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Bonus mobili 2014, tolto il vincolo di spesa

L’approvazione del Decreto Legge Casa ha previsto la definitiva eliminazione del vincolo imposto della Legge di Stabilità alle spese per l’arredo della casa ristrutturata.

di Antonello Scrimieri 27 mag 2014 ore 11:42
Giovedì 22 maggio è stato finalmente approvato anche alla Camera il Decreto Casa, votato da 277 deputati della maggioranza, 92 i no del Movimento 5 Stelle e Sel, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto. Finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di conversione rende indipendente lo sconto del bonus arredo dall’importo dei lavori svolti.

BONUS MOBILI 2014, LA STORIA
La Legge di stabilità 2014 aveva prorogato la detrazione per l’acquisto di mobili per tutto il 2014, ma aveva apposto un grande limite: le spese agevolabili per l’acquisto dei mobili non potevano essere superiori alle spese sostenute per la ristrutturazione dell’immobile da arredare. La norma introdotta a fine dicembre 2013 limitava le spese per gli arredi e gli elettrodomestici all'importo pagato per la ristrutturazione del fabbricato.

bonusIl Decreto Legge 151/2013, meglio noto come Salva Roma Bis aveva poi annullato, prima ancora che diventasse operativa, la novità introdotta dalla Legge di Stabilità. La modifica da essa apportata sarebbe, infatti, entrata in vigore dal primo gennaio. Tale decreto era poi decaduto con il conseguente ritorno in vigore del requisito di spesa previsto dalla Legge di Stabilità.

Finalmente l’approvazione del Decreto Legge Casa ha previsto la definitiva eliminazione del vincolo imposto della Legge di Stabilità alle spese per l’arredo della casa ristrutturata. Per il bonus destinato all’arredamento e agli elettrodomestici non ci sarà più il vincolo legato all'importo dei lavori sostenuti. Quanto appena detto resta valido per le ristrutturazioni/acquisto arredi nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2014.

BOMUNS MOBILI 2014, COME FARE
Come già chiarito nella nostra ultima guida sul bonus arredo per non commettere errori sarà necessario comunicare agli organi competenti, ovvero al Comune o alla ASL, l’inizio dei propri lavori. Dopo aver avviato la pratica per la ristrutturazione sarà possibile pagare i mobili. Non sarà necessario che le spese per la ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Per pagare le spese di ristrutturazione e le spese dell’arredamento sarà necessario effettuare un bonifico che deve contenere il codice fiscale del soggetto che richiede i lavori e i dati identificativi della ditta che effettua i lavori o del soggetto che vende l’arredamento. Nel caso di acquisto di mobili è prevista la possibilità di pagare anche con carte di debito o carte di credito; resta vietato l’utilizzo del contante e degli assegni. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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