NAVIGA IL SITO

Vivere di rendita: ma quanto patrimonio ci vuole?

Quanto patrimonio ci vuole per vivere di rendita? Dipende da tante cose. Ecco come rispondere alla domanda di tutte le domande. Per niente facile, come vedremo.

di Cesare Valentini 27 ago 2009 ore 11:01

Vivere di rendita è una fantasia che un po' tutti abbiamo fatto. Non dover lavorare e poterci dedicare a quello che davvero ci piace, che ci fa sentire vivi. Facile, se fossimo ricchissimi. Impossibile se non lo siamo. Ma è proprio vero? Solo chi è molto ma molto ricco può vivere di rendita? Non è esattamente così, come ci spiega Cesare Valentini in questo articolo. Ed anche un po' più complicato, di così.

Qualche cosa da parte bisogna averla, e non poco. Ma il sogno è possibile per molti più di quanto si creda. Bisogna capire bene cosa si ha e cosa si vuole, fare una attenta programmazione e scelte coraggiose. Se siete davvero interessati a capire quanto patrimonio ci vuole per vivere di rendita, leggete qui sotto.

LEGGI ANCHE: Vivere di rendita: calcola come farlo

QUANTO PATRIMONIO CI VUOLE: RISPOSTA SBAGLIATA N° 1
La prima avvertenza è di diffidare della soluzione più spesso suggerita, che è anche la più fuorviante. Eccola, la scoraggiante “miglior risposta” scelta dai votanti di un forum:

“con una rendita media al 5%, se per vivere di rendita ci vogliono almeno 50mila euro all’anno, devi avere un capitale di almeno un milione di euro”.

Si dice cioè: se con cedole e dividendi ti paghi le spese, sei a posto per la vita.

La risposta è pessima per molti motivi, ma il più terribile è che non si considera l’inflazione, che nel tempo mangia il valore reale del capitale.

Ho sviluppato alcune simulazioni di calcolo, ma basti dire questo: se l’inflazione è simile al rendimento netto del capitale, in 20 anni ci si è mangiato tutto. Dunque non basta un milione? Può bastare anche meno, come vedremo poi, ma facciamo un passo alla volta.

QUANTO PATRIMONIO CI VUOLE: RISPOSTA SBAGLIATA N° 2
Non è buona, però, neanche l’impostazione, molto più cauta, che recita: basta spendere solo la differenza fra rendimento del capitale e inflazione, per essere sicuri di non intaccare il valore reale del capitale.

Di per sé il ragionamento non fa una grinza: se prendo mediamente il 3% e l’inflazione è al 2%, non andrò indietro se spendo solo l’1% di rendimento “reale”, cioè al netto dell’inflazione.

Le controindicazioni sono due. Primo, non è detto che mi interessi trasferire tutto il mio patrimonio agli eredi, anzi vivere di rendita implica spesso una strategia di almeno parziale decumulazione.

Secondo, in questo modo solo i super ricchi sono ammessi: se posso spendere solo l’1% del capitale all’anno, e il mio budget di spesa è 40mila all’anno, devo avere almeno 4 milioni…

Come dire: se non sei della casta eletta, scordatelo: puoi relegare questo desiderio sul piano onirico, ma non farlo diventare un progetto.

E’ ciò che capita a livello di massa, quando si sovrastima la spesa necessaria per vivere di rendita, valutata mediamente in 5mila euro al mese, che è quasi il doppio della spesa media degli intervistati. A mio parere ciò deriva da un atteggiamento rinunciatario e sognatore: se vivere di rendita è un sogno, tanto vale sognare la “bella vita”.

VIVERE DI RENDITA: LE DOMANDE GIUSTE, PER COMINCIARE
Ora vi accenno invece al mio modello di pianificazione per  valutare la fattibilità di un nuovo “stile di vita”. Mi cito, a pag. 128 del libro si può leggere:

“A mio parere, la domanda più importante non è “di quanto patrimonio avrei bisogno?”, ma “cosa devo fare?” e, in particolare: “di quanto reddito integrativo ho realmente bisogno, con la ricchezza che posseggo, per cambiare vita?”.

Per poter rispondere, propongo cinque passi successivi, dopo ovviamente un check up iniziale sulla propria ricchezza. Essi riguardano:

1) lo stile di vita desiderato;
2) il trasferimento intergenerazionale progettato;
3) la durata prevista dal progetto;
4) il rendimento reale atteso dal portafoglio;
5) la valutazione dei redditi integrativi necessari per garantire la sostenibilità.

VIVERE DI RENDITA: LO STILE DI VITA DESIDERATO
Primo passo dunque è lo stile di vita scelto e il controllo del conto economico connesso a questa scelta. E’ ben evidente a tutti, infatti, che avrò bisogno di un patrimonio ben diverso se ho uno stile di vita da 2mila euro al mese piuttosto che uno da 8mila euro al mese.

Il controllo del proprio conto economico, la liberazione dai debiti e da altre dipendenze consumistiche è oggi un aspetto fondamentale della moderna consulenza finanziaria, anche se gli intermediari classici sono più interessati a “mettere le mani” sul vostro portafoglio, piuttosto che a far crescere la vostra indipendenza finanziaria. E cambiare stile di vita, riducendo le smanie di accumulazione, dovrebbe consentire di spendere di meno, non più di prima.

LEGGI ANCHE: Liberarsi dai debiti per vivere di rendita

Insomma, stabilite innanzitutto cosa pensate di spendere in un mese (attenzione: contate tutto!) e su quali redditi potete contare ora e in futuro (da lavoro, da previdenza, da immobili).

VIVERE DI RENDITA: L'ORIZZONTE INTERGENERAZIONALE
Secondo passo fondamentale è collocarvi su un orizzonte intergenerazionale o, in parole semplici, valutate le prospettive di ricevere in eredità qualcosa, i possibili impegni verso gli ascendenti , infine quanto desiderate trasferire ai discendenti, siano essi parenti o beneficiari da voi scelti.

Non si può pianificare una vita senza considerare queste variabili, soprattutto in Italia, dove l’eredità costituisce la gran parte del patrimonio delle famiglie.

VIVERE DI RENDITA: PER QUANTO TEMPO?
Terzo, per quanto tempo volete che il vostro progetto sia sostenibile? Volete cominciare a 40 anni e poi trovarvi a secco a 70? Ormai non può esser scartata l’ipotesi di campare cent’anni.

VIVERE DI RENDITA: IL RENDIMENTO DEL PORTAFOGLIO
Quarto e fondamentale, fate un’ipotesi realistica sul rendimento reale del vostro portafoglio: non conta il rendimento nominale o l’inflazione, ma quanto si riesce a far meglio di essa. Una buona gestione del portafoglio, finanziario e immobiliare, può aiutarvi, ma non pensate che sia facile fare più di due punti sopra inflazione. Una buona gestione patrimoniale è un argomento centrale di pianificazione finanziaria, ma per ora ci fermiamo qui su questo punto.

VIVERE DI RENDITA: IL REDDITO INTEGRATIVO
Vediamo. Avrete sempre zero entrate, 3 mila uscite mese + inflazione, volete resistere 50anni? Se il rendimento reale è 1%, ci vogliono circa 1,4 milioni. Ma facciamo qualche esempio più concreto.

Luca, 50 anni, ha lasciato il lavoro che gli dava oltre 2.500 euro al mese; conta di stare entro 30mila euro all’anno di spese (che cresceranno in linea con l’inflazione), di poter progressivamente consumare tutto il suo patrimonio di mezzo milione di euro, di fruire, dai 65 anni di età, di una pensione di 20mila euro annui (attuali e indicizzati a inflazione), di poter fare fruttare il proprio portafoglio al 4% con un’inflazione del 2%. Il calcolo è in tabella 1: 15 anni senza reddito alcuno sono insostenibili e nonostante l’apporto della pensione dall’anno 16 il capitale si azzera in 31 anni.

Ma, in questo scenario, basterebbero solo 100mila euro in più per reggere meglio negli anni-ponte fino al pensionamento e per mantenere sostenibilità per oltre 50 anni. In alternativa, occorre trovarsi un reddito integrativo fino a pensione: bastano 600 euro al mese, un part time per un quasi pensionamento. E’ il modello di tabella 2: Luca trova un modello di vita sostenibile e cambia vita 15 anni prima del pensionamento.

Ecco, il mio modello produce il responso per definire il da farsi dicendo: sì potete ragionevolmente vivere di rendita per altri 50 anni, oppure no, dovete rivedere il piano, e trovarvi dei redditi di sostegno. E’ la conclusione anticipata nelle prime righe del libro:

“Questo libro non è un giallo, e posso dare subito la soluzione: vivere di rendita è quasi impossibile e indesiderabile per i giovanissimi, mentre è possibile e desiderabile vivere in gran parte di rendita, anticipando di molto un semi-pensionamento e cambiando lo stile di vita”.

Tabella 1: Luca consuma tutto in 31 anni, se non prende provvedimenti



ip:4% ip: +2% ip: +2%
Anno Capitale Cedole Spese Reddito e pensioni % Cap reale
0 500.000 20.000 30.000 0  
1 490.000 19.600 30.600 0 96,1
2 479.000 19.160 31.212 0 92,1
3 466.948 18.678 31.836 0 88,0
4 453.790 18.152 32.473 0 83,8

5

439.468

17.579

33.122

0

79,6

6

423.925

16.957

33.785

0

75,3

7

407.097

16.284

34.461

0

70,9

8

388.920

15.557

35.150

0

66,4

9

369.327

14.773

35.853

0

61,8

10

348.247

13.930

36.570

0

57,1

11

325.607

13.024

37.301

0

52,4

12

301.330

12.053

38.047

0

47,5

13

275.336

11.013

38.808

0

42,6

14

247.542

9.902

39.584

0

37,5

15

217.859

8.714

40.376

0

32,4

16

186.197

7.448

41.184

26.917

27,1

17

179.379

7.175

42.007

27.456

25,6

18

172.003

6.880

42.847

28.005

24,1

19

164.040

6.562

43.704

28.565

22,5

20

155.462

6.218

44.578

29.136

20,9

21

146.239

5.850

45.470

29.719

19,3

22

136.337

5.453

46.379

30.313

17,6

23

125.725

5.029

47.307

30.920

15,9

24

114.366

4.575

48.253

31.538

14,2

25

102.226

4.089

49.218

32.169

12,5

26

89.265

3.571

50.203

32.812

10,7

27

75.445

3.018

51.207

33.468

8,8

28

60.725

2.429

52.231

34.138

7,0

29

45.061

1.802

53.275

34.820

5,1

30

28.409

1.136

54.341

35.517

3,1

31

10.721

429

55.428

36.227

1,2

32

-8.051

-322

56.536

36.952

-0,9



Tabella 2: Luca trova uno stile di vita sostenibile per 50 anni



ip:4% +2% ip: +2%
Anno Capitale Cedole Spese Reddito % Cap

0

500.000

20.000

30.000

7.200

 

1

497.200

19.888

30.600

7.344

97,5

2

493.832

19.753

31.212

7.491

94,9

3

489.864

19.595

31.836

7.641

92,3

4

485.263

19.411

32.473

7.794

89,7

5

479.994

19.200

33.122

7.949

86,9

6

474.021

18.961

33.785

8.108

84,2

7

467.305

18.692

34.461

8.271

81,4

8

459.808

18.392

35.150

8.436

78,5

9

451.486

18.059

35.853

8.605

75,6

10

442.297

17.692

36.570

8.777

72,6

11

432.196

17.288

37.301

8.952

69,5

12

421.135

16.845

38.047

9.131

66,4

13

409.065

16.363

38.808

9.314

63,2

14

395.933

15.837

39.584

9.500

60,0

15

381.686

15.267

40.376

9.690

56,7

16

366.268

14.651

41.184

26.917

53,4

17

366.652

14.666

42.007

27.456

52,4

18

366.767

14.671

42.847

28.005

51,4

19

366.595

14.664

43.704

28.565

50,3

20

366.119

14.645

44.578

29.136

49,3

21

365.322

14.613

45.470

29.719

48,2

22

364.184

14.567

46.379

30.313

47,1

23

362.685

14.507

47.307

30.920

46,0

24

360.805

14.432

48.253

31.538

44,9

25

358.522

14.341

49.218

32.169

43,7

26

355.813

14.233

50.203

32.812

42,5

27

352.656

14.106

51.207

33.468

41,3

28

349.024

13.961

52.231

34.138

40,1

29

344.892

13.796

53.275

34.820

38,8

30

340.232

13.609

54.341

35.517

37,6

31

335.018

13.401

55.428

36.227

36,3

32

329.218

13.169

56.536

36.952

34,9

33

322.802

12.912

57.667

37.691

33,6

34

315.738

12.630

58.820

38.445

32,2

35

307.992

12.320

59.997

39.214

30,8

36

299.529

11.981

61.197

39.998

29,4

37

290.311

11.612

62.421

40.798

27,9

38

280.301

11.212

63.669

41.614

26,4

39

269.457

10.778

64.942

42.446

24,9

40

257.739

10.310

66.241

43.295

23,3

41

245.102

9.804

67.566

44.161

21,8

42

231.501

9.260

68.917

45.044

20,2

43

216.888

8.676

70.296

45.945

18,5

44

201.213

8.049

71.702

46.864

16,8

45

184.424

7.377

73.136

47.801

15,1

46

166.466

6.659

74.598

48.757

13,4

47

147.283

5.891

76.090

49.732

11,6

48

126.817

5.073

77.612

50.727

9,8

49

105.004

4.200

79.164

51.741

8,0

50

81.781

3.271

80.748

52.776

6,1



Attendiamo commenti, arrivederci al 27 settembre
Cesare Valentini

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
da

SoldiOnline.it

Piazza Affari positiva: FTSEMib +0,9%

Piazza Affari positiva: FTSEMib +0,9%

Prese di beneficio su STM, dopo il rialzo accumulato nelle precedenti due sedute. Pesante ribasso per Tenaris dopo la trimestrale. Performance positive per i bancari Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »