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Come funziona la nuova certificazione ISEE

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, brevemente Isee o che dir si voglia Riccometro, rappresenta il termometro della condizione economica di un qualsiasi nucleo familiare.

di Antonello Scrimieri 23 dic 2013 ore 10:28
Dietro l’acronimo di Isee si nasconde un complesso indice necessario per selezionare i destinatari delle prestazioni o dei servizi sociali a cui consentire condizioni economiche di vantaggio. Questo strumento, nato in forma sperimentale nel 1998, rapporta la situazione economica e patrimoniale al numero dei componenti della famiglia per analizzare i possibili gradi di agevolazioni.

IL FINE – L’Isee è nato come strumento necessario per consentire alle famiglie meno abbienti di accedere ad agevolazioni per se e per i membri della propria famiglia. Ad esempio ogni genitore che iscrive un figlio all’università spera di non pagare la retta più alta o spera di non pagare la mensa ai propri piccini all’asilo, o ad esempio ogni studente vorrebbe avere una borsa di studio. Lo Stato per rispettare il principio di equità ha concesso a determinate condizioni economiche di pagare meno di queste imposte, o addirittura di non pagare nulla e in casi economici molto svantaggiosi ha predisposto dei sussidi. L'Isee serve anche per ottenere la Social Card, la carta di pagamento dedicata dallo Stato italiano a persone che vivono situazioni di forte disagio economico.

I CONTROLLI – L’Isee, nato da un principio solidaristico, si è modificato ed evoluto negli anni, prima di tutto per dare una rappresentazione quanto più veritiera della situazione familiare. Per questo motivo le componenti che lo generano sono sempre aumentate. Purtroppo spesso capitano dichiarazioni “menzognere” da parte dei furbi che vogliono evitare il pagamento delle imposte; per evitare queste truffe sono aumentati i controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria e dell’INPS, gli enti preposti alla salvaguardia dei diritti dei cittadini o meglio alla sorveglianza del rispetto delle norme.

Per poter capire la falsità delle dichiarazioni i soggetti preposti al controllo, attraverso le proprie banche dati e i sistemi informativi, incrociano i dati in loro possesso con quelli delle anagrafiche tributarie o delle banche, ove possibile. Qualora da questi controlli emergano delle discordanze l’Agenzia delle Entrate può procedere a dei controlli sostanziali sulle dichiarazioni patrimoniali e reddituali dei contribuenti.

I PARAMETRI - Ogni famiglia che volesse conoscere il proprio indicatore della situazione economica equivalente lo deve richiedere ad un CAF o ad una Amministrazione Pubblica che eroga questi servizi o ad una sede INPS. Questi istituti chiederanno un serie di informazioni ai contribuenti per poter calcolare questo indice e per poter rilasciare la certificazione che attesti quanto analizzato.

I fattori necessari al calcolo e che incidono sull’indicatore Isee sono il numero di componenti del nucleo familiare, i redditi prodotti dai diversi componenti della famiglia; inoltre intervengono diverse componenti della situazione patrimoniale quali gli immobili o terreni posseduti e la liquidità disponibile sul conto corrente o eventuali titoli obbligazionari o azionari. Nelle ultime modifiche dell’Isee si è capito che diventa rilevante sapere se il contribuente possiede l’immobile in cui dimora o se per ristrettezze economiche è costretto a vivere in fitto. Per consentire questi calcoli il contribuente dovrà presentare oltre alla copia del documento di riconoscimento una copia dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata e un riepilogo bancario al 31.12 delle proprie disponibilità.

In ultimo va ricordato che qualora le scuole o le università non ricevessero il modello Isee richiesto alle famiglie applicheranno la fascia massima di imposte a questi contribuenti.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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