Project Bond
di Giacomo SaverPer rendere appetibili i project bond non solo al grande pubblico ma anche agli investitori istituzionali, ci sono due possibilità concrete di realizzazione:
1) creazione di società progetto con l'obiettivo di realizzare una determinata infrastruttura. La società si rivolge al mercato dei capitali richiedendo denaro fresco con l'avallo di BEI e della stessa Unione Europea che interverrebbero in caso di necessità;
2) emissione di un prestito subordinato da parte di BEI e Unione Europea alla stessa società progetto. In questo modo in caso di dissesto i project bond sarebbero i primi a venire rimborsati e – qualora i fondi non fossero sufficienti a rimborsare tutto il debito – a perdere sarebbero BEI e Unione Europea che vedrebbero annullati i propri crediti subordinati.
Entrambe le opzioni mirano a trasferire il rischio di insolvenza della Società progetto in capo ad organismo comunitari quali la Bei e la stessa Unione Europea.
La diffusione dei project bond probabilmente incontrerà due ordini di problemi:
1) occorrerà del tempo affinché la comunità finanziaria prenda dimestichezza con questi nuovi strumenti finanziari;
2) l'intervento della BEI come prestatore di ultima istanza potrebbe provocare un peggioramento del rating della stessa.
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Giacomo Saver
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