Imu e imposte sul patrimonio: le posizioni di partiti e candidati

L’Imu, la casa e la tassazione sugli immobili di proprietà sono uno dei principali temi del confronto tra partiti e coalizioni in vista del voto del 24-25 posizioni. Queste le posizioni in campo.

INFOGRAFICA: Dall’Isi all’Imu, breve storia della tassa sulla prima casa

Pdl: niente Imu (sulla prima casa) -  «Il primo atto del mio Governo, se dovessi vincere, sarà abolire l'Imu sulla prima casa, a eccezione degli immobili di lusso. Più tasse su tabacco e alcolici» ha dichiarato Silvio Berlusconi. Mossa già sperimentata nel 2006 con la promessa di abolire l’Ici, antecedente dell’Imu, l’abolizione richiederebbe di reperire altrove 4 miliardi di euro. Oltre a maggiori tasse su tabacco e alcoolici, verrebbero rincarate le tasse di imbarco aeroportuale. Un ulteriore rincaro delle tasse sulle sigarette potrebbe comportare un drastico calo degli acquisti del tabacco – motivo per cui il governo Monti ha desistito da ulteriori rincari – e ridurre di conseguenza il gettito fiscale atteso. La posizione dell’ex premier è condivisa anche da La Destra di Francesco Storace e Fratelli d’Italia di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni.

Lega: via l’Imu (sulla prima casa) - Dopo “diversi no Imu day” organizzati dalla Lega nel 2012 - benché l’Imu sia un’imposta in larga parte di pertinenza dei Comuni (che fissano le aliquote effettive di prelievo) - Roberto Maroni ha dapprima detto di condividere l’idea di Giulio Tremonti di denunciare l’Imu stessa alla Corte costituzionale e poi affermato che l’Imu – adottata da Monti ma elaborata dal precedente governo - va cancellata.

Giannino: Imu rivista a favore dei Comuni - «L’Imu va rifasata e data ai Comuni, che sono la prima trincea per dare risposte ai cittadini» è la posizione espressa dal candidato premier del movimento “Fare – Fermare il declino”, Oscar Giannino. «La patrimoniale la paghi lo Stato» è la provocazione consegnata al Corriere della Sera con la quale il giornalista respinge aumenti o introduzione di tasse sul patrimonio privato e sollecita piuttosto una dismissione del patrimonio immobiliare pubblico per fare cassa e sgravare i costi dello Stato da coprire con prelievo fiscale.

Lista Monti: revisione dell’Imu - «L'Imu va modificata, non abolita. Il suo gettito va destinato maggiormente ai Comuni. È possibile studiare un alleggerimento sulla prima casa»  sostiene il premier uscente e candidato a succedere a se stesso (con l’appoggio di Udc, Fli e montezemoliani). Una revisione della quota del gettito Imu destinata ai Comuni che consentisse loro di aumentare la quota di pertinenza sul totale dei proventi è stata già reclamata l’anno scorso da parte delle stesse municipalità - alle quali è concesso di alzare o diminuire dello 0,2% l’aliquota ordinaria (0,4%) del prelievo - ed era già nell’agenda del governo uscente. Nel primo anno di applicazione, l’Imu ha fruttato complessivamente 24 miliardi di euro, 14,8 dei quali entrate nelle casse dei Comuni. Non meglio precisati l’alleggerimento sulla prima casa, le misure compensative per il minor gettito che tale alleggerimento comporterebbe e le condizioni in cui sarebbe praticabile (un minor costo complessivo dell’amministrazione pubblica), Monti prevede una riforma del catasto che aggiorni gli estimi degli immobili.

Pd: Imu via solo per i redditì bassi -  «Voglio eliminare l'Imu per chi paga fino a 400-500 euro. Il mancato gettito sarà coperto con un'imposta sugli immobili di valore catastale sopra 1,5 milioni» è la posizione illustrata dal candidato premier di Pd e Sel Pierluigi Bersani. L’esenzione per chi paga fino a 500 euro riguarderebbe il 45% dei titolari di abitazione e comporterebbe minori introiti per 2,8 miliardi di euro che verrebbero coperti da un aumento del prelievo sui proprietari di immobili con valore catastale superiore agli 1,3-1,5 milioni di euro (sul valore esatto a partire dal quale far scattare Imu più alte si sono avute dichiarazioni diverse). Dopo aver dato luogo a equivoci, Bersani ha precisato che la sua idea di una tassa patrimoniale si risolve in questo alleggerimento da un lato e aumento dall’altro dell’Imu. L’operazione richiede una revisione degli estimi catastali, già allo studio del governo Monti (e inclusa anche nel programma elettorale di quest’ultimo). Il sito lavoce.info stima in 200mila (0,8% del totale italiano) le famiglie titolari di immobili del valore di 1,5 milioni di euro. L’idea che la patrimoniale si risolva solo in questo sgravio/rincaro non piace tuttavia a Susanna Camusso (Cgil) e Nichi Vendola (Sel). Il Centro democratico di Bruno Tabacci e il Psi di Riccardo Nencini, che sostengono la coalizione di centrosinistra, si sono invece pronunciati per l’abolizione integrale dell’Imu sulla prima casa. Tabacci si è poi allineato a Bersani proponendo «una franchigia di 150-200 euro sulla prima casa per le abitazioni non di lusso, oppure la deducibilità dell'imposta delle spese per interessi pagati per i mutui ipotecari».

Ingroia: via l’Imu - «Se dovessi riuscire a salire al governo - ha dichiarato Ingroia - è intenzione del mio movimento abolire l’Imu e rintracciare il denaro necessario per l’eliminazione della tassa nell’istituzione di una differente imposta: la patrimoniale» ha dichiarato, senza ulteriori precisazioni, il pm (in aspettativa) Antonio Ingroia, candidato a premier per Rivoluzione civile con l’appoggio, tra gli altri di Antonio Di Pietro.

Grillo: no Imu - «La casa è come il fegato, la prima casa è sacra» è la formula con cui il leader del Movimento 5 Stelle si è pronunciato per l’abolizione dell’imposta. Per sopperire al mancato gettito, il comico propone di rinunciare alla Tav (i cui costi stima in 2,2 miliardi) e alle forniture militari del ministero della Difesa.

Carlo Sala
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