Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo
Un limite massimo certo al tasso di interesse per qualche anno. Ma spread più alti
di Paolo Buro 22 ott 2009 ore 12:42Articolo a cura di ProfessioneFinanza.com
Questa tipologia di mutuo a tasso variabile prevede la garanzia di un tetto massimo certo e stabilito al momento della firma del contratto. Il mutuo a tasso variabile con tetto massimo, prevede una clausola specifica a favore di chi accende il mutuo. Questa clausola stabilisce per contratto che il tasso non potrà superare l'X%. Questo può aver valore per tutto il periodo del mutuo o solo per un periodo specifico (per es. i primi 3 anni).
Permette di avere la certezza che, pur avvantaggiandosi dei tassi variabili non si può correre alcun rischio di un aumento dei tassi sopra una certa cifra. Naturalmente questa garanzia ha un costo che si traduce con uno spread molto più elevato da parte delle banca.
Il mutuo a tasso variabile con cap (Il CAP - ovvero il livello massimo raggiungibile dal tasso e quindi dalla rata - può essere di diversi livelli in base alla durata del mutuo ed è comunque predeterminato in fase della stipula del contratto del mutuo a tasso variabile), è un mutuo a tasso variabile, in cui l'euribor + spread non può in ogni caso superare un certo valore percentuale.
Ad esempio, un cliente può stipulare un mutuo a tasso variabile regolato al tasso a regime dell'euribor 6 mesi + 1,60%, con tasso massimo del 6%. Ciò significa che se l'euribor 6 mesi è del 4%, io pagherò 4% + spread 1,60% = 5,60% e che se l'euribor 6 mesi è del 5% io non pagherò 5% + spread 1,60% = 6,60%, ma il 6% (il tasso massimo applicabile). Il mutuo con cap offre una protezione parziale contro il rialzo dei tassi: in particolare tutela il debitore contro i rialzi molto marcati dei tassi.
Vantaggi
Un mutuo di questa tipologia offre un tasso di interesse minore rispetto ad un mutuo a tasso fisso.
Svantaggi
Permette di avere la certezza che, pur avvantaggiandosi dei tassi variabili non si può correre alcun rischio di un aumento dei tassi sopra una certa cifra. Naturalmente questa garanzia ha un costo che si traduce con uno spread molto più elevato da parte delle banca.
Il mutuo a tasso variabile con cap (Il CAP - ovvero il livello massimo raggiungibile dal tasso e quindi dalla rata - può essere di diversi livelli in base alla durata del mutuo ed è comunque predeterminato in fase della stipula del contratto del mutuo a tasso variabile), è un mutuo a tasso variabile, in cui l'euribor + spread non può in ogni caso superare un certo valore percentuale.
Ad esempio, un cliente può stipulare un mutuo a tasso variabile regolato al tasso a regime dell'euribor 6 mesi + 1,60%, con tasso massimo del 6%. Ciò significa che se l'euribor 6 mesi è del 4%, io pagherò 4% + spread 1,60% = 5,60% e che se l'euribor 6 mesi è del 5% io non pagherò 5% + spread 1,60% = 6,60%, ma il 6% (il tasso massimo applicabile). Il mutuo con cap offre una protezione parziale contro il rialzo dei tassi: in particolare tutela il debitore contro i rialzi molto marcati dei tassi.
Vantaggi
Un mutuo di questa tipologia offre un tasso di interesse minore rispetto ad un mutuo a tasso fisso.
Svantaggi
- il cap ho un costo per il cliente. Gli spread applicati ai mutui con cap sono più alti degli spread applicati ai mutui a tasso variabile classici;
- il cap può essere molto alto;
- il tetto di tasso può essere previsto solo per una certa fase del mutuo (ad esempio i primi 7 anni) e non per tutta la durata del mutuo. Sono però proprio gli anni più lontani e quindi più aleatori quelli in cui è più importante avere una tutela contro la variazione dei tassi di interesse.
Paolo Buro
TUTTI GLI ARTICOLI SU:
mutui
, mutui tasso variabile