La pensione: cos’è e come si calcola
di Federico Nicastro 11 mag 2011 ore 11:19Modalità di calcolo delle pensioni
Le pensioni vengono calcolate utilizzando tre sistemi.
Il sistema retributivo, riguardante coloro che alla data del 31.12.1995 possono far valere almeno 18 anni di servizio utile.
Il sistema contributivo, riguardante coloro che iniziano a lavorare dopo il 31.12.1995 e coloro i quali essendo assicurati in questa data esercitano l’opzione del calcolo della pensione tramite questo sistema.
Il sistema misto, retributivo fino al 1995 e contributivo dal 1996, riguardante coloro che alla data del 31.12.1995 possono far valere meno di 18 anni di servizio utile.
Il sistema retributivo
Il sistema di calcolo retributivo permette di calcolare la pensione utilizzando due quote di anzianità maturata dal lavoratore.
La quota A, che è l’anzianità maturata dal lavoratore alla data del 31.12.1992. E’ l’ultima retribuzione spettante al lavoratore nel momento in cui cessa dal servizio moltiplicata per l’aliquota di rendimento, pari al 2% annuo della media delle retribuzioni o redditi percepiti negli ultimi anni di attività lavorativa rivalutate sulla base degli indici Istat fissati ogni anno percepiti entro il limite di Euro 42.111 annui per le pensioni con decorrenza nel 2009; la percentuale decresce per fasce di importo superiore. Per i dipendenti statali la retribuzione pensionabile viene maggiorata del 18% con esclusione dell’indennità integrativa speciale e delle voci non facenti parte della retribuzione.
La quota B, che è l’anzianità maturata dal lavoratore successivamente alla data del 31.12.1992 essa E’ determinata sulla base dell'anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 1993 alla data di decorrenza della pensione e sulla media delle retribuzioni o redditi percepiti negli ultimi 10 anni per i lavoratori dipendenti e degli ultimi 15 anni per gli autonomi rivalutati in base agli indici Istat fissati ogni anno. Per la quota B il periodo di riferimento delle retribuzioni è: il 50% del lasso di tempo compreso tra il 1° gennaio 1993 e il 31.12.1995 e il 66% del periodo compreso tra il 1° gennaio 1996 e la data di cessazione dal servizio.
L’importo della pensione è data dalla somma della quota A e della quota B.
Il sistema contributivo
Il sistema di calcolo contributivo è previsto per tutti i lavoratori assicurati a partire dal 1° gennaio 1996. Per procedere con il calcolo della pensione con questo metodo occorre prima individuare due cose.
Il tasso di capitalizzazione, calcolato dall’Istat e dato dalla variazione media del PIL (prodotto interno lordo) nei 5 anni precedenti l’anno di riferimento (per il 2009 il tasso anno di capitalizzazione utile per l’accesso al pensionamento dal 1° gennaio 2010 è 1,033201);
Il montante contributivo, dato dall’importo dei contributi del lavoratore rivalutati al 31 dicembre di ogni anno al tasso di capitalizzazione, con esclusione della contribuzione dell’anno di riferimento.
L’importo della pensione si ottiene moltiplicando il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione relativo all’età del lavoratore nel momento di accesso al pensionamento. I coefficienti di trasformazione fino al 31.12.2009 sono:
I coefficienti di trasformazione dal 1° gennaio 2010 sono:
Il sistema misto
Il sistema di calcolo misto si applica ai lavoratori in possesso di meno di 18 anni di contribuzione alla data del 31.12.1995. Si applica il sistema retributivo per le anzianità contributive maturate fino al 31.12.1995 e il sistema contributivo per le anzianità contributive maturate dopo questa data. La pensione viene calcolata sommando le quote A e B relative al sistema retributivo e la quota C relativa al sistema contributivo.
Federico Nicastro
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