Finanza Etica
di Marco DeluganLa finanza etica opera sopprattutto attraverso fondi comuni di investimento. Questi fondi utilizzano dei criteri di selezione di aziende e Stati. Ci sono i così detti criteri negativi, che escludono la possibilità di acquistare titoli di imprese che svolgono attività dannose all’ambiente, alla società o che non rispettano i diritti umani e dei lavoratori. Esistono poi i criteri positivi, che tendono a premiare le aziende che svolgono attività in modo rispettoso dell’ambiente e della società.
APPROFONDIMENTO: Finanza etica. Cioè?
La finanza etica moderna è nata nei primi anni ‘70, con il “Pax world fund”, fondo di investimento che escludeva dall’universo investibile le società del settore degli armamenti e ad esso collegate. In Italia la finanza etica è arrivata alla metà degli anni ‘90, con i fondo “Sanpaolo azionario internazionale etico”. Oggi il riferimento italiano di maggior prestigio per il mondo dell’investimento responsabile è Banca Etica.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
TUTTI GLI ARTICOLI SU:
finanza etica
Guide correlate
- Economia dei beni comuni: un nuovo modello di sviluppo
- Tobin tax, la tassa che infiamma l’Europa: sì, no, perché
- Jak Italia, la banca senza interessi
- “Impresa sociale” per uscire dalla crisi
- Finanza etica, arrivano i piani di accumulo di Etica Sgr
- “Cambiamo la finanza”: Banca Etica chiama la politica