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Inwit, i target finanzari al 2030

Il piano industriale prevede un miglioramento della remunerazione degli azionisti, in coerenza con il ridotto livello di leva finanziaria a fine 2024 e con il business model

di Redazione Soldionline 5 mar 2025 ore 08:51

inwit_2In occasione della diffusione dei dati di bilancio dell'esercizio 2024, il management di Inwit ha approvato il nuovo piano industriale per il periodo 2025-2030, con la nuova politica dei dividendi.

 

In coerenza con il modello di evoluzione dell'azienda da tower company a digital infrastructure company, il piano industriale 2025-2030 si focalizza su tre direttrici di crescita

  1. Towers Infra – Torri Rawland e Rooftop;
  2. Smart Infra – DAS, IoT, Small Cells e Grandi Progetti Smart;
  3. Real Estate Infra – Terreni e autoconsumo di energia rinnovabile.

 

Inoltre, il piano industriale 2025-2030 prevede un significativo piano di investimenti volto ad estendere il perimetro di asset infrastrutturali della società e cogliere le opportunità di crescita offerte dal mercato.

In particolare, il management stima investimenti per circa 1,5 miliardi di euro nel periodo 2025-2030 (circa 600 milioni nel periodo 2025-2026). Gli investimenti saranno indirizzati in prevalenza a realizzazione di nuove torri rawland e rooftop, oltre a un ulteriore sviluppo di smart infrastructure e, nel medio periodo, Small Cells. Inwit prevede anche un incremento dell’attività di acquisto dei terreni e l'avvio di un progetto di autoconsumo di energia solare localizzata presso siti di proprietà.

 

A livello finanziario Inwit punta ad arrivare al 2030 con ricavi compresi tra gli 1,33 miliardi egli 1,38 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo del 4,5% nel periodo 2024-2023.

L'EBITDA margin dovrebbe confermarsi a oltre il 91%, mentre l'EBITDA after lease dovrebbe passare dal 72,4% a circa il 78%, supportato dall'adeguamento dei canoni all’inflazione, in misura dello 0,8% nel 2025 (in base all’indice FOI del 2024), dell’1,7% negli anni 2026 e 2027 e del 2,0% dal 2028 in poi, oltre a circa 3.500 nuove torri e circa 14.000 nuove ospitalità nel periodo 2025-2030.

La generazione di cassa in termini di Recurring Free Cash Flow (RFCF) è attesa a fine piano tra i 680 e i 700 milioni di euro, dai 507 milioni del 2024.

La leva finanziaria dovrebbe ridursi da 4,8x a 4,4x.

 

Il piano industriale prevede un miglioramento della remunerazione degli azionisti, in coerenza con il ridotto livello di leva finanziaria a fine 2024 e con il business model, basato su contratti di lungo termine ed elevata visibilità dei flussi di cassa.

Nel dettaglio, il dividendo per azione (DPS) è previsto in crescita del 7,5% l’anno fino al 2026 (pagamento atteso nel 2027), confermando la precedente dividend policy. Successivamente, in coerenza con la crescita attesa del business, si prevede un’estensione della dividend policy fino al 2030 prevedendo il DPS in crescita media annua di almeno il 5% fino al 2030. Di conseguenza, il dividendo per azione previsto al 2030 dovrebbe essere pari a 0,72 euro.

Inoltre, sarà proposto agli azionisti di approvare un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, da eseguirsi anche in più tranche, per un importo massimo pari a 400 milioni di euro, da concludersi entro 12 mesi dall’approvazione assembleare.

 

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