Gruppi d’acquisto contro la crisi
Sono i gruppi d’acquisto solidale, detti anche Gas. Permettono di acquistare riducendo i costi dei prodotti e aumentando la qualità degli stessi. Un modo per difendersi dalla crisi. E non solo
di Marco Delugan 26 nov 2008 ore 15:04La crisi finanziaria globale ha toccato i consumatori, cambiando le abitudini alimentari degli italiani. Il vero problema dell’aumento dei prezzi è imputabile ai tanti passaggi intermedi dal produttore al consumatore. Da un’indagine svolta dalla Coldiretti emerge che la crisi finanziaria ha provocato un cambiamento delle abitudini alimentari di quattro italiani su dieci (il 37%) e si è così trasferita dalla borsa alla tavola, facendo in tal modo sentire i suoi primi effetti sull’economia reale.
Struttura Consumi alimentari famiglie
Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat
In Italia esistono dei canali poco conosciuti dalla maggioranza delle persone che permettono di acquistare prodotti riducendo i costi e aumentando la qualità degli stessi.
L’aumento dei prezzi, dovuto in parte al lungo percorso del prodotto nella filiera produttiva, può essere in parte combattuto creando dei GAS (gruppi d’acquisto solidale) che acquistano i prodotti direttamente dal produttore. Questi gruppi sono formati da persone che provvedono a fare la spesa cercando di realizzare una concezione più umana dell’economia, unendosi e mettendo in comune tempo e risorse dando luogo così a un’etica del consumatore.
Questo sistema in pratica è svolto da un gruppo di persone che raccolgono gli ordini definendo prima un elenco di prodotti tali da soddisfare i bisogni dei componenti delle famiglie che formano il GAS , poi devono concordare col produttore il prezzo della merce da acquistare, si compilano i listini, si raccolgono gli ordini e infine vanno direttamente a prendere i prodotti sul posto o se li fanno inviare se il produttore è troppo lontano.
Questa procedura funziona su base volontaria avendo ognuno il suo compito in base alle sue capacità e alla sua disponibilità di tempo. I GAS possono strutturarsi in 3 tipologie, la prima modalità è quella informale, caratterizzata dall’assenza di una struttura e si adatta a gruppi di dimensione ridotta. La seconda prevede l’appoggio ad associazioni (cooperative), i partecipanti diventano soci, hanno la possibilità di avvalersi del magazzino, della logistica e di una tenuta regolare della contabilità. Infine la terza è quella per i GAS di dimensioni più grandi che si riuniscono in associazioni, con l’assistenza di un notaio, redigono lo Statuto e l’Atto Costitutivo da depositare presso l’Ufficio del Registro, sono agevolate dai comuni da cui ottengono strutture, e possono chiedere fondi previsti per le associazioni. Con questo sistema si taglia la filiera produttiva utilizzando solo il passaggio Produttore-Consumatore finale incidendo sul costo del prodotto.
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