Default Grecia: perdite 50/70% per obbligazionisti?
Nell'ipotesi, ormai certa, dell'imminente default della Grecia, ritiene debbano essere considerate attendibili le stime di una perdita del capitale nominale nell'ordine del 50/70%?
di Lucio Sgarabotto 24 mar 2011 ore 16:55Buonasera.
Vorrei disturbarla per un quesito breve, ma fondamentale per me: nell'ipotesi, ormai certa, dell'imminente default della Grecia, ritiene debbano essere considerate attendibili le stime di una perdita del capitale nominale nell'ordine del 50/70%?
Se lei fosse in disaccordo, potrebbe darmi una sua preziosa valutazione di quello che sarà l'haircut cui dovranno sottoporsi gli obbligazionisti che posseggono questi stramaledettisimi titoli acquistati un po’ per speculare e molto per la dabbenaggine di aver dato credito a chi (vedi la BCE) sosteneva che nessuno stato dell'area Euro sarebbe fallito?
Grazie del suo tempo e complimenti sinceri per il vostro sito.
Risposta
I default, o meglio, le ristrutturazioni del debito sovrano sono eventi non proprio rari. Oltre ai recenti casi di Argentina e Federazione Russa, nell’era moderna mi pare di ricordare che in diversa misura tutti paesi europei, ad esclusione di Gran Bretagna e Olanda, non hanno mantenuto fede a tutte le loro promesse debitorie.
Oltre alla Grecia, a mio avviso, in un futuro non troppo lontano saranno anche altri i Paesi che lasceranno i risparmiatori con qualche delusione. Il fatto è che è più facile tagliare in un colpo solo buona parte dei propri debiti che costringere per molti anni un’intera popolazione a stringere la cinghia.
Se guardiamo al passato le percentuali di recupero sul debito greco che lei indica credo siano buone stime.
La prossima volta non dia retta alle dichiarazioni di nessuno, tantomeno di banchieri e politici, per i quali se Geppetto avesse dovuto costruire il naso non avrebbe trovato tronco abbastanza lungo.
Cordiali saluti
Lucio Sgarabotto
Consulente finanziario indipendente fee only
lucio.sgarabotto@gmail.com
Vai alla pagina degli esperti
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.