NAVIGA IL SITO

Sepa: cosa cambia per bonifici, addebiti automatici, carte di pagamento

Il progetto Sepa mira ad estendere il processo di integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante. Ecco cosa cambia

di Marco Delugan 31 gen 2014 ore 11:45

Come si legge sul sito della Banca d’Italia, il progetto Sepa mira ad “estendere il processo d'integrazione europea ai pagamenti al dettaglio in euro effettuati con strumenti diversi dal contante, con l'obiettivo di favorire l'efficienza e la concorrenza all'interno dell'area dell'euro […]la SEPA intende offrire ai cittadini europei la possibilità di effettuare pagamenti a favore di beneficiari situati in qualsiasi paese dell'area dell'euro, utilizzando un singolo conto bancario e un insieme di strumenti di pagamento armonizzati [...] Nell'ottica SEPA, tutti i pagamenti eseguiti in euro sono considerati "domestici", venendo meno la distinzione fra pagamenti nazionali e transfrontalieri all'interno dell'area dell'euro.”

Sempre dal sito della Banca d’Italia si apprende che il sistema SEPA è costituito da:

  • strumenti di pagamento armonizzati (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento);
  • infrastrutture europee per il trattamento dei pagamenti in euro;
  • standard tecnici e prassi operative comuni;
  • base giuridica armonizzata;
  • nuovi servizi in continua evoluzione orientati alla clientela.


SEPA: DA QUANDO? - Il 1° febbraio 2014 avverrà il passaggio al sistema Sepa, ma fino al 1° agosto 2014 sarà possibile operare con entrambi i sistemi, quello attuale e il Sepa.

AREA SEPA  - L’area Sepa è composta dai seguenti paesi, che sono 33, di cui 19 usano l’euro, e sono: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. E 14 che usano un’altra moneta: Bulgaria (Lev), Croazia (Kuna), Danimarca (Corona Danese), Islanda (Corona Islandese), Liechtenstein (Franco Svizzero), Lituania (Lita), Norvegia (Corona Norvegese), Polonia (Zloty), Gran Bretagna (Sterlina), Repubblica Ceca (Corona Ceca), Romania (Leu Rumeno), Svizzera (Franco Svizzero), Svezia (Corona Svedese), Ungheria (Fiorino Ungherese).

BONIFICO SEPA - Dal 1° febbraio 2013 il bonifico nazionale verrà sostituito dal bonifico Sepa. Queste le sue caratteristiche:

  • Oltre al nome e al cognome del beneficiario, bisognerà indicare il codice IBAN dello stesso.
  • Per i bonifici verso l’estero bisognerà indicare anche il codice BIC, che identifica la banca del beneficiario. Ma questo solo fino al 1° febbraio 2016. Da questa data in poi si utilizzerà solo il codice IBAN.
  • I bonifici verranno gestiti ad un’unica piattaforma, in modo da rendere uniformi i costi e i tempi di esecuzione.


SEPA: COSA CAMBIA PER GLI ADDEBITI DIRETTI - Con l’addebito diretto Rid attuale e in vigore fino al 31 gennaio 2014 il cliente dava mandato alla banca di pagare importi a favore di un soggetto determinato, come nel caso della domiciliazione di bollette della luce o del gas. Nel caso dell’addebito Sepa, invece, il cliente darà al beneficiario l’autorizzazione a chiedere alla banca le somme per i servizi venduti al cliente stesso. La gestione “burocratica” passerà quindi dalle banche alle aziende/professionisti che dovranno associare un IBAN ad ogni debitore. Il cliente potrà controllare gli addebiti richiesti, e decidere se accettarli o meno.
 
SEPA: COSA CAMBIA PER LE CARTE DI PAGAMENTO - Non ci sarà nessun cambiamento per l’utilizzo delle carte di credito, in quanto già abilitate per transazioni internazionali. Per i bancomat e  le altre carte di debito ci saranno invece due circuiti, uno nazionale e uno internazionale.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
da

SoldiOnline.it

Asta BOT scadenza novembre 2024 (terza tranche): rendimento sotto il 3,7%

Asta BOT scadenza novembre 2024 (terza tranche): rendimento sotto il 3,7%

Il prezzo di aggiudicazione è stato fissato a 98,016. Sono stati collocati tutti i titoli offerti (3 miliardi di euro l’ammontare complessivo). Continua

Guide Lavoro

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Le diverse tipologie di contratti di lavoro: caratteristiche e utilizzi

Da quello a tempo indeterminato a quello accessorio, passando per quello a tempo determinato, per quello in somministrazione e per tutte le altre tipologie di contratto di lavoro Continua »