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Social lending

di Marco Delugan
Il social lending è un modo - più modi, in realtà - di prestare e farsi prestare soldi evitando le banche e gli altri intermediari finanziari tradizionali. I prestiti, infatti, avvengono direttamente tra le persone. Nella versione moderna del social lending, domande e offerta di prestiti si appoggiano a piattaforme informatiche, siti internet dedicati a questo scopo e gestiti da società accreditate che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta. 

Evitare l’intermediazione bancaria, o di altri intermediari tradizionali, permettere di eliminare o ridurre molti dei costi che queste strutture devono invece sopportare per svolgere la loro funzione. E la prima conseguenza è che i tassi di interesse sono più alti per chi presta e più bassi per chi prende a prestito.

Il modo in cui si configura il rapporto tra prestatore, richiedente e società che gestisce il servizio dipende dal modello di social lending che quest’ultima decide di adottare. Ad un estremo troviamo servizi dove chi presta decide a chi prestare, e per quale scopo. A volte invece il flusso di denaro viene gestito da sistemi automatici o semi automatici, e in questo caso il rapporto tra chi presta e chi prende a prestito si attenua fino a sparire nei casi estremi. A volte si formano vere e proprie community on line che aiutano il richiedente a raffinare la sua richiesta e il progetto per il quale chiede il prestito. Altre volte il rapporto tra utente e piattaforma è del tutto individuale.

Per evitare l’insolvenza di chi prende a prestito le società che gestiscono servizi di social lending assegnano ai loro clienti un rating - secondo procedure diverse - che serve proprio a definire la loro solvibilità. A rating migliori corrispondono interessi minori da pagare, a rating peggiori interessi più alti. Nei casi estremi, quando il prestito non viene ripagato, le società di gestione mettono in atto vere e proprie procedure di recupero crediti.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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