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Come si paga la Tares

Dal 2013 l’attuale imposta sui rifiuti, ovvero la Tarsu e la Tia scompariranno per far posto a un nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi indivisibili, chiamato TARES. Ecco come si pagherà

di Antonello Scrimieri 18 giu 2013 ore 10:45
La Tares è un tributo che ha una base imponibile unica, basato sulla superficie dell'immobile e si suddivide in due parti: la componente per i rifiuti, che ha natura di tassa collegata al servizio di smaltimento degli stessi e la componente per i servizi indivisibili, che ha natura di imposta, in quanto non è collegabile ad una determinata sezione di contribuenti ma riferibile alla collettività.

La Tares verrà pagata da chi possiede, occupa o detiene a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Viene confermato lo stesso presupposto soggettivo della Tarsu, ossia l'occupazione o la detenzione dei locali.

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COME PAGARE LA TARES - L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 37/E del 27 maggio 2013, ha fornito i codici tributo per il pagamento di quanto dovuto, sanzioni e interessi compresi, da effettuare  tramite modello F24.

Dal 27 maggio 2013, data della risoluzione, è possibile pagare il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi utilizzando il modello F24 presso gli sportelli di banche, Poste e agenti della riscossione, oppure avvalendosi dei servizi di home-banking e remote-banking o dei servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, quali Entratel e Fisconline, presenti su www.agenziaentrate.it.

I Comuni dovranno al più presto, attraverso un apposito regolamento, calcolare quanto chiedere ai contribuenti. Ricordiamo che la metodologia di calcolo del tributo prende in considerazione la superficie e dei coefficienti che possono variare da comune a comune.

Attualmente non sono pronti questi regolamenti interni. Per questo motivo i Comuni continuano a richiedere il pagamento della Tarsu. Quando diventerà effettiva la TARES e si pagherà la rata di fine anno dall’importo totale della TARES si sottrarrà quanto già versato per la Tarsu.

Per la corretta compilazione del modello F24, i codici tributo devono essere indicati nella sezione “Imu e altri tributi locali”. Il contribuente deve indicare, nello spazio “codice ente/codice comune”, anche il codice catastale del Comune dove sono situati gli immobili e in quello “numero immobili” deve riportare il numero degli stessi con massimo 3 cifre. Nello spazio “Ravv.” deve, invece, barrare se il pagamento si riferisce ad un ravvedimento.

PAGAMENTO TARES A REGIME - Il versamento, quando l’imposta sarà a regime, dovrà essere effettuato esclusivamente al Comune in 4 rate trimestrali, scadenti nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre, tramite il versamento con modello F24 che consente eventuali compensazioni. Sarà possibile pagare anche tramite bollettino di conto corrente postale ma sempre con sistema F24. I Comuni possono variare la scadenza e il numero delle rate di versamento. Per l'anno 2013, il termine di versamento della prima rata è comunque posticipato, ferma restando la facoltà per il Comune di differire ulteriormente tale termine.

L’Agenzia delle Entrate, nella prima fase di applicazione di questa nuova modalità di pagamento, in particolare per gli F24 presentati fino al prossimo 30 giugno, ha invitato i contribuenti a barrare la casella “Acc.”, presente nella sezione “IMU e altri tributi locali” del modello F24. Questo accorgimento consentirà, in attesa che gli intermediari completino l’adeguamento dei propri sistemi informativi, di evitare criticità legate ai differenti tempi di allineamento tecnico.

Le banche, Poste e agenti della riscossione hanno tuttavia assicurato all’Agenzia che forniranno ai contribuenti tutta l’assistenza necessaria per facilitare le operazioni di pagamento, anche successivamente al 30 giugno 2013.

Antonello Scrimieri
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