Clausole contrattuali, quando la Banca ti frega in minuscolo
Il contratto prevedeva una clausola scritta, piccolissime note informative a fondo pagina…
di Redazione Soldionline 22 nov 2010 ore 11:17Nel 2002 la mia banca la C.R.C. mi ha fatto fare un contratto di investimento chiamato SAFEX INDEX CONVERGENCE di Banca Intesa con scadenza 2007.
Nel 2005 la C.R.C. che alla stipula del contratto faceva parte del Gruppo Intesa, passa al gruppo Carige. Alla scadenza il sottoscritto non vedendosi rimborsare il prodotto nel proprio conto corrente (come sempre successo al termine di ogni investimento) chiedeva verbalmente più volte istruzioni al direttore della filiale che, per mancata conoscenza del prodotto e negligenza nell'intervenire faceva trascorrere un lungo periodo.
Banca Intesa ad alcune mie richieste di delucidazioni, risponde di aver inviato comunicazione postale della scadenza con richiesta delle mie coordinate bancarie per l'accredito sul c/c, e non avendo ricevuto risposta entro i termini, tale capitale è diventato di loro proprietà (sottolineo che alla C.P.C. non è arrivato mai nessuna comunicazione da parte di Banca Intesa di tale scadenza, dimostrazione che la mia banca dopo il 2005 non si è più preoccupata di un prodotto che lei stessa mi aveva fatto acquistare). Ora, ammesso anche io abbia ricevuto l'avviso suddetto, peraltro sottolineo senza nessun altro sollecito, a mie richieste scritte di rimborso, la risposta da parte di Banca Intesa è sempre stata negativa anche perché dicono: il contratto prevedeva tale clausola scritta ( piccolissime note informative a fondo pagina ) clausola che a quel tempo il dipendente della C.R.C. non si era avveduto di informarmi.
Oggi vi chiedo se ci sono altri utenti che come me hanno subito tale ingiustizia, e se c'è qualche soluzione a tutto questo.
Grazie.
P.S. con i tempi che corrono mi chiedo se questa gente ha idea quali sacrifici devono fare semplici operai per risparmiare certe cifre.
Risposta di Lucio Sgarabotto
Il suo racconto evidenzia un ulteriore motivo (oltre agli elevati costi, l’inutilità delle coperture offerte, l’inefficienza, i vincoli, ecc.) per cui non si dovrebbero sottoscrivere le polizze cosiddette index linked, qual è la SAFE INDEX CONVERGENCE emessa dalla compagnia assicurativa Carivita appartenente al Gruppo IntesaBci.
Infatti, dopo un anno (dal 2008 sono diventati due) dalla scadenza, in base all’art.2952 del Codice Civile, i diritti derivanti dal contratto assicurativo si prescrivono, impedendo il recupero delle somme versate. Il suo caso potrebbe comunque ancora avere una soluzione positiva.
La polizza da lei sottoscritta è scaduta il 23 ottobre 2007 e si è pertanto prescritta il 23 ottobre 2008, cinque giorni prima della data, indicata dal decreto legge 40 del 2010, che identifica il termine ultimo di prescrizione oltre il quale le polizze prescritte saranno destinate al fondo “polizze dormienti” e le cui somme non saranno più recuperabili.
L’importo maturato dalla polizza dovrebbe perciò ancora essere presso Carivita a cui, se già non lo ha fatto, può inviare una raccomandata segnalando la responsabilità dell’assicurazione e della banca intermediaria per il comportamento non diligente avuto nei suoi confronti. Se riuscirà a toccare le corde giuste è possibile, come già successo, che riesca a recuperare il dovuto.
Cordialmente
Lucio Sgarabotto
lucio.sgarabotto@gmail.com
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