Assunta come apprendista: riscatto laurea o no?

Domanda

Gent.mo dott. Figoli.

Sono Alessandra, ho 28 anni.

Il mese prossimo verrò assunta con contratto di apprendistato dal mio futuro datore di lavoro, VI° livello settore commercio (circa 1100 al mese).

Ho, di conseguenza, una gran fretta di scegliere se riscattare gli anni della laurea o meno, prima che l’onere del riscatto lieviterà in relazione alla mia prossima entrata reddituale.

Secondo Lei sarà più efficiente riscattare la laurea oppure affidare l’investimento ad una pensione privata integrativa?

Sono nata nel maggio del 1982.

Mi sono iscritta ad un corso di laurea triennale durante l’AA 2001/2002 (ho conseguito il titolo nel 2007).

Ho avuto un solo breve periodo lavorativo di 6 mesi nel 2010, grazie ad un contratto di sostituzione maternità, CCNL commercio, IV° livello.

Adesso, nel prossimo mese di marzo 2011, firmerò un nuovo contratto.

Un ultimo chiarimento. La legge parla di titoli universitari riscattabili soltanto se siano di durata non inferiore ai due anni. Deduco, quindi, che il mio master di 1° livello della durata di 1 anno non potrà rientrare nel calcolo, giusto?

Qualora Lei abbia troppa corrispondenza da smaltire, avrebbe per caso qualche contatto di qualche consulente (anche a pagamento) che sappia consigliarmi, in tempi così ristretti, per la scelta?

La ringrazio per tutte le utili informazioni che potrà fornirmi.

Cordiali saluti

Risposta

Salve Alessandra,
io non riscatterei gli anni di laurea per due motivi:

1) Non credo possa essere utile per "andare in pensione prima" perché ci si sta orientando verso un'età anagrafica.

2) Se riscattata gli investimenti sarebbero rivalutati ad un tasso di rendimento pari alla media del Pil degli ultimi 5 anni. Nel 2009 è stato del meno 5,1% e, checché si facciano annunci mirabolanti per recuperare quel poco di consenso, nei prossimi anni sarà già tanto se si avvicinerà all'1%. Personalmente ritengo che questi rendimenti non consentano neppure di mantenere il potere di acquisto delle somme versate...

Nella previdenza complementare si possono scegliere linee di investimento migliori (personalmente, considerata la giovane età consiglierei una forma azionaria anche "molto spinta"). È anche possibile che lavorando nel commercio si possa avere diritto all'adesione al fondo fonte che consentirebbe di ottenere anche un contributo del datore di lavoro.


Per approfondimenti:

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Un cordiale saluto

Jonathan Figoli
http://www.professionefinanza.com/


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