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Cosa è il contributo unificato e quando lo si paga

Il contributo unificato è una tassa per le spese dei procedimenti giudiziari. Introdotta l’1 marzo 2002, accorpa tutte le varie imposte previste per procedimenti civili, penali e amministrativi

di Carlo Sala 24 feb 2020 ore 11:01

contributo-unificatoIl contributo unificato è una tassa per le spese dei procedimenti giudiziari. Introdotta l’1 marzo 2002, accorpa tutte le varie imposte previste per procedimenti civili, penali e amministrativi, inclusi quelli davanti al giudice di pace e alle commissioni tributarie.

Cosa si paga col contributo unificato

Il contributo unificato sostituisce:

  • imposta di bollo;
  • tassa di iscrizione a ruolo
  • diritti di cancelleria;
  • diritti di chiamata in causa dell’ufficiale giudiziario.

 

Quanto costa il contributo

Il valore del contributo è determinato dal valore della controversia oggetto di procedimento giudiziario. Il valore della controversia è a sua volta determinato dalla legge.
Il contributo va pagato per ogni grado di giudizio. In appello il valore del contributo è pari al 150% di quello pagato per il primo grado, in Cassazione è pari al 200%.


Il contributo è dimezzato nel caso di :

  • procedimenti sommari, e cioè procedimenti per ingiunzione (decreto ingiuntivo), per convalida di sfratto; procedimenti cautelari o possessori e procedimenti sommari di cognizione, accertamento tecnico preventivo;
  • nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo in primo grado;
  • nei procedimenti di sfratto per morosità e per finita locazione;
  • nelle controversie individuali di lavoro o concernenti rapporti di pubblico impiego, salvo le eccezioni che ti illustrerò nel prossimo paragrafo.

Chi deve pagare il contributo

Il pagamento della tassa è a carico di chi intraprende le vie legali e deve essere effettuato nel momento di iscrizione a ruolo del procedimento giudiziario, cioé nel momento in cui il procedimento stesso viene avviato. Nel caso il procedimento si concluda col riconoscimento delle ragioni di chi lo ha promosso, il costo del contributo sarà rimborsato a chi lo ha pagato. L’onere grava sulla controparte del procedimento le cui ragioni non sono state accolte.

Quando non è dovuto il contributo

Il contributo unificato non è dovuto in caso di:

  • procedimento giudiziario avviato da chi ha diritto al gratuito patrocinio;
  • ricorsi per violazione della ragionevole durata processo in base alla legge Pinto;
  • processi per controversie di previdenza ed assistenza obbligatorie;
  • cause di lavoro individuali o concernenti rapporti di pubblico impiego.

 

Come si paga il contributo

Il pagamento del contributo unificato può avvenire presso:

  • gli uffici postali, utilizzando il bollettino di conto corrente postale;
  • le banche utilizzando il modello F23;
  • le tabaccherie e gli agenti della riscossione, utilizzando il modello per la comunicazione di versamento.

 

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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