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Cosa sono le gestioni patrimoniali

Con la gestione patrimoniale il risparmiatore affida la gestione del proprio patrimonio a un soggetto autorizzato ad operare per suo conto nei limiti del mandato sottoscritto

di Redazione Soldionline 29 gen 2020 ore 10:17

gestioni-patrimonialiLa gestione patrimoniale si perfeziona in un mandato di amministrazione di un patrimonio, attribuito da un risparmiatore a un soggetto che professionalmente investe denaro. Ma cos’è, più in dettaglio, una gestione patrimoniale? Come funziona? Che vantaggi ha?

 

Gestione patrimoniale, una definizione

La gestione patrimoniale è una forma di investimento mediante la quale il risparmiatore, tramite un mandato, affida la gestione del proprio patrimonio a un soggetto autorizzato ad operare per suo conto sul suo denaro, nei limiti del mandato sottoscritto dal cliente stesso. L’intermediario decide in modo autonomo come investire il capitale del cliente, nei termini e nelle modalità stabiliti dall’accordo tra le parti.

I soggetti autorizzati a questo tipo d’attività sono Società di Gestione del Risparmio (SGR), Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) o player bancari abilitati a prestare questo servizio. Con questi soggetti il risparmiatore instaura quello che in gergo si chiama mandato fiduciario, nel quale il cliente consegna del denaro all’intermediario per la costruzione di un portafoglio di investimento, secondo determinate direttive di rischio-rendimento, che l’intermediario può seguire però con un certo grado di discrezionalità.

 

La differenza con la gestione collettiva

La gestione patrimoniale si differenzia dai servizi di gestione collettiva del risparmio, ossia quella utilizzata nell’ambito dei fondi comuni di investimento, perché non è gestita in monte ma separatamente e nell’interesse del singolo cliente. Tanto che la gestione patrimoniale ha come punti chiave la personalizzazione e la qualità del servizio fornita all’investitore.

 

Le tipologie di gestioni patrimoniali

Le gestioni patrimoniali sono fondamentalmente di 2 tipologie: GPM e GPF. Nelle prime, acronimo di Gestione Patrimoniale Mobiliare, il patrimonio del cliente è investito principalmente in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, ETF e derivati mentre nelle seconde, acronimo di Gestione Patrimoniale in Fondi, il patrimonio è investito in quote di fondi comuni e sicav. A loro volta le GPF possono essere “monobrand” o “multibrand” se le quote sono investite in fondi di una sola società o in fondi di entità diverse.

 

I vantaggi di una gestione patrimoniale

Ma quali sono i vantaggi di una gestione patrimoniale? Questa modalità di investimento permette una maggior personalizzazione delle soluzioni di gestione del denaro, effettivamente costruite sulle peculiarità dell’investitore.
Generalmente questa tipologia di investimento permette poi di avere alti livelli di trasparenza sotto il profilo dei costi e della composizione del portafoglio di investimenti.

Nel caso delle gestione patrimoniali di tipo mobiliare più evolute, poi, vi è un vantaggio sotto il profilo della convenienza: i costi dell’investimento sono decisamente meno elevati. A tutto vantaggio della performance.

 

Il regime fiscale delle gestioni patrimoniali

La gestione patrimoniale è una delle soluzioni più efficienti dal punto di vista fiscale, oltre al fatto che è l’intermediario a svolgere tutti gli adempimenti in vece del risparmiatore. L’efficienza si esplica nel fatto che guadagni (capital gain e/o, interessi, dividendi e cedole) e perdite (capital loss e/o commissioni passive) vengono compensati tra loro, a fine anno con una somma algebrica.

Le imposte vengono così quantificate e pagate solo se il risultato generale – a fine anno o a seguito di un disinvestimento - è positivo. Se invece si chiuderà l’esercizio con una perdita complessiva ci sarà invece la possibilità di avere un credito d’imposta utilizzabile nei successivi 4 anni.

 

Come funziona, solitamente, un rapporto di gestione patrimoniale

Ma qual è solitamente il processo che porta alla creazione di una linea di gestione patrimoniale? In primis il gestore mira a definire gli obiettivi di investimento e le caratteristiche dell’investitore in termini di profilo di rischio e di risultati attesi.

Questa “anamnesi” porta alla costruzione della miglior asset allocation possibile. Nei casi degli intermediari più virtuosi, poi, viene affiancato al cliente un consulente dedicato, sempre a disposizione per ogni evenienza.

Solitamente un team di gestione continua a monitorare gli strumenti utilizzati nei portafogli di investimento, per capire se sempre attuali e adeguati a bisogni e obiettivi dei diversi risparmiatori. Come nel caso di Moneyfarm, che nel mondo della gestione patrimoniale offre una consulenza indipendente a garanzia del totale allineamento con gli interessi degli investitori e a costi contenuti rispetto ai gestori tradizionali, grazie all’utilizzo innovativo delle tecnologie.

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