che le spese per la ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

BONUS MOBILI 2014: COME PAGARE
In ultimo va ricordato che sia i lavori di ristrutturazione che l’acquisto degli arredi devono essere pagati tramite i bonifici parlanti già previsti per la detrazione per le ristrutturazioni edilizie. Questo format di bonifico è presente su tutte le piattaforme telematiche bancarie ed è disponibile presso tutti gli sportelli bancari e postali. Il bonifico deve contenere il codice fiscale del soggetto che richiede i lavori e i dati identificativi della ditta che effettua i lavori o del soggetto che vende l’arredamento. Nel caso di acquisto di mobili è prevista la possibilità di pagare anche con carte di debito o carte di credito; resta vietato l’utilizzo del contante e degli assegni.

BONUS MOBILI 2014: IL LIMITE
Oggi senza un ulteriore intervento legislativo, la spesa per l'acquisto degli arredi non può mai essere superiore al totale delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. Ad esempio, chi ha speso 4.000 euro per rifare il proprio l'impianto idrico, potrà applicare la detrazione al massimo su 4.000 euro di fatture per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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