Conti deposito: come scegliere il migliore
Sono tra gli strumenti più interessanti per un investitore prudente. Liberi o vincolati, offrono tassi di interesse interessanti e sono assicurati dal fondo interbancario di tutela dei depositi
di Marco Delugan 11 apr 2017 ore 15:33Siete tra i fortunati che hanno soldi da parte e non prevedendo di usarli per qualche tempo vorreste investirli in modo sicuro e con qualche rendimento? Allora i conti deposito sono uno strumento che potrebbe interessarvi.
Sappiate però che a questo scopo possono andare bene anche i buoni fruttiferi postali che, come i conti deposito, hanno anche il vantaggio di non richiedere particolari competenze finanziarie. Se invece avete voglia di rischiare di più, allora leggete questo articolo.
Sul perché aprire un conto deposito abbiamo già accennato: i conti deposito servono a investire la liquidità in eccesso senza correre grossi rischi. Vediamo in questa guida sui conti deposito, come scegliere il migliore.
COS'E' UN CONTO DEPOSITO
Sono conti correnti bancari particolari, solitamente con funzioni limitate ma che offrono tassi di interesse più alti degli altri conti correnti. Vi sono due tipi di conti deposito, quelli liberi e quelli vincolati. In entrambi i casi offrono tassi di interesse superiori a quelli offerti dai conti correnti tradizionali.
Esempio di funzioni limitate: niente strumenti di pagamento, come bancomat, libretto degli assegni, carta di credito, e nemmeno la possibilità di far accreditare lo stipendio e addebitare bollette.
COME FUNZIONANO I CONTI DEPOSITO
I conti deposito possono essere offerti solo dalle banche. Per aprire un conto deposito basta contattare la banca, o un promotore finanziario, o un consulente. E seguire le pratiche necessarie. I documenti richiesti sono il codice fiscale, un documento di identità valido e un conto corrente tradizionale da usare come conto di appoggio. Il conto di appoggio può anche essere di un’altra banca.
In alcuni casi il conto deposito lo si può aprire anche online. Si compila il modulo di apertura, lo si stampa, lo si firma e lo si spedisce alla banca assieme a una copia del documento di identità e del codice fiscale. Poi ci vuole un bonifico, anche di piccolo importo, dal conto di appoggio al vostro nuovo conto.
Le operazioni da e verso il conto deposito sono limitate al conto di appoggio. Solo da questo potranno essere fatti i bonifici per versare liquidità, e per prelevarne. Attenzione però, i conti di deposito non permettono di andare in rosso.
CONTI VINCOLATI E CONTI LIBERI
Si tratta di un vincolo temporale: la banca offre condizioni particolarmente favorevoli per chi decide di lasciare i soldi sul conto per 3, 6 o 12 mesi. A ritirarli prima si paga una penale. Ma nell’ipotesi di poter rispettare il vincolo si ha la certezza del rendimento qualsiasi sia la politica dei tassi che nel frattempo può aver fatto la Bce.
Quindi, se si ha la certezza di non avere bisogno di un certo ammontare di denaro per un tempo compatibile con l’apertura di un conto deposito vincolato, aprirlo può essere un’opportunità interessante.
Nel caso di conti liberi, invece, si possono ritirare i soldi quando lo si desidera, ottenendo comunque un rendimento positivo.
Per entrambi i tipi di conto deposito fate sempre attenzione alle promozioni. Le condizioni offerte in fase di promozione possono essere anche molto diverse, e meno vantaggiose, da quelle che poi vigeranno a regime.
RISCHI PER CHI SOTTOSCRIVE UN CONTO DEPOSITO
Il fallimento della banca, come prima cosa. A quel punto non si potrebbero più ricevere gli interessi, e nemmeno avere indietro quanto versato sul conto. Un rischio mitigato dall’obbligo, valido per tutte le banche, di aderire al fondo interbancario di tutela dei depositi.
Il fondo garantisce sino a 100.000 euro. Per depositi inferiori, il problema non sarà riavere i soldi, ma il tempo necessario per riaverli. Per importi superiori, invece, il rischio è quello di non tornare più in possesso della somma che va oltre quanto garantito.
Altro rischio è quello che deriva dalla possibilità che la banca cambi unilateralmente le condizioni del conto deposito. Unica difesa: la possibilità di recedere dal contratto entro 60 giorni dall’avvenuta comunicazione del cambiamento.
COME SCEGLIERE UN CONTO DEPOSITO
Cosa non semplice, ci sono diversi elementi da considerare:
- gli interessi promessi;
- la logica di capitalizzazione degli stessi;
- le spese per il mantenimento del conto.
GLI INTERESSI
Le banche dichiarano l’interesse lordo, da questo vanno tolte le tasse. Nel caso apriste un conto deposito nel periodo di promozione, attenzione che il tasso promozionale. Come altre condizioni del contratto, possono essere anche molto differenti da quello che saranno a regime normale, e meno vantaggiose.
LOGICA DI CAPITALIZZAZIONE
Nulla di complicato, è il momento in cui vengono versati gli interessi. Può accadere in date predeterminate – fine anno, fine mese… - a intervalli calcolati a partire dalla data di apertura del conto, o da quando viene effettuato il deposito. E’ un aspetto molto importante del contratto. Gli interessi, infatti, possono essere reinvestiti. Un versamento del 5% fatto a inizio anno renderà il conto più remunerativo rispetto a un conto che versa lo stesso 5% alla fine dell’anno.
SPESE MANTENIMENTO CONTO
Sono quelle che si pagano per l’apertura del conto deposito, per la chiusura, per versamenti e prelevamenti, per l’imposta di bollo, per il rendiconto. Alcuni conti sono a zero spese, ma non tutti.
IL CONTO DEPOSITO MIGLIORE: COME SCEGLIERLO
Non esiste in assoluto, ma solo rispetto alle vostre esigenze. Mettete assieme il vostro orizzonte temporale - e cioè per quanto tempo siete abbastanza sicuri di non avere bisogno del denaro che volete investire - le opportunità di vincolare il deposito, i vostri gusti sulla flessibilità dell'investimento e avete tutte le variabili che vi servono per decidere quale sia per voi il miglior conto deposito sulla piazza.
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