La corsa senza fine dell’oro: superati 2.300 dollari l’oncia (Il Sole24Ore)

Secondo quanto evidenzia Sissi Bellomo per il Sole24Ore, il prezzo dell'oro ha superato sul mercato americano anche la soglia psicologica dei 2.300 dollari l'oncia. In grande spolvero anche l'argento, che ha superato i 26 dollari l'oncia per la prima volta dal 2022. Secondo l'articolo, a sostenere la domanda ci sono stati enormi acquisti di riserve auree da parte delle banche centrali, che tra il 2022 e il 2023, hanno acquistato più di 2mila tonnellate di lingotti. A sostegno dei prezzi, aggiunge Bellomo, le tensioni geopolitiche, l'attesa di un allentamento della stressa monetaria e lo spauracchio della reflazione.

Tuttavia appare preoccupante il divario che si è venuto a creare tra i prezzi a Londra e quelli a New York: l'ultima volta che questo spread si è allargato ed è divenuto persistente era marzo del 2020, in pieno periodo Covid. Una motivazione, secondo Bellomo, potrebbe essere che ad oggi il mercato di New York (Comex) è tipicamente usato dagli speculatori. Infine, scrive Bellomo, ad alimentare l'ascesa del prezzo dell'oro potrebbero essere le attività di ricopertura, o di riacquisto delle posizioni short, messe in atto dai miners o dalle banche attive nell'oro. Anche senza pandemie, conclude l'articolo, ad oggi potrebbe risultare difficile repire lingotti, con la domanda in Asia in continua crescita.