Ode al valore della conoscenza
Un’ode alla conoscenza per non dimenticare i nostri compiti di consumatori, la necessità di sapere, capire, volere. Perché chi misconosce spende male e consuma peggio
di Marco Delugan 29 dic 2008 ore 10:26Fare economia in tempo di crisi si può, si deve. Fare economia della conoscenza no, non si può.
In memoria di ciò, tra lazzi, frizzi ed un po' di noia mi sono dato l'ardire di una filastrocca da mandare a memoria nel tempo delle feste.
Tra informazione e conoscenza c'è una bella differenza
se ascolto disattento pago solo e nulla prendo
va veloce chi ci informa
va veloce e ci conforma.
Si potesse andar più piano, giurerei con questa mano
che potesse benedire tutti quelli c'han da dire, da dare, financo da comprare.
Acchiappare conoscenza pur tra tanta effervescenza, non sarebbe poi un gran male, anzi forse un carnevale.
Un pensiero occorrerebbe svelto, lucido, sapiente.
Acciocché così cangiante monderebbe i nostri vezzi, forse pure l'officiante.
Mauro Artibani
www.professionalconsumer.splinder.com
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