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UniCredit, i risultati finanziari del 2024 e il dividendo 2025

Il management di UniCredit ha fornito le stime finanziarie per l’intero 2025 e ha fornito una nuova politica dei dividendi

di Redazione Soldionline 21 feb 2025 ore 07:22

unicredit-tower_2UniCredit ha comunicato i risultati finanziari definitivi del 4° trimestre e dell’intero esercizio 2024: l’istituto guidato da Andrea Orcel ha registrato ricavi e utile netto migliori del consensus degli analisti.

Il management di UniCredit ha fornito le stime finanziarie per l’intero 2025 e ha fornito una nuova politica dei dividendi con riferimento all’esercizio 2025.

 

UniCredit, i numeri del 2024

L’istituto guidato da Andrea Orcel ha terminato il 2024 con ricavi pari a 24,84 miliardi di euro, in aumento del 4,3% rispetto ai 23,83 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente, grazie al miglioramento del margine di interesse (+2,5%) e delle commissioni (+7,6%).

In miglioramento anche il risultato netto di gestione, che è aumentato da 13,82 miliardi a 14,8 miliardi di euro (+7,2%), con rettifiche su crediti per 641 milioni.

L’utile netto è cresciuto a 9,31 miliardi di euro, rispetto agli 8,61 miliardi contabilizzati nel 2023 (+8,1%); il risultato netto contabile è stato positivo per 9,72 miliardi.

Il rapporto costi/ricavi si è ridotto al 37,9%, dal 39,7% del 2023.

 

UniCredit, quali erano le stime degli analisti per il 2024

Stando alle indicazioni di consensus degli analisti pubblicate sul sito Internet di UniCredit, il margine di intermediazione era previsto a 24,73 miliardi di euro (valore medio), mentre il risultato netto di gestione era indicato a 14,67 miliardi dopo svalutazioni su crediti per 632 milioni di euro.

Il consensus degli analisti indicava un utile netto di 9,19 miliardi di euro.

 

TABELLA - Scostamento tra risultati UniCredit 2024 e consensus degli analisti

Unicredit, risultati e stime analisti 2024
(fonte: UniCredit)
Risultati Stime Variazione rispetto a stime
Proventi operativi
(miliardi di euro)
24,844 24,73 +0,5%
Risultato operativo
(miliardi di euro)
14,798 14,674 +0,8%
Utile netto
(miliardi di euro)
9,314 9,194 +1,3%
Dividendo 2,4025 2,41  -0,3%

 

UniCredit, i numeri del 4° trimestre 2024

UniCredit ha chiuso il 4° trimestre del 2024 con ricavi pari a 6 miliardi di euro, in aumento dello 0,7% rispetto ai 5,96 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente, beneficiando dell’aumento delle commissioni (+8,9%).

Il risultato netto di gestione è sceso a 3,14 miliardi di euro, rispetto ai 3,17 miliardi del 4° trimestre del 2023.

UniCredit ha terminato il periodo ottobre-dicembre con un utile netto di 1,56 miliardi di euro, rispetto agli 1,92 miliardi di euro contabilizzati negli stessi mesi dell’esercizio precedente; il risultato netto contabile è stato positivo per 1,97 miliardi di euro (2,81 miliardi nel 4° trimestre del 2023).

 

UniCredit, quali erano le stime degli analisti per il 4° trimestre 2024

Stando alle indicazioni di consensus degli analisti pubblicate sul sito Internet di UniCredit, il margine di intermediazione era previsto a 5,89 miliardi di euro (valore medio), mentre il risultato netto di gestione era stimato a 3,01 miliardi di euro, dopo svalutazioni su crediti per 348 milioni di euro. Il consensus degli analisti indicava un utile netto trimestrale di 1,44 miliardi di euro (valore medio).

 

I valori patrimoniali di UniCredit a fine 2024

A fine 2024 le attività finanziarie totali di UniCredit ammontavano a 815,9 miliardi di euro, in aumento dell’1% rispetto al trimestre precedente e del 4,4% rispetto al valore di inizio anno.

Alla stessa data le esposizioni deteriorate lorde erano pari a 11,2 miliardi di euro (-5,3% trim/trim e -4,6% a/a), determinando un rapporto tra crediti deteriorate lordi e totale crediti lordi pari al 2,6%.

Sempre fine esercizio il rapporto tra esposizioni deteriorate nette e totale crediti netti era pari all’1,4%, mentre il rapporto di copertura era sceso al 45,9%.

 

I ratio patrimoniali di UniCredit a fine 2024

A fine 2024 il CET1 ratio contabile di UniCredit era sceso al 15,9%, in calo di 27 punti base su base trimestrale, principalmente per l'effetto positivo di 75 punti base relativi alla generazione organica di capitale, compensati dall’effetto negativo di 51 punti base relativi alla distribuzione, oltre a -9 punti legati agli impatti del quadro regolamentare, -4 punti base derivanti dalla variazione degli RWA per effetto dello scenario e -39 punti base relativi ad altri elementi.

Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano scese a 277,1 miliardi di euro, in calo dello 0,3% trim/trim, principalmente per effetto dei risparmi di RWA derivanti dalla gestione attiva del portafoglio (-2,2 miliardi di euro) e delle cartolarizzazioni (-1,8 miliardi).

UniCredit ha segnalato che al 31 dicembre 2024, il valore di bilancio delle esposizioni rappresentate dai “titoli di debito” ammontava a 116,13 miliardi di euro, di cui oltre il 75% concentrato su otto Paesi; l’Italia, con 39,82 miliardi, rappresentava una quota di circa il 34% sul totale complessivo.

 

UniCredit, le previsioni per il 2025

Il management di UniCredit ha fornito alcune stime finanziarie per l’intero 2025.

Il management di UniCredit prevede per l’esercizio in corso ricavi netti per oltre 23 miliardi di euro, con una moderata riduzione anno su anno del margine di interesse ma beneficiando di un rialzo delle commissioni nell’ordine del 5%. L’utile netto è stimato in linea con il risultato ottenuto lo scorso anno, mentre l’utile per azione e il dividendo per azione sono previsti in aumento.

Il rapporto costi/ricavi è previsto a circa il 40%, sulla base di costi operativi nell’ordine dei 9,6 miliardi di euro.

 

UniCredit, le indicazioni al 2027

Per il 2027 il management di UniCredit si è prefissato l’obiettivo di un utile netto pari a circa 10 miliardi di euro, insieme ad un RoTE superiore al 17%, oltre a una generazione organica di capitale media nel nel triennio 2025/2027 sostanzialmente in linea con l’utile netto.

 

UniCredit, la futura politica dei dividendi

Il management di UniCredit ha segnalato che le distribuzioni relative all’esercizio 2025 sono attese in aumento rispetto a quelle relative allo scorso anno, con un dividendo incrementato al 50% dell’utile netto (dal 40%).

A novembre 2025 è previsto il pagamento di un acconto sul dividendo relativo all’esercizio per un ammontare pari al 45% del dividendo totale atteso per l’anno (aumentato dal 40% del 2024).

Per il triennio 2025/2027 UniCredit punta a una distribuzione per anno maggiore di quella a valere dell’esercizio 2024, della quale dividendi pari al 50% dell’utile netto e distribuzioni aggiuntive che includono il capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.

 

UniCredit, il dividendo 2025

Il management di UniCredit ha proposto la distribuzione di un dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) di 2,4025 euro per azione (calcolato sulla base della migliore stima del numero atteso di azioni ammesse al pagamento del dividendo), per un ammontare complessivo di 3,7 miliardi di euro. Depurato dell’acconto di 0,9261 euro staccato a novembre, il saldo del dividendo sarà pari a 1,4764 euro.

Il consensus degli analisti indicava un dividendo di 2,41 euro.

Il management ha segnalato che la remunerazione agli azionisti totale per il 2024 è pari a 9 miliardi di euro, comprensiva della quota di dividendi in contanti e circa 5,3 miliardi in riacquisto di azioni (dei quali 1,7 miliardi sono già stati completati come acconto sul riacquisto di azioni a valere sul 2024, mentre l’ammontare residuo pari a 3,6 miliardi sarà completato previa approvazione delle autorità di vigilanza e degli azionisti, ed è previsto che inizi a seguito della conclusione dell’offerta per BancoBPM).

 

UniCredit, le indicazioni dalla conference call

Nel corso della conference call sui conti del 2024 l'amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, ha segnalato che la quota dell’istituto nel capitale di Generali ha superato il 5%, ribadendo che la partecipazione resta finanziaria.

Il manager ha aggiunto che l’utile per azione previsto per il 2025 non dovrebbe subire impatti nel caso in cui l’operazione con il BancoBPM fosse conclusa nell’esercizio in corso.

 

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