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Tares: cos’è e come si calcola

La Tassa Ambientale Rifiuti e Servizi (TARES) comporterà un maggior esborso per i contribuenti in seguito alle maggiorazioni statali. Vediamo cos’è, come si calcola e quando la si deve pagare

di Antonello Scrimieri 17 apr 2013 ore 10:17
La Tares andrà a sostituire le attuali TARSU e TIA. Le modalità di calcolo della Tares terranno conto della dimensione del locale e del numero dei componenti del nucleo familiare. Nella rata di conguaglio, a dicembre, i contribuenti subiranno delle maggiorazioni pari a 0,30 centesimi di euro per metro quadro. 

COSA E’ LA TARES – E’ la nuova tassa sui rifiuti e servizi che colpisce ogni tipo di locale o area scoperta, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono, invece, escluse dalla Tares:

  • le aree scoperte accessorie o di pertinenza alle civili abitazioni;
  • aree comuni condominiali non detenute o occupate in via esclusiva.

Il tributo è dovuto dai soggetti che occupano o detengono, a qualsiasi titolo, i locali o le aree tassate con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che li usano in comune.

La finalità della Tares è la copertura dei costi relativi:

  • al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento;
  • ai servizi indivisibili dei Comuni, ovvero la gestione delle strade, la sicurezza, la manutenzione degli impianti fognari, la pubblica illuminazione, ecc.

COME SI CALCOLA LA TARES - La base imponibile è costituita da un valore medio di produzione dei rifiuti che sarà determinato, per ogni famiglia, con criteri statistici. Sulla base di questo indicatore, sarà possibile calcolare un coefficiente che viene rapportato all'80 per cento della superficie catastale dell'immobile. Il risultato così ottenuto non rappresenta ancora il totale da pagare ai fini Tares, in quanto allo stesso è necessario aggiungere una maggiorazione statale pari a 0,30 centesimi di euro per metro quadro. La finalità della maggiorazione è la copertura dei costi comunali indivisibili.

Il tributo risulta composto da due quote differenti, ovvero:

  • una determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti. La Tares, infatti, dovrà finanziare integralmente i costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti e ciò comporterà un ulteriore aggravio per il contribuente;
  • una calcolata sul rapporto tra la quantità dei rifiuti conferiti dal singolo contribuente e la situazione familiare specifica. Il tributo prenderà in considerazione le dimensioni degli immobili soggette a tassazione e il numero dei componenti del nucleo familiare a scapito delle famiglie più numerose.

QUANDO SI PAGA LA TARES - Per l'anno 2013, i Comuni potranno stabilire la scadenza e il numero delle rate di versamento della Tares, con propria deliberazione adottata almeno trenta giorni prima della data di versamento. Inoltre, relativamente alle prime due rate del tributo, gli stessi Comuni potranno inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati già predisposti per il pagamento della TARSU o della TIA. Tali pagamenti saranno scomputati ai fini della determinazione dell'ultima rata della Tares per l'anno 2013. La maggiorazione standard pari a 0,30 centesimi di euro per metro quadro sarà versata a dicembre, unitamente all'ultima rata del tributo utilizzando il modello F24 o l'apposito bollettino di conto corrente postale.

LEGGI ANCHE: Come si paga la Tares

Dopo numerosi rinvii dalla sua introduzione, l'ultimo decreto legge prevede un ulteriore slittamento dell'operatività della Tares a luglio 2013.

Antonello Scrimieri
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