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Investire in borsa: gli errori da evitare

Paura, avidità, infatuazione e rammarico. Sono questi gli errori più comuni che il risparmiatore rischia di commettere quando si raffronta con il mercato finanziario.

di Giacomo Saver 2 apr 2012 ore 10:19
Le borse, dopo alcuni mesi di rialzo, hanno iniziato a cedere il passo ed ora sono in fase di correzione. Ed è proprio in questi momenti che è più facile commettere errori come, ad esempio, farsi prendere dall'avidità o dalla paura, oppure non ammettere di avere torto continuando stoicamente a gettare soldi dalla finestra per paura di vendere in perdita.


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Errore numero uno: l'avidità e la paura
Siamo per definizione individui 'orientati al passato' nel senso che basiamo le nostre scelte di investimento sul recente andamento dei mercati finanziari. Questo criterio di scelta, che potremmo definire “specchietto retrovisore”, è tanto comune quanto insidioso. I dati relativi alle performance dei mercati finanziari ci 'balzano agli occhi' quando sono straordinari. Ciò significa che saremo attratti dalle possibilità di guadagno quando un forte rialzo, ormai alle spalle, ha prodotto risultati sorprendenti. Oppure avremo una voglia di interrompere le nostre sofferenze finanziarie vendendo tutto dopo un crollo pesante dei mercati. La paura e l'avidità sono pessimi consiglieri se lasciati dominare incontrastati. Non è infrequente il caso di alcuni risparmiatori che hanno investito recentemente in borsa ed oggi vogliono vendere perché spaventati. Entrati con il fine di realizzare utili speculativi di fronte ad un fisiologico movimento correttivo sono tentati di liquidare tutto e rintanarsi in altri investimenti, patendo, per l'ennesima volta, una perdita. Warren Buffett sostiene, al contrario, che bisogna essere avidi quando gli altri sono paurosi e viceversa.

Errore numero due: teoria del rammarico e infatuazione
Un individuo razionale valuterebbe allo stesso modo un utile di un certo importo ed una perdita dello stesso ammontare. Ma dato che noi non siamo razionali, attribuiamo un peso maggiore alle perdite che non agli utili. Accade pertanto che facciamo l'esatto contrario della regola aurea che vuole “lasciare correre i profitti e tagliare le perdite”. Come spiega Renato Paludetto, esperto di borsa e psicologo del mercato il risparmiatore italiano fa purtroppo il contrario. Esce prematuramente da un investimento in utile per lasciare aggravare la perdita su un investimento “sbagliato”. In questo c'è anche la complicità dell'infatuazione per un determinato strumento finanziario. Così come siamo fedeli alle marche (c'è chi utilizza abitualmente pc dell'HP o cellulari Samsung per fare un esempio), altrettanto siamo restii a vendere un titolo al quale ci siamo affezionati. In realtà non dobbiamo mai dimenticare che gli investimenti sono solo degli strumenti che ci servono per raggiungere determinati obiettivi di vita. Punto e basta.

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La situazione delle borse oggi e gli errori cognitivi
Come dicevamo all'inizio oggi siamo in una situazione di mercato particolare. Dopo rialzi consistenti un nuovo pessimismo sembra trovare terreno fertile nelle incertezze relative al debito pubblico di Spagna e Portogallo creando nuove pressioni ribassiste. Che fare allora? In primo luogo è bene non lasciarsi prendere dal panico. Chi ha investito nelle borse farà bene a mantenere le posizioni, poiché i trend sono ancora orientati al rialzo a dispetto dei ribassi recenti che, per quanto profondi, non hanno ancora intaccato la direzionalità del mercato. Chi è rimasto alla finestra e vuole investire in borsa potrebbe iniziare ad investire una parte dell'investimento programmato proprio ora che le quotazioni sono depresse. Se è bene entrare all'inizio di un trend rialzista per massimizzare le probabilità di ottenere un guadagno soddisfacente, è anche vero che le correzioni di un movimento rialzista sono opportunità di ingresso. Per questo iniziare oggi ad accumulare posizioni sui ribassi è una strategia che darà, con buona probabilità, i suoi frutti.

Alcuni suggerimenti per evitare di cadere in trappola
Volendo riassumere, più in generale, quali siano gli antidoti agli errori esaminati possiamo dire che:
1) l'investimento e il disinvestimento in strumenti finanziari dovrebbe essere sempre fatto alla luce di un piano generale che contempli le regole di ingresso e di uscita dal mercato tenendo a bada la componente emotiva;
2) solitamente è opportuno investire dopo un vistoso crollo, quando le nubi del pessimismo si stanno diradando ed i mercati iniziano a risalire;
3) se non si dispone di un modello di investimento completo che indichi il punto di uscita è bene utilizzare uno stop loss.

Giacomo Saver – Formazione e Consulenza Finanziaria Indipendente
http://www.segretibancari.com
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