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Affrettiamoci, scade l’IMU

Dopo corse frenetiche, i Comuni, i Contribuenti e i consulenti finalmente sono pronti per calcolare quanto pagare di IMU per il 2013. Tra novità normative e nuove aliquote finalmente dovremmo essere in grado di calcolare correttamente quando quanto versare ai Comuni

di Antonello Scrimieri 13 dic 2013 ore 11:35
Le Problematiche. La normativa IMU ha lasciato ampia discrezionalità ai Comuni per gestire le varie aliquote e per gestire alcune fattispecie imponibili. Questa libertà ha portato ogni Comune a creare delle piccole regole interne e a generare un vasto numero di aliquote. Questo ha provocato non pochi problemi ai consulenti e ai contribuenti che si trovano ad esempio a pagare aliquote diverse per immobili a disposizione in Comuni diversi.
Una città come Milano ad esempio prevede ben 10 aliquote. Per i negozi e i laboratori distingue se siano adoperati per l’esercizio di un’attività o meno, e per le case distingue se sono locate a canone libero o a canone concordato. Al Sud, Napoli prevede cinque aliquote; ad esempio per gli immobili locati ha deliberato un’aliquota del 10,6 ‰ per le locazioni a canone libero, un’aliquota dello 8‰ per le locazioni a canone concordato e una aliquota agevolata dello 6,6‰ per le locazioni concordate destinate a coppie di giovani.
 
I Comuni. Non è stato semplice neanche per i Comuni, che hanno dovuto fare i conti con le esigenze di bilancio senza gravare eccessivamente sui cittadini. Hanno deliberato le aliquote 1.885 Comuni nell'ultimo mese, di cui 1.500 nelle ultime due settimane e 250 circa negli ultimi 3 giorni. Oltre il termine fissato, per legge del 9 dicembre sono state pubblicate ben 545 delibere. È stata una vera e propria corsa per i Comuni che hanno dovuto pubblicare sui propri siti internet e sul sito del ministero dell’Economia le aliquote IMU valide per l’anno 2013.
In ogni caso, nel 2013 ben 5.382 Comuni hanno deliberato nuove aliquote, 2.285 hanno confermato quelle del 2012 e 436 non hanno mai deliberato. Ricordiamo che i contribuenti che devono pagare in Comuni che non avessero adempiuto, nei tempi previsti, a deliberare restano in vigore le delibere valide per l’anno 2012.
 
Il Calcolo. Nelle grandi città, come Milano o Roma, i proprietari di seconde case avranno meno problemi nel fare i conti dal momento che entro il 16 dicembre dovranno pagare per il saldo dell’IMU la stessa somma già versata per la prima rata, dal momento che l’aliquota già lo scorso anno era al massimo possibile, cioè l’10,6‰.
Negli altri Comuni, dove invece le aliquote sono variate quest’anno, invece, è richiesto uno sforzo per fare bene i conti. Il contribuente deve infatti calcolare l’imposta annua con l’aliquota deliberata per il 2013 e deve sottrarre l’anticipo versato a giugno. La differenza calcolata sarà l’importo da versare entro il 16 dicembre di questo anno.
 
L’IMU sulla prima casa. Non dimentichiamo la Mini-IMU, la piccola imposta per “le prime case”, ad oggi una legge e un timore per tutti gli italiani ma vi è la possibilità che venga abrogata dal Governo.
Dovranno pagare la mini-IMU i proprietari di abitazione principale che risiedono in Comuni dove sia stata deliberata un’aliquota superiore allo 4‰. La differenza tra l’IMU dovuta con l’aliquota 2013 e quella calcolata con l’aliquota standard dovrebbe essere coperta dagli italiani nella misura del 40%. Il versamento di questa imposta dovrebbe avvenire entro il 16 gennaio 2014. Il Governo sta cercando le coperture finanziarie in questi giorni per poter annullare questa mini imposta. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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