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Banche Italiane: cosa aspettarsi dopo le trimestrali?

Le banche italiane sono fortemente impegnate a incrementare i redditi non da interessi e a rendere i loro modelli di business più resistenti al ciclo dei tassi di interesse

di Redazione Soldionline 19 nov 2024 ore 13:24

banca_19L'agenzia di rating Scope Ratings ha analizzato i risultati trimestrali dei principali istituti bancari quotati a Piazza Affari.

Secondo gli esperti, le banche italiane hanno ottenuto risultati solidi nei primi nove mesi del 2024, grazie a un aumento dei margini di interesse e a un miglioramento delle commissioni nette, anche se l’incertezza economica e il calo dei tassi d’interesse minacciano la capacità di mantenere i livelli attuali di redditività. "Nonostante ciò, la qualità degli attivi rimane stabile e i requisiti di capital sono ai massimi storici", hanno precisato gli analisti di Scope Ratings.

 

Nel dettaglio, gli esperti hanno preso come campione otto istituti: IntesaSanpaolo, UniCredit, BancoBPM, Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio.

Secondo Scope Ratings la redditività è stata robusta: le banche in esame hanno registrato un ROE medio del 16,6% nel 3° trimestre 2024, rispetto al 14% dello stesso periodo dello scorso anno. 

Gli esperti ritengono che la qualità degli attivi sia solida: il rapporto medio di NPE (non performing exposures) lordi si attesta al 3%, con default rate stabile all'1% grazie a migliori standard di monitoraggio e credito.

Scope Ratings ha evidenziato una migliore efficienza operativa, in quanto il costo medio del rischio è sceso a 34 punti base nel trimestre e il rapporto costi/ricavi è migliorato al 42,7% rispetto al 43,6% dello stesso periodo del 2023.

Infine, gli esperti hanno segnalato che il capital ratio ha raggiunto livelli record: il CET1 ratio medio delle banche italiane ha raggiunto il 15,9% alla fine del 3° trimestre 2024, con una riduzione delle attività ponderate per il rischio del 2% dall'inizio dell’anno.

 

Con riferimento ai prossimi trimestri, Alessandro Boratti - lead analyst di Scope Ratings per le banche italiane - prevede che la normalizzazione dei margini di interesse netti possa continuare anche nel 2025, con un impatto negativo sulla redditività.

Secondo Alessandro Boratti, in questo contesto, le banche italiane sono fortemente impegnate a incrementare i redditi non da interessi e a rendere i loro modelli di business più resistenti al ciclo dei tassi di interesse. “Anche se le commissioni continueranno a crescere, riflettendo gli sforzi delle banche per espandere le attività capital-light, questa crescita non sarà sufficiente a compensare il calo del margine di interesse”, ha concluso l'esperto.

 

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