Spesometro e redditometro: chiarimenti dell'Amministrazione Fiscale

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Spesometro - A partire dal 2013 entrerà in funzione il nuovo spesometro e in questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta lavorando a diffondere gli ultimi provvedimenti e chiarimenti per chiarire i dubbi sulle modalità applicative della versione 2.0 dello strumento che mira a limitare l’evasione fiscale.

L’Amministrazione Finanziaria negli ultimi mesi ha cercato più volte confronti con gli esponenti delle Associazioni di Categoria per evitare problematiche pratiche nell’utilizzo dei software di gestione contabile.

Il Decreto Legge numero 16 del 2012, già in vigore a partire dall’anno in corso, sarà interamente operativo tra pochi mesi.

I consulenti l’Agenzia hanno chiarito che la registrazione delle fatture dovrà avvenire in maniera puntuale inviando i dati per singolo documento, questo per creare una grossa banca dati e non un semplice aggregato di informazioni clienti/fornitori.

Non è stato ancora chiarito se i documenti fiscali con valore inferiore a 300 € dovranno essere comunicati, ma allo stato attuale si ritiene che verranno esclusi dalla segnalazione.

Argomento caldo, ai fini dello spesometro, è la comunicazione di noleggi e leasing. Il chiarimento ha esplicitato che per la società di leasing, la registrazione nell’elenco ad hoc esclude la necessità di invio dei dati validi ai fini dello spesometro, mentre per l'utilizzatore resta, al contrario, l'obbligo di riepilogo all’Amministrazione.

Si ricorda che il provvedimento attuativo dell'Agenzia delle Entrate ha chiarito che lo spesometro non assumerà la veste di modello dichiarativo, ma bensì sarà un tracciato utile a gestire dal punto di vista informatico le banche dati che si andranno creando.

Lo spesometro è lo strumento che individua una seria in informazioni che possono essere ritenute sospette ai fini del reddito ma non è il mezzo di individuazione del reddito complessivo.

Redditometro - Per determinare il reddito l’Amministrazione Finanziaria potrà effettuare accessi, ispezioni e verifiche o ricalcolare il reddito sinteticamente attraverso l’utilizzo del redditometro.

Una volta raccolte le informazioni dei contribuenti Italiani, la Guardia di Finanza inizierà le sue ricerche con lo scopo di trovare coloro i quali spendono più di quello che percepiscono. I redditi occulti riportati alla luce saranno oggetto di accertamento.

Un'ora di relax in palestra e l'assunzione di una colf potranno presto diventare segnali di ricchezza sufficienti a far partire le ispezioni dell'Agenzia delle Entrate. Anche le rette dell'asilo, i giochi on line, le tasse universitarie e l'abbonamento alla pay-tv potranno diventare obiettivi per il Fisco. Si potrebbe temere anche per un weekend in una beauty farm o per una vacanza più costosa del solito, senza contare che pure normali incombenze come la parcella del veterinario o atti di generosità come la donazione a una ONLUS potrebbero creare segnali di allarme per l’Amministrazione Finanziaria.

Sono 100 gli oggetti divisi in sette categorie oggetto di indagine. A seconda del peso specifico che sarà attribuito ad una categoria, si otterrà un reddito presunto, valutato anche sulla base dell'indicizzazione ISTAT dei differenti tipi di famiglia e soprattutto in base all'area geografica. Il reddito così calcolato sarà confrontato con quello dichiarato al Fisco e se lo scostamento sarà eccessivo, l'Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere informazioni aggiuntive al contribuente.

Il nuovo redditometro ricorda il vecchio meccanismo introdotto dall’ex Ministro dell’Economia, Vincenzo Visco, che dettagliatamente aveva creato una rete di dati sensibili per scoprire i potenziali evasori.

Antonello Scrimieri
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