Inflazione Italia (finale), +0,9% a ottobre 2024
Su base mensile i prezzi al consumo hanno registrato una variazione nulla
di Redazione Soldionline 15 nov 2024 ore 11:13In questa pagina le letture, mese per mese, dell'inflazione italiana (l'indice dei prezzi al consumo) nel 2024. Con la specifica se la lettura è provvisoria o definitiva.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI OTTOBRE 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di ottobre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato una variazione nulla su base mensile e un incremento dello 0,9% su base annua (da +0,7% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
Secondo quanto indicato dall'istituto di statistica, la lieve accelerazione del tasso d’inflazione riflette principalmente l’andamento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +0,3% a +3,4%) e, in misura minore, l’attenuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -11,0% a -10,2%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile al +1,8% di settembre, mentre quella al netto dei soli beni energetici, che è passata da +1,7% a +1,9%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e un aumento dell'1% su base annua, dal +0,7% di settembre.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% rispetto a ottobre 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL GRAFICO
Nel grafico (fonte comunicato ISTAT - elaborazione SoldiOnline) l'evoluzione dell'inflazione italiana dal 2022 ad oggi:
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI SETTEMBRE 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di settembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un calo dello 0,2% su base mensile e un incremento dello 0,7% su base annua (da +1,1% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
Secondo quanto indicato dall'istituto di statistica, la decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente ai prezzi dei Beni energetici, sia regolamentati (da +14,3% a +10,4%) sia non regolamentati (da -8,6% a -11,0%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è scesa a +1,8% dal +1,9% di agosto, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che è passata da +1,8% a +1,7%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento dell'1,2% su base mensile (per effetto della fine dei saldi estivi) e un aumento dello 0,7% su base annua, dal +1,2% di agosto; la stima preliminare del dato annuo era del +0,8%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato una flessione dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,6% rispetto a settembre 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI AGOSTO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di agosto 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e un incremento dell'1,1% su base annua (da +1,3% del mese precedente); il dato annuale ha confermato l'indicazione preliminare.
Secondo quanto indicato dall'istituto di statistica, il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è rimasta stabile a +1,9%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che ha registrato ancora un +1,8%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una flessione dello 0,2% su base mensile (a causa dei saldi estivi) e un aumento dell'1,2% su base annua, dal +1,6% di luglio; la stima preliminare era +1,3%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% rispetto ad agosto 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI LUGLIO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e un incremento dell'1,3% su base annua (come nel mese precedente); il dato annuale ha confermato l'indicazione preliminare.
Secondo quanto indicato dall'istituto di statistica, la risalita dell’inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,7%) e all’attenuarsi della flessione degli Energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,0%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è rimasta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è scesa da +1,9% a +1,8%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,0% per l’indice generale e a +2,0% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato flessione dello 0,9% su base mensile (a causa dei saldi estivi) e un aumento dell'1,6% su base annua, dal +0,9% di giugno; la stima preliminare era +1,7%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e un incremento dell'1,1% rispetto a luglio 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI GIUGNO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua (come nel mese precedente); i dati sono stati in linea con la lettura preliminare.
Secondo quanto indicato dall'istituto di statistica, la stabilità dell’inflazione evidenzia andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +0,3%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4,0%), dei beni durevoli (la cui flessione si amplia da -0,7% a -1,0%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,2%); per contro, si è attenuata la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%), mentre hanno accelerarto quelli dei regolamentati (da +0,7% a +3,5%) e dei beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,0%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, così come quella al netto dei soli beni energetici, è scesa da +2,0% a +1,9%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,9% su base annua, dal +0,8% di maggio; anche in questo caso i dati sono stati in linea con le stime preliminari.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato una variazione nulla su base mensile e un incremento dello 0,8% rispetto a giugno 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI MAGGIO 2024
L'Istat ha confermato che nel mese di maggio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua (come nel mese precedente); i dati sono stati in linea con il consensus degli analisti e con la lettura preliminare.
Secondo quanto indicato dall'ISTAT, la stabilità dell’inflazione evidenzia andamenti contrapposti di diversi aggregati: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +1,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e si interrompe quella dei regolamentati (da -1,3% a +0,7%) e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,8% a +4,3%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è scesa da +2,1% a +2,0%, così come quella al netto dei soli beni energetici si è ridotta da +2,1% a +2,0%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8 su base annua (da +0,9% di aprile), confermando la stima preliminare.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI APRILE 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di aprile 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua (dal +1,2% del mese precedente); i dati sono stati leggermente inferiori alle stime preliminari, che indicavano un aumento rispettivamente dello 0,2% e dello 0,9%.
Secondo quanto indicato dall'ISTAT, il lieve rallentamento del tasso d’inflazione si deve all’ampliarsi su base tendenziale della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -10,3% a -13,9%) e alla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,5% a +2,7%), dei Servizi vari (da +2,3% a +1,8%), dei Beni non durevoli (da +2,0% a +1,5%) e dei Beni alimentari non lavorati (da +2,6% a +2,2%) e lavorati (da +2,8% a +2,5%); per contro, i beni energetici regolamentati hanno registrato un inversione di tendenza (da -13,8% a -1,3%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è scesa da +2,3% a +2,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici si è ridotta da +2,4% a +2,1%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile (per la fine dei saldi stagionali) e un aumento dello 0,9% su base annua, dal +1,2% di marzo; anche in questo caso i dati sono stati leggermente inferiori alle stime preliminari, che indicavano un aumento rispettivamente dello 0,6% e dell'1%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% rispetto ad aprile 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI MARZO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di marzo 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato una varizione nulla su base mensile e un incremento dell'1,2% su base annua (dal +0,8% del mese precedente); il dato è stato inferiore alla stima preliminare che indicava una aumento dell'1,3%.
Secondo quanto indicato dall'ISTAT, l’accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente all’attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -17,2% a -10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%); per contro, registrano un rallentamento i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%) e dei tabacchi (da +2,6% a +1,9%).
Parallelamente, l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è rimasta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è scesa da +2,6% a +2,4%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,2% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una crescita dell'1,2% su base mensile (per la fine dei saldi stagionali) e un aumento dell'1,2% su base annua, dal +0,8% di febbraio; la stima preliminare era pari a +1,3%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dell'1,2% rispetto a marzo 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI FEBBRAIO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di febbraio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua (come nel mese precedente).
Secondo quanto indicato dall'ISTAT, la frenata su base tendenziale dell’inflazione è dovuta al rallentamento risultano i prezzi degli alimentari non lavorati (da +7,5% a +4,4%) e lavorati (da +4,5% a +3,4%); per contro, si è attenuata la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -20,4% a -17,2%) e regolamentati (da -20,6% a -18,4%) .
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, ha registrato un ulteriore calo da +2,7% a +2,3%, così come quella al netto dei soli beni energetici, che è passata da +3,0% a +2,6%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,0% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una variazione nulla su base mensile e una crescita dello 0,8% su base annua (la stima preliminare era +0,9%), in lieve diminuzione da +0,9% di gennaio.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento dello 0,7% rispetto a febbraio 2023.
INFLAZIONE ITALIA, IL DATO FINALE DI GENNAIO 2024
L'Istat ha comunicato che nel mese di gennaio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (al lordo dei tabacchi) ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e un incremento dello 0,8% su base annua (da +0,6% del mese precedente); i dati hanno confermato la stima preliminare.
Secondo quanto indicato dall'ISTAT, l’accelerazione su base tendenziale dell’inflazione è dovuta all’aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +3,7% a +4,2%) e dei beni alimentari non lavorati (da +7,0% a +7,5%) e alla diminuzione della flessione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -41,6% a -20,6%); per contro, si è attenuato l’aumento dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +4,2% a +2,8%) e dei beni durevoli (da +1,5% a +0,7%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, ha registrato un ulteriore calo da +3,1% a +2,7%, così come quella al netto dei soli beni energetici, che è passata da +3,4% a +3,0%.
L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,4% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una flessione dell'1,1% su base mensile (a causa dell’avvio dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature) e una crescita dello 0,9% su base annua (da +0,5% di dicembre).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (con esclusione dei tabacchi) - il saggio su cui si basa la rivalutazione delle cedole e del capitale dei Btp Italia - ha registrato un incremento dello 0,3% su base mensile e un aumento dello 0,8% rispetto a gennaio 2023.
LEGGI ANCHE: L'andamento dell'inflazione in Italia nel 2023
COS'E' L'INFLAZIONE
Il tasso di inflazione misura l'aumento continuo e generalizzato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi. Tale incremento genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. In altre parole, in presenza di inflazione, con una determinata quantità di moneta si potranno acquistare, nel tempo, una quantità sempre minore di beni e servizi.
Ma come si misura l'inflazione? Si calcola mensilmente il valore di un insieme prefissato di beni e servizi, il cosiddetto “paniere”, e se ne misura la variazione.
L'ISTAT, che nel nostro paese si occupa di diffondere i dati sull'inflazione, pubblica diverse versioni del dato:
- NIC (indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività), che misura l’inflazione nazionale,
- IPCA (indice armonizzato dei prezzi al consumo), usato per comparare i dati con gli altri paesi dell'UE,
- FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati), utilizzato nella versione senza tabacchi per le rivalutazioni monetarie.