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Leggere l'estratto conto

Il documento che raccoglie vita, morte e miracoli del vostro conto corrente

di Marco Delugan 15 gen 2010 ore 15:57
E’ il documento che la banca spedisce ai correntisti, dove sono elencate le operazioni fatte sul conto corrente, i loro costi e il risultato complessivo in termini di saldo finale. Per legge deve essere inviato almeno una volta l’anno, ma il cliente della banca può chiedere di riceverlo con maggiore frequenza. Le opzioni possibili sono: ogni mese, ogni tre mesi, ogni sei mesi. Per quanto riguarda le spese, la banca dovrà inviare a fine anno un riepilogo complessivo confrontabile con le altre offerte presenti sul mercato.

L’estratto conto è solitamente organizzato in tre sezioni. La prima comprende il dettaglio dei movimenti, la seconda il così detto riassunto scalare, la terza il dettaglio delle competenze di chiusura. 

I movimenti - I movimenti vengono descritti su cinque colonne. Nella prima troviamo la data in qui è stata svolta l’operazione di accredito o di addebito sul conto corrente. Nella seconda è segnata la data di valuta, che è la data a partire dalla quale cominciano a maturare gli interessi, per le operazioni di accredito, oppure smettono di maturare, se è un’operazione di addebito.

Per le operazioni di accredito, quando vengono depositati soldi sul vostro conto, la data di valuta a volte è di qualche giorno successiva a quella dell’operazione; mentre per le operazioni di addebito, quando i soldi escono dal vostro conto, la data di valuta è di qualche giorno precedente a quella dell’operazione. In questo modo le banche, giocando sulla differenza tra le date, guadagnano sugli interessi che non versano ai clienti.

dettaglio_movimenti

Il riassunto scalare - Anche qui diverse colonne. La prima riporta la data di valuta, il significato è lo stesso scritto al punto precedente: la data a partire dalla quale cominciano a maturare gli interessi, per le operazioni di accredito, oppure smettono di maturare, se è un’operazione di addebito. La seconda contiene i saldi elaborati ad ogni operazione eseguita. La data di riferimento è la data di valuta, vuol dire che il saldo è stato elaborato come se le operazioni fossero state svolte in quel giorno. La terza riporta il numero di giorni in cui il conto è rimasto con quel saldo. Le due colonne successive, intitolate “numeri debitori” e “numeri creditori”, risultano dalla moltiplicazione dei saldi per valuta per i giorni in cui il conto ha avuto quel saldo, dividendo poi il risultato per 100. Si parla di numeri debitori quando il saldo su cui si basa la moltiplicazione è negativo, di numeri creditori quando, invece, è positivo. Questi numeri serviranno per il calcolo degli interessi. 

In fondo al conto scalare troviamo il “saldo liquido finale”, che rappresenta la somma realmente disponibile al momento della chiusura dell’estratto conto. E sotto, il “saldo contabile finale”: che rappresenta la somma delle operazioni registrate. I due saldi possono essere diversi. Nel saldo contabile sono elencate tutte le operazoni registrate, e la registrazione contabile avviene quando il flusso in entrata o in uscita avviene. Il saldo disponibile, invece, funziona in base alla cosi detta data di valuta. 

Ad esempio. Un assegno versato sarà disponibile solo qualche giorno dopo il suo versamento. Mentre nel saldo contabile verrà segnato al momento del versamento. Così, se si acquistano dei titoli, dal saldo contabile sarà tolta la somma destinata, di cui si perde la disponibilità, ma non ancora contabilizzata.

conto_scalare

Riepilogo competenze - Quattro voci: interessi attivi, interessi passivi, spese di tenuta conto, bilancio competenze. Alla voce interessi attivi sono indicati gli interessi applicati sulle somme a credito. Gli interessi attivi netti si calcolano togliendo il 27% dagli interessi lordi. Gli interessi passivi sono quelli che derivano dalle somme a debito. Le spese di tenuta conto corrispondono ad un canone annuo se il conto è a pacchetto. Questo canone comprende il costo delle operazioni principali, mentre sono escluse, e devono essere pagate a parte, le altre. Per queste, nell’estratto conto verranno indicate il numero, il costo per operazione e il costo complessivo. Se il conto è andato in rosso, si dovranno pagare anche le spese per operazione di scoperto. Per quanto stabilito dalla nuova normativa (articolo 2 bis, legge 2 del 2009) la commissione di massimo scoperto è prevista per conti con fido e quando il passivo dura almeno per 30 giorni consecutivi. 

Il bilancio competenze si trova sottraendo agli interessi attivi netti, gli interessi passivi, le spese di tenuta conto, le altre spese e la commissione di massimo scoperto. Se il risultato di questa operazione è negativo (sbilancio competenze) la cifra viene addebitata, a ridurre il saldo finale. Se il risultato è positivo (bilancio competenze), sarà accreditato, incrementando il saldo finale.

dettaglio_comp_chiusura


Marco Delugan
marcodelugan@soldionline.it
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