Piazza Affari chiude con ribassi superiori all'1%
Hanno pesato le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. In forte ribasso i titoli del settore bancario. Focus sui titoli del settore petrolifero. In rosso Generali
di Edoardo Fagnani 13 giu 2025 ore 17:42I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso in ribasso l'ultima seduta della settimana, in seguito all’acuirsi delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Filippo Diodovich - Senior Market Strategist di IG Italia - ha segnalato che le prossime ore e giorni saranno cruciali: ogni segnale di de-escalation potrebbe calmare gli investitori, ma un ulteriore deterioramento rischia di alimentare uno shock energetico e finanziario globale. "Da monitorare con particolare i seguenti asset: petrolio, gas naturale, oro, settore energetico e della difesa, valute rifugio (usd, chf, jpy)", ha avvertito lo strategist.
Il FTSEMib ha perso l'1,28% a 39.439 punti, dopo aver oscilllato tra un minimo di 39.200 punti e un massimo di 39.584 punti; nell'intera setitmana il principale indice di Borsa Italiana ha lasciato sul terreno il 2,86%. Stessa variaizione per il FTSE Italia All Share (-1,28%). Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,28%) e per il FTSE Italia Star (-1,66%). Nella seduta del 13 giugno 2025 il controvalore degli scambi è salito a 3,51 miliardi di euro, rispetto ai 2,82 miliardi di giovedì.
Alle ore 17.35 il bitcoin era risalito oltre i 105.500 dollari (poco meno di 91.500 euro).
Lo spread Btp-Bund ha sfiorato i 95 punti, con il rendimento del Btp decennale che si è riportato al 3,5%.
L’euroha superato gli 1,155 dollari.
In forte ribasso i titoli del settore bancario.
Male la Popolare di Sondrio (-2,45% a 11,55 euro). Il consiglio di amministrazione della banca ha analizzato l’offerta pubblica di scambio presentata da BPER Banca (-1,28% a 7,55 euro), segnalando che l’operazione non riconosce pienamente il reale valore dell’istituto. Parallelamente, BPER Banca ha rilevato con favore il fatto che il consiglio di amministrazione della Popolare di Sondrio abbia riconosciuto, sulla base delle fairness opinion fornite dai suoi advisor finanziari, la congruità del corrispettivo offerto sotto il profilo finanziario.
Chiusura negativa anche per Generali (-1,47% a 30,82 euro). In merito all’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Mediobanca (-1,67% a 19,185 euro) sulla totalità delle azioni di Banca Generali (-1,21% a 49,94 euro), la compagnia assicurativa ha confermato di aver avviato il processo volto a esaminare compiutamente la proposta avanzata dall’istituto di Piazzetta Cuccia.
In deciso calo anche Stellantis (-3,39% a 8,483 euro) e NEXI (-4,93% a 4,837 euro).
Sotto i riflettori i titoli del settore petrolifero, con il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a luglio 2025) che si è riportato sotto i 72,5 dollari al barile, da un massimo intraday di 77,6 dollari.
ENI ha guadagnato l’1,04% a 14,002 euro. Bene anche Tenaris (+0,16% a 15,55 euro).
Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno spinto al rialzo Leonardo (+0,43% a 48,61 euro).
È proseguito il trend positivo di Class Editori, dopo il rally messo a segno nelle precedenti sedute. Il titolo della società editoriale è balzato dell'8,33% a 0,195 euro.