Detrazioni sul mutuo per le coppie conviventi
Le coppie conviventi dovranno detrarre la quota di cointestazione del mutuo ognuno secondo il proprio reddito.
di Andrea Manfredi 30 mag 2014 ore 10:52Le pongo un quesito:
io ed il mio compagno abbiamo acquistato una casa di cui proprietari 50% + 50%
io non supero per 2013 i 2840,00 euro
il mio compagno dichiara i redditi con 730
domanda: ognuno di noi può detrarre nella prossima dichiarazione dei redditi la propria parte (50%) di interessi passivi su mutuo cointestato oppure può detrarli tutti colui che percepisce un reddito più elevato?
Nessun assegno spetta poichè conviventi?
RISPOSTA
Gentile lettore.
iniziamo con un breve considerazione. Nonostante lei abbia già stipulato un mutuo la possibilità di cambiare esiste se le condizioni di quello che avete vi appaiono, soprattutto considerando l’abbassamento dei tassi degli ultimi mesi, troppo onerose. Dopo aver confrontato le offerte di Cariparma, Barclays o di qualunque altra banca online e tradizionale, magari sfruttando un buon comparatore di tassi, potrete eventualmente chiedere la surroga del mutuo, trasferendo così il vostro debito presso una nuova banca più vantaggiosa.
Detto questo, aggiungerei solo un’ultima cosa prima di rispondere nello specifico alla sua domanda: le giovani coppie sposate hanno la facoltà di usufruire di mutui agevolati, come è spiegato in questo articolo di Quotidiano Nazionale, in un’apposita rubrica dedicata ai mutui.
Venendo infine alla risposta che cerca le posso chiaramente dire che per le unioni di fatto o comunque per chi convive solamente, sul fronte della detrazione sul mutuo lo spazio di manovra è molto ridotto.
In caso di contestazione solo il coniuge che ha l’altro fiscalmente a carico può fruire della detrazione per entrambe le quote. Sono, quindi, esclusi ancora una volta i conviventi. Lei ed il suo compagno non potrete quindi detrarre le quote di interesse passivo insieme ma dovrete necessariamente detrarre la rispettiva quota di interessi passivi da ciascuna dichiarazione.
In seconda battuta le posso dire che anche per quello chi riguarda l’assegno per familiari a carico con redditi inferiori ai 2840,51 euro annui non c’è molto da fare. Secondo la legge infatti in questo caso, senza un contratto di matrimonio che sancisca l’unione, manca proprio la qualifica di familiare come essa è stabilita dalla legge. Da ciò consegue che in questo caso lei non possa essere considerata familiare a carico del suo compagno e quindi godere dell’assegno familiare.
Spero di esserle stato utile e di aver chiarito i suoi dubbi. Per qualunque richiesta non esiti a contattarci nuovamente e cercheremo di soddisfare ogni quesito, tentando di dare anche consigli a chi legge e magari si trova nella stessa situazione o in situazioni simili. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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