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Tassa sulle transazioni finanziare

di Marco Delugan
In principio era la Tobin tax, proposta dall’economista James Tobin nel 1972 allo scopo di frenare la speculazione sulle valute che già iniziava a scatenarsi a seguito dell’abolizione del regime dei cambi fissi avvenuta nell’agosto del 1971. La proposta rimase silente fino a quando, nel 1997, Ignacio Ramonet, allora direttore di Le Monde diplomatique, la ripropose come strumento di controllo dei mercati finanziari e raccolta di risorse economiche da destinare alla comunità internazionale. La proposta originaria prevedeva un´aliquota dello 0,1% sulle transazioni a breve, quindi piu' speculative, sul mercato dei cambi.

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Col tempo la proposta sì è evoluta, mantenendo però lo stesso spirito e le stesse intenzioni. L’attuale proposta va sotto il nome di “Tassa sulle transazioni finanziarie”, e verrebbe applicata a tutte le transazioni. Secondo alcuni studi, basterebbe un’aliquota dello 0,05% per raccogliere su scala internazionale 650 miliardi di dollari da destinare a spese sociali e tutela beni pubblici a livello globale. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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