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Recuperare credibilità per salvare l’euro (e l’Italia)

Il nostro paese soffre di un deficit di credibilità e reputazione, solo recuperandole potrà gudagnare l’autrevolezza necessaria a far valere le proprie idee sul futuro dell’euro

di Marco Delugan 7 gen 2014 ore 15:16
Dentro o fuori dall’Euro? I dubbi sulla moneta unica percorrono l’Europa, e anche l’Italia. Così com’è, secondo molti, l’Eurozona e i suoi vincoli economici e finanziari rendono difficile la ripresa economica dei paesi in maggiore difficoltà indebolendo così anche le prospettive di tutta l’Eurozona. I punti deboli – e le contromosse - sono noti, li ricorda oggi l’economista Leonardo Becchetti in un suo editoriale apparso sull’edizione online del quotidiano Avvenire.

[…] il Fiscal Compact è un’ossessione che rischia di essere controproducente.

[…] la strada del rigorismo sta deprimendo la domanda interna dell’eurozona e quella dell’euro forte mettendoci in grave difficoltà di fronte ai nostri concorrenti internazionali che usano spregiudicatamente la svalutazione per mantenere la loro competitività.

[…] i Paesi del Nord hanno il dovere di restituire i benefici di un cambio fisso all’interno dell’Eurozona con uno stimolo fiscale e monetario per aiutare i Paesi del Sud a migliorare la loro performance cessando di essere un problema per loro stessi.

[…] la Bce deve diventare qualcosa di molto più simile alla Fed americana e "sfruttare" il dividendo monetario della globalizzazione con una politica monetaria più espansiva che si ponga direttamente l’obiettivo di ridurre la disoccupazione. Esigendo dalla Germania un cambio di atteggiamento in memoria della lungimiranza e benevolenza dei tanti Paesi (Grecia inclusa) che dopo la guerra hanno condonato i suoi debiti.

Uno dei motivi principali che impediscono a questa idea di Europa di venire accolta dai paesi del nord è, secondo l’economista, la scarsa credibilità dell’Italia e, più in generale, dei paesi del sud Europa.

[…] la camicia di forza del Fiscal Compact, l’europatto economico-finaziario che si è tradotto in un gravissimo fardello che rende più difficile la nostra ripresa, non ha alcun senso economico nelle sue ossessioni sui decimali ma si giustifica solo con la mancanza di fiducia dei partner nei nostri confronti.

LEGGI ANCHE: Cos’è il Fiscal Compact

E la mancanza di credibilità italiana ha motivazioni concrete e attuali, oltre che storiche. Come prima cosa, il differenziale del rappoto deficit/pil italiano rispetto a quello dei paesi virtuosi è ancora ampio.

Area Euro -3,7
Italia -3,0
Germania +0,1
Finlandia -1,8
Svezia -0,2
Estonia -0,2
Lituania -1,3

A questo link gli ultimi dati Eurostat sul rapporto deficit/pil nei paesi dell’Unione europea.

Ma ad incrinare la credibilità italiana sono anche i ritardi del nostro come sistema paese, e sono ritardi nell’istruzione, nell’efficienza della giustizia e dell’amministrazione pubblica, sono la diffusione della corruzione e la non ancora adeguata dotazione di strutture informatiche.

Ed è sul recupero di credibilità che dovrebbero concentrarsi gli sforzi della classe politica italiana.

Abbiamo una classe politica nuova. I quarantenni hanno detto che è il loro momento e si sono impegnati a recuperare il terreno perduto. La sfida che hanno davanti è molto impegnativa e i prossimi mesi, forse anni, ci diranno se saranno riusciti ad aprire un varco superando contemporaneamente sia il complesso d’inferiorità che il difetto di credibilità e reputazione.

Perchè solo recuperando credibilità e reputazione - su tutte le questioni appena viste - l’Italia e gli altri paesi del sud Europa potranno sperare di veder soddisfatte le loro più che ragionevoli richieste. Ma non solo, perchè anche nell’ipotesi di un’usicata dell’Italia dall’euro, l’essere da soli ad affrontare i mercati finanziari globali sarebbe certamente meno disagevole con un sistema paese più solido e credibile. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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