FTSEMib: sotto un’altra bandiera

Di Fabio Pioli, trader professionista, ideatore di Miraclapp, la più grande piattaforma del reddito extra

Diamo qui una ricostruzione lievemente diversa (rispetto a quella delle scorse settimane) del laterale che imperversa sul mercato italiano. Se infatti si può stare ben certi della presenza di tale laterale, che dura da circa 33-34 settimane e che ha il suo estremo superiore in area 34.800 punti e il suo estremo inferiore in area 31.500 punti di future sull’indice FTSEMib (Figura1)

Fig 1. Future FTSEMib – Grafico settimanale

e anche del suo significato (è la premessa certa di un movimento direzionale molto importante, significando o grande accumulazione o grande distribuzione), a ben guardare può essere leggermente diverso il disegno della figura a cuspide (o a bandiera) che promette di incuneare i prezzi in oscillazioni sempre più brevi prima della partenza in esplosione dei prezzi. Ciò senza considerare i minimi assoluti ma prendendo come minimi di riferimento del supporto che sale, quelli precedenti, in effetti mai rotti (Figura 2).

Fig 2. Future FTSEMib – Grafico settimanale

Cosa cambia?

Ricordandoci che questo tipo di figura tecnica afferma che il laterale può andare avanti fino a che i prezzi, nel restringere le oscillazioni, arrivano alla punta della bandiera e poi avviene la partenza, introduce l’ipotesi che lo scoppio della volatilità e quindi la direzione avverrà non a fine anno (come direbbe il laterale di Figura 3) ma nella settimana dell’11 Novembre, guarda caso, pressoché in coincidenza con i risultati delle elezioni americane.

Fig 3. Future FTSEMib – Grafico settimanale

Purtroppo, onestamente, nulla ci dice questa figura sulla direzione di uscita: le bandiere vengono normalmente ritenute delle figure di continuazione (si parlerebbe dunque di continuazione al rialzo, quindi andare su) ma l’esperienza di moltissimi anni ha evidenziato che sono semplicemente anch’esse figure associate all’accumulazione o alla distribuzione quindi anche lo scenario ribassista è ugualmente probabile.

Si può dunque tranquillamente aggiungere che, a nostro avviso, la strategia di non comprare rimane valida perché evita di prendere rischi in una fase in cui i prezzi si trovano sugli obiettivi: è come in un viaggio: è vero che una volta arrivati a destinazione, ci si può fermare per poi intraprendere un nuovo viaggio per una destinazione ancora più lontana ma è anche vero che, normalmente, ci si ferma a godersi per un po’ la località ma poi si torna a casa.

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