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Prestiti senza banche: il social lending di Smartika

In tempi di credito difficile sapere dove andare a chiedere un prestito può essere una cosa importante. Smartika, sito italiano di social lending, è una di queste opportunità.

di Marco Delugan 14 mar 2012 ore 09:42
Con social lending si intende un insieme di modalità di raccolta e distribuzione di fondi caratterizzati dal fatto che il flusso di denaro non passa da intermediari finanziari tradizionali, ma avviene direttamente tra le persone. Niente banche, quindi e niente società finanziarie con uffici, addetti e costi elevati di struttura. Uffici e addetti ci sono, ovviamente, ma l’utilizzo di procedure in parte automatizzate e via internet rende il tutto molto meno costoso e permette tassi di interesse più vantaggiosi sia per chi presta che per chi riceve in prestito. Per capire meglio il funzionamento di Smartika, abbiamo parlato con Carlo Vitali, marketing manager della società.

Cosa è Smartika?

Smartika è la prosecuzione ideale di Zopa.it. Allora eravamo Zopa Italia Spa, e abbiamo portato in Italia in franchising il modello di Zopa, società inglese e prima nel mondo a sviluppare un modello di social lending on line. Abbiamo operato con quel modello nel 2008 e nel 2009. Nel 2009 siamo incorsi in un controllo della Banca D’Italia che ha giudicato che ci fosse il problema di tempo troppo lungo di deposito dei soldi dei prestatori prima che andassero in prestito. Così abbiamo interrotto la raccolta di prestiti, e proseguito con la sola gestione di quelli già assegnati fino a quando abbiamo trovato la formula,quella dell'Istituto di Pagamento autorizzato e vigilato da Banca d'Italia, che ci ha permesso di riprendere l’attività.

Adesso siamo Smartika - nuova ragione sociale, nuova compagine azionaria, nuovo statuto – che come Zopa è un punto d’incontro tra persone che vogliono prestare e persone che hanno bisogno di un prestito. Smartika crea il luogo e gestisce i flussi di denaro tra le parti, dal momento in cui il prestatore fa la sua offerta e la alimenta con dei fondi, al momento in cui questi fondi vanno in prestito e i pagamenti tornano da chi ha ricevuto a chi ha prestato, ma il prestito avviene tra le persone. La struttura dell’intermediario è, in questo caso, molto più leggera di quella di un intermediario tradizionale, costa meno e questo permette alle parti di spuntare tassi di interesse più convenienti.

Come avvengono i prestiti?

Chi ha bisogno di un prestito accede al sito, si registra e fa la sua richiesta. Se la persona soddisfa la griglia di scoring che utilizziamo, se cioè raggiunge un rating sufficiente, lo ammettiamo ai prestiti. Il rating assegnato alla persona viene in parte definito da noi e in parte dalla storia creditizia della persona, dalla sua qualità come pagatore.

Il 60% delle persone che richiedono prestiti vengono bloccate. Quelle ammesse al prestito non sono indirizzate in un’unica categoria ma, in base al risultato dello scoring, vengono inserite in una delle quattro classi – che sono A+, A, B e C – che definiscono la credibilità finanziaria di chi prende a prestito. Siamo comunque nella fascia alta della popolazione italiana dal punto di vista della storia creditizia.

Poi c’è un’ulteriore specificazione, nel senso ogni categoria viene poi suddivisa per la durata del prestito richiesta. Le durate previste sono 24, 36 e 48 mesi, e quindi possiamo avere, ad esempio, una persona che è categorizzata come B, la classe, e 36, la durata del prestito che ha richiesto.

Il richiedente a questo punto vede il tasso di interesse proposto per la sua categoria e decide se accettare le condizioni complessive del prestito. Il tasso per ogni singola categoria è determinato da domanda e offerta. Quello che risulta al richiedente è un unico tasso e un’unica rata. Se accetta le condizioni, ci manda tutte le documentazioni classiche per la richiesta di prestito, e nel giro di un paio di giorni gli vengono dati i soldi.

Il prestatore mette a disposizione una cifra e indica il rendimento che desidera ottenere prima delle tasse. A questo rendimento atteso, mettiamo che sia il 5%, ad esempio, viene aggiunto l’1% di commissione di Smartika e un premio per il rischio che dipende dalla categoria che sceglie come destinazione del suo prestito. Se sceglie la classe A+24, la meno rischiosa, avrà un premio per il rischio pari allo 0,6%, se andrà all’estremo opposto, classe C48, il premio per il rischio sarà 3,1%. Sarà poi il sistema a posizionare il suo prestito sui mercati di Smartika.

Altra cosa importante è la diversificazione. Se uno presta 1000 euro, questi non andranno a una singola persona ma a 50 persone diverse, 20 euro l’una. Questo è il sistema di base, poi ci sono una serie di sofisticazioni per quelli che sono più portati a fare strategie di investimento più complesse. E tra queste c’è la possibilità di decidere per una quota di dimensioni diverse.

Poi il sistema incrocia automaticamente domanda e offerta. Chi presta può vedere il piano di ammortamento e il rientro delle rate delle persone a cui ha prestato, conoscerne il nick name, le ragioni del prestito, e tutta una serie di informazioni più di dettaglio. Ma solo noi conosciamo l’identità delle persone che prestano e di quelle che ricevono.

Un elemento che ingaggia molto le persone è il meccanismo con cui è composto il prestito. Supponiamo che una persona in B24 abbia chiesto 5mila euro di prestito. Il prestito viene composto per quote, partendo da quelle offerte a tasso di interesse più basso. Si prosegue fino a completare la richiesta, e di solito con quote che hanno via via un tasso più alto. I prestatori più esperti e ambiziosi controllano molto il mercato per cercare di piazzare le loro quote al tasso più alto, verso la fine della fase di “riempimento” del prestito. Ma devono anche stare attenti perché se puntano troppo in alto rischiano di rimanere esclusi dal prestito.

Perchè Smartika è meglio delle banche?

Perchè i tassi di interesse sono più convenienti sia per chi presta che per chi prende a prestito. Il tasso medio per chi riceveva prestiti, quando eravamo ancora Zopa, e cioè tra il 2008 e il 2009, era il 9,8%, dai tre ai quattro punti in meno rispetto a quelli delle finanziarie tradizionali.

Per chi presta il tasso medio, stando allo storico perché non abbiamo ancora riaperto alle offerte di prestito, era del 7,8% lordo, che includeva commissioni, perdite e tassazione. Purtroppo non si riesce a dare un dato unico perché il livello di tassazione non è quello fisso tipico finanziario ma è ad aliquota marginale, per cui noi operiamo una ritenuta d’acconto del 20% e il resto dipende dalla persona. E’ però sensato dire che siamo attorno a un 3 o 4 per cento netto.

Cosa viene finanziato in Smartika?

Vengono finanziate solo persone, soprattutto per le spese che riguardano la casa, l’acquisto di auto e moto, soprattutto usate e il consolidamento dei debiti. Sono prestiti personali, ma a volte la richiesta può anche essere legata ad una piccola attività produttiva.

Ci sono limiti per i prestiti?

La dimensione dei prestiti va da 100 a 50mila euro per chi presta, mentre le richieste possono andare da 1000 a 15mila. Poi ci sono due opzioni importanti che aiutano a capire il meccanismo. Una è il ri-prestito automatico. Se uno si da un obbiettivo di rendimento, allora tutti i soldi devono essere sempre in prestito. C’è una funzionalità, che è impostata di default ma che può essere disattivata, che svolge proprio questo compito. Tutti i soldi che rientrano dalle rate vengono immediatamente e automaticamente rimessi in offerta, in modo che il denaro possa circolare molto velocemente. L’altra opzione fondamentale che abbiamo inserito è quella di “rientro rapido” per chi ha bisogno dei soldi per delle urgenze prima del rientro previsto dei prerstiti.

Ci sono problemi di insolvenza?

Problemi di insolvenza ce ne sono. Smartika gestisce il recupero crediti per tutti i prestatori coinvolti perché non ha senso che il singolo cerchi di recuperare da solo 10 o 20 euro. E il sistema è quello classico con i vari tipi di recupero extragiudiziale per poi passare al recupero legale. Considerando anche il periodo in cui eravamo Zopa, il livello di insolvenza è intorno all’1%.

Quali sono le prospettive di mercato per il social lending?

Adesso trovare un posto dove ottenere un prestito è una cosa che può aiutare molte persone. E da questo punto di vista ci riteniamo abbstanza favoriti. Sicuramente il sistema di selezione è un punto molto delicato. Nel senso che i prestiti devono andare bene, perché noi in realtà guadagnamo solo sui prestiti fatti. Dobbiamo quindi minimizzare al massimo i ritardi e le perdite, perché l’effetto psicologico sul singolo prestatore è molto negativo, e anche un ritardo di 10 euro sembra quasi un’offesa personale. Ma, detto questo, assecondo noi il potenziale è alto anche in Italia.

Marco Delugan Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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